Capitolo 18 = Un giorno capiremo chi siamo senza dire niente

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Fabrizio's Pov.

Ero a pochi centimetri dalle sue labbra. 

Quelle labbra che vorrei sfiorare da giorni, baciare da giorni per sentire che effetto che mi fa per farle capire che provo qualcosa per lei, per farle capire che io voglio buttarmi, voglio riprovare a vivere incominciando con lei, volevo sentisse le mie paura, ma come sempre c'è chi interrompe il momento, appena vedo il nome alzo gli occhi al cielo e sbuffo, facendo uscire da lei, una piccola risate, in viso è rossissima, ma come non capirla. Le accarezzo una una guancia con la mano mano destra e intanto rispondo ad Ermal.

"Spero tu abbia un valido motivo per chiamarmi".-  Rispondo, ma mantengo il mio sguardo su Matilde che si sta lasciando cullare dal mio tocco..

"Si, un motivo c'è". -Risponde lui dall'altra parte. 

Matilde nel frattempo, si è appoggiata alla mia spalla e di conseguenza io, le accarezzo la schiena.

"E dimmi questo motivo..." gli dico. 

"Dunque. Ti ho chiamato qualche giorno fa per la vacanza, entrambi confermate la presenza, vero?" domanda. 

"Io si, Matilde non lo so, aspetta che chiedo...". - Mi maledico mentalmente. Adesso mi farà il terzo grado.

"Matilde è lì con te?". - Come non detto.

"Si, è qui... Aspetta, te la passo così ci parli tu!" dico dando il telefono a Matilde, che mi guarda con uno sguardo confuso.

"è Ermal.." spiego. 

"Pronto?" - Domanda, timidamente.

Parlano un po' tra di loro.

"Si, ti faccio sapere entro domenica, va bene?"

Poco dopo tornano a parlare di altro.

"Cos'ha detto il finto simpatico?" le domando.

"Ha detto che devo assolutamente venire perché non vuole sopportare le tue lamentele..." dice continuando a ridere.

Le prendo il telefono e parlo con Ermal.

"Io non mi lamento mai." mi difendo. "Quello che si lamenta sei tu..." dico facendolo ridere..

"Simpatica Matilde, comunque..." mi dice.

"Lo so ... Ti serve altro?" domando spazientito.

"Ho capito, metto giù che ho interrotto qualcosa, ci risentiamo domenica per la conferma, ciao Fabio!' dice.

"Ciao Ermal...". - Dico tranquillamente per mettere giù. Appoggio il telefono sul tavolo, e poi torno ad osservare Matilde.

"Ehm... Io dovrei alzarmi". - In lei  c'è un imbarazzo totale in questo momento.

"Perché?"- Le domando accennando un sorriso.

"Non sei comoda?'"- Domando e diventa più rossa di prima, si lo so, potevo evitarla questa frase, ma mi diverte vederla in imbarazzo.

"Si che lo sono, ma mi scappa la pipì e...". - Non le faccio finire la frase che la libero dalla mia presa.

"Non voglio che me la fai addosso, perciò vai pure!'"- Prima che scenda, le lascio un bacio vicino al collo, poi, va.

Mentre esce dalla cucina la osservo. E più la guardo, più mi rendo conto sto diventando pazzo, pazzo di lei.

Matilde's Pov.

Non è vero che mi scappa la pipì, ma sto semplicemente fuggendo dall'imbarazzo.

Non mi piace stare lì in braccio a lui?
Certo che mi piace.

Il senso di ogni cosa.  [Fabrizio Moro - #WATTYS2020].Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora