Capitolo 5 = L'inizio.

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Fabrizio's Pov.

Poco fa Libero mi ha chiesto di leggere la storia di Francesco Totti. 

Non avendo preparato la scheda a casa, ho chiesto a Giada se potevo utilizzare il loro portatile e la stampante. Mi ha detto di sì e voleva sapere come stava andando.

Tutto bene per adesso. Mi stanno ascoltando attentamente, e ne sono felice. È un passo, no?

"Sono tornato!" - Sobbalzo nel sentire una voce maschile del tutto sconosciuta alle mie spalle.

"Faccio così paura?" - I bambini lo abbracciano, per cui presumo sia il padre.

"No papà. Non fai paura!" - Mi conferma i miei dubbi la piccola Anita, mentre si stacca dal padre per poi tornare a sedersi al tavolo.

"Cosa state facendo?" - Chiede a Libero.

"Abbiamo letto quattro storie. Pinocchio, Frozen, la bella la bestia e mi ha raccontato la storia di Francesco Totti". - Gli racconta.

"Scusami per come ho reagito. Giada non mi ha detto del tuo arrivo!" - Gli spiego, mentre prendo il foglio stampato per Libero.

"Grazie Matilde. Adesso farò tutta la scheda. Mi ricordo ogni cosa di ciò che mi hai raccontato su lui!" - Il bambino si stacca da lui e si sede al tavolo, mentre Anita, avendo finito, mi chiede se può giocare con il pongo. Non rifiuto e lo tiro fuori dall'armadietto.

Il padre, in tutto ciò, mi osserva attentamente, osserva a loro come se fosse sotto pensiero.

"Ti posso parlare?" - Mi chiede poco dopo.

"Si, certo. Voi mi raccomando!" - Dico ai bambini.

"Tranquilla signora, faremo i bravi!" - Mi dice Libero.

"Libero, lo sai che mi puoi chiamare per nome!" -- Ribadisco. 

È tutta mattina che mi dà del lei.

"La mamma mi ha insegnato che con le persone più grandi devo dare del lei!" - Mi spiega.

"Si, ma io ho solo trentotto anni, mi puoi dare del tu senza problemi!" - Gli rispondo tranquillamente.

"Va bene, ti darò del tuo!" - Mi sorride Libero.

Il padre accenna un sorriso e mi fa segno di seguirlo in salotto.

"Mi scuso ancora per non averti avvertito prima!" - Mi dice.

"Non ti preoccupare. È casa tua!" - Gli ricordo.

"Lo so!" - Mi spiega.

"Quindi? Non ti devi scusare!" - Rispondo tranquillamente.

"Comunque... Mi ha fatto un effetto strano vederli lì seduti, senza discutere. Credo che tu li abbia già conquistati!" - Mi dice.

"Sono tornato per dirti che oggi, se ti va, io ho l'instore alla discoteca laziale, mi chiedevo se ti andava di venire con loro. Ogni tanto li porto in giro!" - Mi spiega.

"Avevo in mente altre attività!" - Gli confesso. "Però è giusto che vengano con te!" - Gli dico, e mi sorride nuovamente.

"Perché mi guardi?" - Gli dico, arrossendo.

"Perché i tuoi occhi mi ricordano una persona che ho conosciuto da piccolo!" - Mi confessa.

"Io non mi ricordo di te, per cui credo che tu ti stia sbagliando!" - Gli dico, imbarazzata.

"Probabilmente è così. Matilde ho finito!" - Libero mi porta il foglio lo guardo, e vedo che anche lui ha risposto correttamente.

"Anita, ci raggiungi un attimo?" - Gli domando.

La piccola ci raggiunge saltellando.

"Siete stati bravi, davvero! Sono felice. Mi avete ascoltato e avete risposto correttamente a tutto. Per cui, ora il papà vi dirà il premio per oggi pomeriggio!" - Il padre, mi guarda, poi però capisce che deve dire dell'instore.

"Allora, per prima cosa! Piacere, sono Fabrizio, Fabrizio Moro il magnifico!" - Mi porge la mano e rispondo dicendogli che sono Matilde Lelli. - Mi dice.

"Bene. Dato che sono tornato a casa, e voi siete stati bravi, oggi insieme a lei, verrete a vedere il mio instore e poi passeremo una serata insieme, vi va?" -Propone Fabrizio.

Inutile dire che i bambini sono felice di passare un pomeriggio con Fabrizio, e io, sono curiosa di sapere cosa sia un instore.

Continua...

Il senso di ogni cosa.  [Fabrizio Moro - #WATTYS2020].Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora