The Omega Revolution [ITA]

Capitolo 2.6 - La Resistenza

"L'omega ha iniziato a mangiare?"

Namjoon solleva lo sguardo ritrovandosi Hoseok in solo intimo, intento a spalmarsi pigramente della lozione sulla pelle. In assenza dei vestiti rimborsati che ultimamente gli piace indossare, il rigonfiamento dove il cucciolo cresce è evidenziato dalla luce soffusa della loro camera. Diffonde in Namjoon un qualcosa di caldo, una specie di dolce dolore proprio nel mezzo delle sue costole. Uno che si mischia alla perfezione con l'amore che prova per Hoseok.

"Non ancora," replica Namjoon, alzandosi per andarsi a pressare contro la schiena nuda di Hoseok. "Stai mangiando qualcosa di diverso? Giuro diventi sempre più bello ogni minuto che passa." Egli stampa un bacio proprio alla base del collo dell'omega.

Hoseok alza gli occhi, piantando in asso Namjoon e la sua ovvia eccitazione per andarsi a mettere seduto sul letto.

"Sei solo arrapato" lo dismette lui, pur compiaciuto. In risposta riceve una risata e sorride anche lui, infilandosi una maglia sopra. "Lascia che ci provi."

Namjoon solleva un sopracciglio, un sorriso maligno che si fa strada tra le sue labbra. "Non c'è bisogno di chiedere," dice poi, spalancando le braccia.

Questa volta Hoseok ride sul serio, lanciandogli addosso dei calzini involti. Ma poi la risata si smorza, lasciando dietro solo una tenera espressione. "Lascia che vada a parlare con l'omega."

Nella stanza cala il silenzio mentre Namjoon si sposta in giro alla ricerca di vestiti. S'infila i consueti pantaloni e canottiera con un cipiglio, un maglione di lana al seguito della camicia. Hoseok attende con pazienza che l'alfa si pronunci, sapendo che più avanti va con la gravidanza, più difficile diventa per Namjoon permettere che venga coinvolto. Non che Hoseok lo ascolti se l'alfa dovesse dire di no, ma gli piace lasciare che l'altro creda di essere ancora, in qualche modo, al comando.

L'orgoglio dell'alfa è questione delicata, e Hoseok lo sa bene.

"Importerebbe se dico che io sono contrario?" Namjoon chiede finalmente con un sospiro. Hoseok gli dà un bacio sulla guancia prima di avventarsi nel suo armadio per dei pantaloni. "Conveniamo entrambi che sarebbe meglio se lasciassi da parte la battaglia mentre porti il mio cucciolo--"

"Il nostro cucciolo," corregge Hoseok, dandosi una controllatina sul piccolo specchio prima di girarsi. "Non è che esco da qui sotto una sparatoria, Joonie. Mi siederei soltanto e farei una chiacchierata con il ragazzo, tutto qua." 

"Potrebbe ancora essere nostro nemico."

"E io faccio ancora parte di questa guerra."

Hoseok apre la porta, riservando un'ultimo sguardo all'alfa accasciato in sconfitta.