Capitolo 31= E poi le paure confondono.

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Matilde's Pov.

Sono le diciassette del pomeriggio, e dopo diverse opzioni, abbiamo deciso che questa sera andremo a mangiare in un ristorante tranquillo così ne approfitteremo per girare un po' questa magnifica città.

Mentre i nostri uomini hanno deciso di rimanere in spiaggia ancora per un po', io e Silvia stiamo tornando alla villa.

"Adesso che non ci sono gli uomini... Ti andrebbe di andare a fare un aperitivo solo io e te in questo bar? Così parliamo anche tra donne": - Mi propone, mentre mi indica il bar davanti a noi.

"Perché no!". - Rispondo.

Accettata questa proposta entriamo in questo bar.Non è male! Le pareti sono il legno come il pavimento, i tavoli non sono per niente particolari, ma sono semplici di colore marrone.

Il cameriere per nostra fortuna è italiano, perciò gli spieghiamo tranquillamente che siamo solo in due; ci fa strada.

Il bar è affacciato sul mare e per la nostra felicità, anche il tavolo che ci è stato assegnato.

Tiro fuori il telefono e lo appoggio sul tavolo. Non si sa mai che i miei decidano di chiamarmi. Lo stesso fa Silvia.

"Ecco le liste!"_ Ringraziamo il cameriere e iniziamo a scegliere.

"Non so cosa prendere... Tu hai già un'idea chiara?". - Mi domanda.

"Mh, si, mi prenderò il mio solito spritz, sperando che qui sia buono e non sia acqua!"- Rispondo.

"Prenderò anche io quello, anche perché gli altri sono tutti drink greci e non mi fido"- Mi confessa.

Il cameriere ritorna, ordiniamo, ci porta i nostri ordini pochi minuti dopo, e finalmente, rimaniamo da sole. Non mi piace iniziare un discorso per poi essere interrotta.

"Fabrizio, nel parlare, mi ha detto che avevi paura di non piacere a noi, perché?" - Mi domanda.

"Perché io sono una ragazza molto insicura di me stessa. Posso essere forte quanto volete, ma dentro di me anche io, ho ancora quelle paure d'adolescenti. Voi avete un pubblico tutti e tre, per cui ho anche pensato che forse ero fuori luogo io, che potevo non essere accettata, in particolar modo perché sono una ragazza qualunque!" - Le dico, in tutta sincerità.

"Non devi nemmeno pensarlo. Noi siamo proprio come te, anche se abbiamo un pubblico che ci segue! Ognuno di noi ha una propria storia. Non devi pensare al fatto di essere esclusa perché sei una ragazza qualunque, anzi... Meglio una persona qualunque che una persona che se la tira!" - Ridacchia.

"Ti è capitato di incontrare gente così?" - Le chiedo per pura curiosità.

"Assolutamente sì. Erano amiche di Ermal, ma a lui non ho mai detto cosa pensavo veramente di loro! L'ultima che ho conosciuto aveva circa quarant'anni, ma sembrava una quattordicenne per come si comportava!" - Mi confessa.

"A volte mi chiedo come sia vivere quell'età!" - Mi guarda confusa, e allora inizio a raccontarle la mia storia.

"Mi dispiace che tu abbia dovuto affrontare tutto questo, ma la cosa fondamentale, è che non ti sei mai arresa e questo ti fa onore!" - Mi dice.

"Lo so che mi fa onore... Solo che a volte, sai... Io non mi sento sicura nemmeno con Fabrizio per paura che tutto quello che ho affrontato, possa tornare!" - Le confesso.

"Lui lo sa?" - Mi domanda.

"No, assolutamente!" - Le dico.

"A volte mi sembra anche che stiamo correndo un po' troppo!" - Ammetto di nuovo.

"Avere paura è normalissimo. Anche io i primi tempi con Ermal non sono stata così sicura come negli ultimi anni!" - Mi confessa.

"Dici che dovrei affrontare questo argomento con Fabrizio?" - Le domando.

"Si, assolutamente sì! Meglio dirglielo adesso, che più avanti!" - Mi risponde.

"Allora, prenderò coraggio e gli parlerò!" - Prima o poi. Penso, tra me e me.

Andiamo avanti a parlare di me, di lei e di ciò che abbiamo dovuto affrontare negli anni precedenti.

Fabrizio's Pov.

Sono quasi le diciotto, ma io ed Ermal siamo rimasti in spiaggia.

Sento la vibrazione del mio telefono.

Sblocco lo schermo e trovo diverse notifiche su instagram, tra cui una di Matilde.

Prima di lei rispondo ai fan, poi guardo la sua foto.

"Hai capito le nostre donne dove sono andate?". - Domando ad Ermal.

"Dove?"- Mi domanda.

Gli mostro la foto.

"E meno male che andavano a casa". -Risponde, lui, ridendo.

"Conoscendo Silvia avrà avuto questa idea per conoscerla meglio... Questa notte mi ha confessato che le stava già simpatica ed anche a me! Questa volta caro amico mio te la sei scelta proprio giusta...": - Mi dice. Sorrido, automaticamente.

Si fanno le diciannove, ci vestiamo e raccogliamo tutte le nostre borse.

Arriviamo alla villa e le ragazze sono già a casa, ci sono le borse! Saliamo al piano di sopra e le notiamo che sono ognuno nella propria stanza.

Mi sdraio sul letto mentre attendo che Matilde finisce di fare la doccia e senza farlo apposta, in quel momento esce in accappatoio.

"Ehi, quando sei arrivato?". -Mi domanda.

"Poco fa... Bello fare gli aperitivi senza gli uomini intorno, eh?" - Le domando, mettendomi seduto dandole le spalle per poter prendere le ciabatte, che questa mattina ho posizionato dalla'altra parte.

Sento che si avvicina a me e poco dopo è in mezzo alle mie gambe.

Le circondo la vita attirandola di più a me. Questa posizione con lei solamente in accappatoio e senza intimo addosso, mi sta facendo andare in tilt.

Le sue mani sono tra i miei capelli ed io mi lascio completamente andare al suo tocco e proprio per questo, senza pensarci un attimo, inizio a lasciarle una scia di baci sul collo...

Continua...

So che mi odierete un'altra volta, ma ho dovuto. 😂♥️🔥

Il senso di ogni cosa.  [Fabrizio Moro - #WATTYS2020].Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora