Capitolo 7 =Siamo troppo distanti tra noi.

890 54 18
                                    

Piccola Nota: non conosciamo tutti i membri della famiglia di Fabrizio perché si sa che lui è molto riservato per cui per il nome di sua nonna useremo il nome della mia. E si ricorda che non si ha nulla contro i componenti della famiglia di Fabrizio che vedrete citati.😀

Matilde's Pov.

"Grazie per aver portato i bambini, oggi!" - Mi dice Fabrizio, prima di fermarsi davanti a casa mia.

"Grazie a te per avermi fatto capire cosa sia un instore, ma soprattutto per avermi portata a casa; mi dimentico sempre di fare benzina!" - Mi maledico mentalmente prima di slacciarmi la cintura.

"Domani sono a casa!" - Mi spiega. "Tu se vuoi vieni comunque! Ho notato che i bambini stanno bene con te e questo mi fa davvero piacere, forse siamo sulla strada giusta per assumere una Babysitter giusta per loro!" - Mi dice.

"Va bene. Vengo alle otto come orario stabilito con Giada così se tu vorrai dormire, dormi!" - Gli comunico prima di allungare la mano verso i sedili posteriori per poter prendere il mio inseparabile zaino.

"Va bene, grazie!" - Mi osserva attentamente come se mi stesse studiando; come se si stesse dando delle risposte alle domande che gli frullano in mente.

"Beh, io vado, buona notte!" - Lo saluto, educatamente.

"Buona notte, Matilde!" - Scendo dalla macchina e prendo le chiavi dal taschino davanti. Lui non è ancora partito, sta aspettando che io entri in casa. Appena supero il cancellino, sento la macchina partire alle mie spalle.

Osservo casa mia, e sospiro. Sono stanca, ma nonostante ciò ho passato una bella giornata.

Entro in casa e a mia sorpresa noto nonna e zio sul divano. Saluto entrambi con un cenno della mano prima di mettermi accanto a zio.

"Com'è andata?" - Mi domanda, nonna.

"Molto bene a mia sorpresa!" - Le racconto.

"A mamma... Devo mettere benzina nella macchina.". - Mi guarda, sbuffando.

"Ancora? Non ti viene mai in mente che esistono dei distributori?" - Mi domanda.

"Hai ragione, scusa... Devo ricordarmelo, ma non è colpa mia se dopo cinque anni su una nave mi dimentico di ciò che c'è, e che serve sulla terra ferma!" - Ridacchio, difendendomi. È la quarta volta che succede in un mese.

"Domani, mandami la posizione del posto in cui si trova e vengo ad inserirla io!" - Ringrazio gentilmente io.

"E chi ti ha portato a casa?" - Mi domanda nonna, un po' curiosa, ma allo stesso tempo preoccupata.

"Il papà dei bambini!" - Rispondo. "E com'è?" - Mi chiede. 

"Un tipo strano. Non ha fatto altro che guardarmi tutto il giorno e mi ha confessato che gli ricordo qualcuno, ma non si ricorda chi!" - Faccio spallucce prima di alzarmi dal divano per poter andare a bere. Dopo di che torno in soggiorno e noto nonna pensierosa, mentre mamma sta cercando un film da vedere, e zio, zio non so cosa stia facendo. Ha in mano il cellulare per cui presumo stia leggendo qualche messaggio. Mi avvicino a lui e sbircio, lo nasconde subito e allora inizio a prenderlo in giro.

"Ma cos'hai fatto con i bambini?" - Mi interrompe, mamma.

"Questa mattina li ho conosciuti un po' meglio. Forse li ho conquistati!" - Rispondo fiera e un po' incerta. "Mentre questo pomeriggio il padre aveva un instore e di conseguenza li ho portati dato che dopo abbiamo passato del tempo con lui!" - Concludo.

"Instore...". - Riflette mio zio a voce alta. "Si. Praticamente è un incontro dove i cantanti firmano le proprie copie del disco!" - Gli spiego.

"Quindi, canta?" - Chiede, mia madre.

"No, balla!" - Mi metto a ridere per la risposta scherzosa, mentre mia madre sbuffa con lo sguardo.

"Ti devo dire una cosa!" - Interviene, nonna, poco dopo.

"Cosa?" - Mi guarda, ma prima guarda mio zio e che annuisce un sì con la testa.

"Io conosco Fabrizio!" - Mi racconta e a questo punto porto la mia attenzione su di lei. "O meglio. Da bambino era sempre dalla mia amica Franca che sarebbe la nonna e quando andavo lì passavamo le giornate insieme!" - Mi spiega.

"E poi?" - Chiedo.

"E poi niente l'ho perso di vista!" - Fa spallucce per poi alzarsi. È arrivata l'ora di andare e una volta usciti di casa auguro una buona notte a mia mamma e io mi preparo per la notte dopo essermi rinfrescata e data un'ultima sistemata.

Metto il telefono in carica e apro tutti i messaggi che non ho letto in queste ore. Non ne ho molti. Ho quelli di Michela che vuole sapere com'è andata, e in un messaggio breve le dico tutto, e poi ho quelli di Giada.

Da Giada: ho saputo tramite Fabrizio che i bambini sono molto contenti della giornata passata! È davvero un miracolo. - Sorrido nel leggere le sue parole.

A Giada: Sono contenta di avere avuto una buona impressione verso di loro! - Rispondo, semplicemente.

Da Giada: ti aspettano con gioia domani, li ho appena sentiti... Poi io e te ci sentiremo anche per mettere giù gli orari, magari davanti ad un'altra cioccolata calda, che dici? - Mi invia, subito.

A Giada: va benissimo! 😊 Buona notte Giada e grazie della fiducia. - Premo invio, prima di mettermi sotto le coperte. Il telefono vibra nuovamente e quando noto che è la sua buona notte, inizio a pensare a ciò che mi ha detto nonna poco fa, ma non capisco cosa centra con il fatto che lui vede in me.

Fabrizio's Pov.

Ringrazio mia madre per essere stata qui con i bambini mentre io ho accompagnato Matilde a casa.

Poco dopo rientra Giada.

Qualche anno fa non appena rientrava dal lavoro le andavo incontro e mi interessavo della sua giornata, ma in queste settimane, se non rientra a casa è meglio.

"Non mi degni di una parola nemmeno questa sera?" - Mi domanda.

"Cosa dovrei dirti? Ne abbiamo già parlato, no?" - Chiedo, mettendomi seduto sul divano con la chitarra in mano. I bambini fortunatamente dormono. Non vorrei farci vedere nuovamente in questo stato.

"Pensi davvero che io abbia già dimenticato tutto?" - sbotto improvvisamente.

"No. Come io non dimentico ciò che mi hai detto!" - Mi risponde, prima di sedersi sull'altro divano.

"In quante lingue devo dirti che non è successo niente in quel ristorante?" - Sapete cosa mi dà fastidio? Il fatto che mi menta, che non mi dica la verità.

"Per tua sfortuna in quello stesso ristorante c'erano persone che mi conoscono e mi hanno confessato tutto... E mi hanno chiaramente detto, che non vi siete scambiati un semplice bacio sulla guancia come dici tu. Sono via tanto, lo so, ma mica sono fesso! Si vede che sei diversa, distaccata! "- Le dico.

"Le persone dovrebbero farsi di più gli affari loro...". - Sbuffa, alzando gli occhi al cielo.

"Io non ce l'ho con te perché non siamo più in buoni rapporti. Sono consapevole di essere sempre lontano da casa e questa cosa a te pesa, lo sappiamo bene entrambi. La cosa che mi fa rabbia è che tu non mi dica la verità! Per cui... Ora che hai confermato ogni mio dubbio... Ti do anche del tempo per pensare... Ti chiedo solo di pensarci davvero alla scelta che prenderai e se non è quella che penso io, ti chiedo di comportati, successivamente da grande, anche io farò lo stesso, ma voglio che tu sia sicura al cento per cento della decisione che prenderai.". - Le dico tutto d'un fiato.

"Fabrizio...". - Sospiro.

"No, basta... Ti ho detto tutto non per farti sentire in colpa, perché qui la colpa è di entrambi... Ti dico tutto perché ci sono di mezzo due bambini, e se non dovesse esserci più un noi...". - Sospiro.

Quanto possono fare male queste parole?

Ma in fondo è così ed è ora che inizi ad accettare che siamo troppo distanti, distanti tra noi e tutta questa situazione non va bene ad entrambi, ma soprattutto ai bambini. 

Il senso di ogni cosa.  [Fabrizio Moro - #WATTYS2020].Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora