Jungkook respira profondamente, impigliato tra le reti dei sogni. Ogni cosa è come offuscata, un po' confusa. Beatamente morbida e bagnata.
Umido. Così umido che gli solletica e aumenta, facendogli fare le fusa; appagato. Jungkook apre un occhio e i cieli sono di un tenue giallo pallido e pioggia. Fresca pioggerellina che si sospinge oltre le sue costole, prendendo un capezzolo e l'alfa geme, il corpo che ritorna in vita. Chiude gli occhi, e neve scivola giù per la sua gola. Jungkook deglutisce, le terminazioni nervose che vibrano, chiedendone di più. Le sue braccia si serrano attorno ad un corpo caldo, più caldo del sole, che lo nutre con ghiaccio sciolto attraverso le labbra. Un corpo pressato in cima a lui, tutto suoni soffocati e miagolii.
Mezzo sveglio, Jungkook ribalta le posizioni, ingabbiando il corpo contro il nido e riaprendo gli occhi. Oro zecchino lo fissa dall'altro lato, un alone di capelli neri come il carbone. Morbide guance e labbra da peccato mortale e i loro aromi combinati. L'alfa si scioglie alla vista, sia per il caldo che per il suo cuore che batte talmente forte da scoppiargli.
"Ehi, splendore." Mormora lui, un palmo che sposta delicatamente i capelli via dal viso di Jimin. Così incantevole, così fertile. Tutto per lui.
Jungkook bacia l'omega, a lungo e a fondo. Prolisso. Lo bacia per secoli, stringendogli la vita; accarezzandogli i capezzoli con i pollici e sussurrandogli promesse indecenti mentre lo apre con le dita. La vergogna dimenticata da tempo.
"Quanti me ne concederai ancora," chiede a Jimin, torcendo le dita. "Quanti ne vuoi?"
Jimin esala, le cosce che si chiudono di riflesso. L'alfa s'intenerisce, rallentando le spinte e l'omega ringhia - esigente.
"Quanti?" Chiede di nuovo Jungkook, strofinandosi sulla guancia dell'omega. Premendo contro le sue pareti e guadagnando un singhiozzo.
"Tutti quelli che vuoi," replica Jimin, il respiro che si fa affannato, avvertendo l'orgasmo vicino. Molto vicino.
"Tutti quelli che io voglio?" ripete l'alfa, togliendo le dita. L'omega adesso piange per davvero, lacrime che gli scivolano giù per le guance. "Così desideroso di venire," mormora Jungkook. "Lo vuoi così tanto?"
Jimin si sente crollare. "Sì, sì...ti prego."
In un attimo, Jungkook si siede dritto, portando l'omega con sé fino a che non è seduto tra le sue gambe, rivolto dall'altro lato. L'alfa lecca una grossa fetta sul collo dell'omega, rugiada che gli ricopre la lingua. Mordicchia la ghiandola collocata dietro il suo orecchio, assaporando il gemito dell'omega.
"Adesso toccati," comanda Jungkook. Un ordine che l'omega è impaziente di seguire.
Jimin armeggia, un po' impacciato, non sapendo cosa fare. È tenero, osserva Jungkook, strusciando senza rendersene conto il naso contro la pelle del collo di Jimin, in un marchio di coppia. È adorabile, il modo in cui l'omega si lamenta, bramoso di sollievo, mani maldestre che premono sul suo membro.
"Così," dice Jungkook, afferrando la mano di Jimin e spingendola oltre l'elastico delle mutande. Avvolge la mano dell'omega attorno al suo cazzo, pompandolo una volta. Quando è sicuro che Jimin stia capendo, la lascia andare. "Ora tocca a te, avanti. Voglio vederti."
È tutto un altro livello di seduzione, guardare Jimin che si procura piacere, il tutto celato dal pressoché inesistente tessuto della sua biancheria intima. La cappella del membro dell'omega fa capolino di tanto in tanto, rendendo l'intero show di gran lunga migliore. Jungkook si limita a trattenerlo per i fianchi - il cazzo che si contrae sotto il sedere dell'omega - lasciandogli bagnare l'inguine e le cosce con i suoi umori. È una sensazione che l'alfa ha cominciato a desiderare ardentemente.
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The Omega Revolution [ITA]
Fanfiction« Loving you was like going to war, I never came back the same. » -Warsan Shire Oppure, Ci sono cose che Jimin ama. Ci sono cose che Jimin disprezza. Nel bel mezzo di un mondo in cambiamento, Jeon Jungkook riesce ad essere entrambe. |Traduzio...