Capitolo 34= Il confronto.

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Matilde's Pov.

Per questa sera abbiamo deciso di essere divisi. Ovvero: Io e Fabrizio da una parte, Ermal e Silvia dall'altra. Le nostre strade si sono divise dopo cena e, devo ammettere che, forse è stato meglio così, perché io adesso con lui vorrei affrontare un argomento importante.

"Ora che siamo soli... Posso dirti una cosa?" - Gli domando, prima che entrambi ci sediamo, sulla sabbia quasi a riva.

"Puoi dirmi tutto!" - Mi risponde, diretto.

"Lo so, però ho paura che tu ti possa arrabbiare!" - Ammetto.

"Potrei anche arrabbiarmi, ma se è una cosa che tu vuoi dirmi perché ci tieni, mi sembra giusto darti la possibilità di sfogarti per non farti tenere tutto dentro!" - Mi risponde. "E poi non è detto che mi arrabbi, anche perché non so cosa tu voglia dirmi!" - Mi ricorda.

"Una cosa che ho confessato a Silvia ieri, mi ha detto che è giusto che io ne parli con te, e dato che siamo da soli voglio approfittarne... Cioè che voglio dirti è che io a volte mi sento insicura accanto a te, ma non sei tu il problema, sono io...". - Inizio a dirgli.

"Perché pensi di essere insicura. Non ti tratto bene?" - Mi domanda.

"Tu mi tratti bene, forse anche troppo per quel che merito!" - Gli dico. "A volte penso di non essere abbastanza per te perché sono una qualunque...". - Continuo. "E penso anche che a volte stiamo correndo un po' troppo velocemente!" - Gli confesso.

"Io ti capisco da una parte ... Dall'altra mi chiedo il motivo per cui tu non ti senta abbastanza per me!" - Mi risponde, portando il suo sguardo dritto su di me.

"Perché tu sei un bel uomo, Fabrizio, e lo sai meglio di me. Sei sicuramente stato abituato con donne più ... Non so più mature!" - Metto questa parola tra virgolette.

"Le donne che ho frequentato io in passato erano tutte normalissime, e non sono mai state nel mondo dello spettacolo. L'ultima è stata Giada, che essendo un'artista, è nel nostro mondo la maggior parte delle volte. Tu ti senti insicura perché pensi che io possa lasciarti andare un momento all'altro perché non sei famosa, non sei piena di soldi e tutte queste stronzate varie?" - Mi domanda, un po' scazzato.

"Un po' si, lo penso!" - Ammetto.

"E non devi. Non devi pensarlo, perché ognuno di noi ha la propria vita, la propria carriera. Siamo umani e fortunatamente non siamo tutti uguali. Ognuno di noi ha il suo mondo, le sue passioni. Non devi pensare che io possa lasciarti andare perché sei una ragazza normale!" -Mette questa parola tra virgolette. "Perché non è così, per niente! Io tengo a te, e se stiamo correndo ti chiedo scusa!" - Mi dice.

"Siamo in due a fare le cose, Fabrizio. Non sei da solo. Non ti devi scusare...". - Gli rispondo.

"Posso...". - Mi fermo. "Posso sapere una cosa?" - Rispondo poco dopo.

"Stiamo parlando, ci stiamo confrontando, quindi si, puoi dirmi tutto!" - Mi dice.

"Tu stai con me solo per dimenticare Giada o perché a me tieni davvero?" - Gli dico, diretta, e cala il silenzio su di noi.

Io a lui tengo, e la paura di perderlo aumenta ogni giorno, inconsapevolmente, e la maggior parte delle volte in me, si creano delle paranoie assurde, e forse non avrei dovuto fargli questa domanda, visto il silenzio regnato su di noi.

Fabrizio's Pov.

L'amore sono due persone che lottano tutti i giorni per stare insieme, contro tutto e contro tutti. Forse io e Giada siamo finiti così perché non abbiamo lottato abbastanza.

Mi sarei aspettato di tutto, ma non questa domanda.

Ho lo sguardo fisso verso il mare, e con la coda dell'occhio, noto che ha portato le ginocchia al petto. Circonda le gambe con le braccia e appoggia il mento sul ginocchio destro, probabilmente è in attesa di una risposta.

"Non pensavo mi facessi questa domanda a dirti la verità!" - Le rispondo con un tono di voce tranquilla. "E la verità è che non lo so nemmeno io...". - Le confesso.

"Bene... Sono commossa!" - Mi risponde, ma non si alza.

"Tu per me sei stata una salvezza. Se non ti avessi avuto accanto, mesi fa, probabilmente ora sarei in un bar a bere e a chiedermi cos'ho fatto di male per meritarmi ciò che è capitato, ma così non è stato, e per quanto io possa avere in mente ancora Giada, tu sei fondamentale per me!" - Gli dico.

Porta il suo sguardo su di me, e noto che ha gli occhi lucidi, come se volesse piangere, ma non lo fa.

"Io non la penso più come prima, certo, alcuni ricordi sono fissi nella mia mente, ma dieci anni non si dimenticano così facilmente. Io con questo non sto dicendo che amo ancora lei, perché mentirei. Tu stai occupando tutto il mio cuore, mi stai facendo tornare quello che ero, ma soprattutto quando ti ho accanto io sto bene, e non mi sento così bene da mesi ormai!" - Le confesso, prima di appoggiare la mia mano sulla sua schiena.

"Mi pento di aver toccato quest'argomento...". - Mi confesso.

"Perché?" - Le chiedo.

"Perchè sapevo che in fondo tu Giada l'avevi ancora in mente, e io mi sono solo illusa che tu possa amare solamente me, perché Fabrizio, io tengo a te. Non mi sono mai sentita così e Giada è molto più bella di me, con lei hai due bambini e avete ancora quel legame che vi ha unito, anche se entrambi non lo fate vedere, e il pensiero che tu un giorno possa tornare da lei, mi fa stare male...". - Gli confesso.

"Se quel giorno arriverà, ti do il permesso di darmi una testata, per far si che io la dimentichi, completamente, perché io non riesco a perdonarla del tutto, io sto bene con te, e vorrei continuare a stare insieme a te, nonostante le tue mille paranoie...". - Le sussurro, prima di lasciarle un bacio sul collo.

Rimango con il viso incastrato nell'incavo del suo collo, mentre le sue braccia mi chiudono in un abbraccio e insieme, ascoltiamo il silenzio della notte che ormai è regnato su di noi. 

Il senso di ogni cosa.  [Fabrizio Moro - #WATTYS2020].Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora