-ma ti manco almeno un po?- metto il vivavoce poggiando il cellulare sul mobile del bagno e passandomi la crema al viso,prima di vestirmi e incontrarmi con Mattia e alcuni suoi colleghi nella caffetteria in via Roma.
-certo nena ed io ti manco?- mi chiede urlando per sovrastare la musica ma a me fa solo saltare un battito
-ovvio Pipa e non urlare che ci sento benissimo- lui ridacchia e vorrei tanto averlo qui e accucciarmi sul suo corpo.
-mancano solo quattro giorni e poi tornerò a romperti- cerco di capire in che giorno del mese ci troviamo adesso
-quattro giorni sono lunghi ed infiniti e mi annoierò a morte- insomma, considerando che ancora ho da organizzare le mie ferie e sistemare il loro ritiro in Messico ,proprio annoiarmi non potrò.
-te quiero mucho mi amor. Ora devo andare e mi raccomando non stancarti troppo. Ti chiamo io stasera prima che vado a cena- non voglio staccare la chiamata, voglio il Pipa qui ed ora.
-va bene mi amor, ci sentiamo stasera- stacco la chiamata e mi lego i capelli in una comoda coda.
Il caldo appiccicoso inizia a farsi sentire e ci mancano solo i capelli che si attaccano al mio volto.
No grazie!
Infilo il mio paio di pantaloncini di jeans e un top bianco,evitando come la peste gli indumenti neri che sembrano calamitare il sole.
Ho preso una leggera abbronzatura estiva che mi piace perche mi rende più umana e meno vampiro.
-arrivo,sto prendendo le chiavi di casa...non rompere già da adesso- chiudo la chiamata con Mattia che è giù davanti il portone ad aspettarmi.
Andremo a piedi, tanto è a due passi da qui.
-finalmente!- si lamenta come al solito facendomi notare i miei dieci minuti di ritardo.
Che saranno mai dieci minuti!?
-cammina- gli dico semplicemente sorpassandolo
-questa astinenza da Higuain sta diventando pericolosa, sta rinforzando la tua dipendenza- gli faccio un bel dito medio
-non parlare del Pipa, non ricordarmelo- mi sfotte e poi mi raggiunge con due gambate.
-sempre che ti manchi il Pipa e non un certo Paulo- lo fulmino con lo sguardo anche se con gli occhiali da sole non può vedermi
-aiha- dice toccandosi il braccio
-che hai?- chiedo preoccupata
-nulla, fingevo perche so che mi avresti dato un pizzicotto- deficiente,ho un deficente per amico.
Quando arriviamo al Costadoro, Elena, Carlotta e Francesco sono già seduti e noi li raggiungiamo.
-ciao ragazzi- do un saluto generale e mi accomodo sulle sedie di plastica che praticamente sono roventi.
Mannaggia a me e a quando ho deciso di indossare dei pantaloncini.
-che ordiniamo?- chiede Federica
-cornetto all'albicocca e caffè ristretto, per me- dico immediatamente, recuperando dalla borsa la custodia del mio nuovo paio di occhiali da sole.
Quando arriva la cameriera io sto controllando che non mi sia arrivata qualche email dall'ufficio.
-posa un attimo sto cellulare- mi sussurra Mat e faccio come dice.
Mi chiedo perché gli abbia acconsentito ad andare in vacanza con questi ragazzi, li ho visti si e no dieci volte in quattro anni che Matt frequenta giurisprudenza.
-avete qualche meta da proporre?- chiede Elena seduta al mio fianco, quella con quale ho un feeling maggiore.
-posti caldi, se per voi non è un problema- dico. Onestamente le uniche due settimane di ferie estive che mi sono concesse le voglio passare a cuocermi sotto il sole, con i piedi sporchi di sabbia e i capelli che mi diventano chiari.
Sole,sole ovunque.
-io pensavo più una vacanza in qualche città urbana del nord Europa, tipo Helsinki la capitale della Finlandia- propone Francesco, io mi volto verso Mattia e lo trovo a guardami anche lui.
Assolutamente no, ci siamo già stati in inverno, quando era giusto andarci perche pieno di mercatini di Natale.
-io preferirei posti come Lisbona, Valencia - propone Mattia.
Bene, vedo che siamo tutti d'accordo.
-se ci facessimo una crociera?- propone Elena
-due settimane chiusa in una nave? Non mi piace per niente- ridacchio per l'espressione impaurita di Mat che ha sempre avuto paura delle navi.
-che ne pensare se andassimo a Corfù o a Santorini?- Mattia ed Elena annuisco subito, gli altri due sono meno convinti.
-io volevo qualcosa di meno caldo- dice Federica. Figlia mia, a Torino c'è nebbia,pioggia e freddo quasi tutto l'anno e tu vuoi andare in posti meno caldi. Cosa c'è che non va in te?
-anche io volevo qualcosa di meno caldo- e adesso che si fa?
-ad Agosto è un po un problema trovare qualcosa di meno caldo, volete passare il ferragosto con le maniche lunghe?- la butto li facendogli capire quanto assurda sia questa cosa.
-vediamo per la Grecia, ma penso che sia cara- ovvio che si, è alta stagione e mi sembra chiaro che sia cara,ma pure che te ne vai a Londra ad Agosto è cara.
-io posso spendere non più di ottocento euro e deve venirci hotel e biglietto aereo andata e ritorno-
Arrivano le ordinazioni ognuno di noi inizia a mangiare la propria.
-ci penso io che sono un mago con le offerte. Skyscanner mi fa un baffo- ovviamente il grandissimo e modestissimo Mattia sa come passare inosservato.
Mentre discutono se prendere un hotel con mezza pensione o pensione completa, io recevo la chiamata da Marc.
-Hallo Schönheit, ti vedo - mi risponde al telefono
-Hallo freund, dove sei?- mi alzo dal tavolo,scusandomi e guardandomi intorno. Quando lo vedo, è in piedi in mezzo al marciapiedi con una busta di carta tra le mani.
Ci veniamo incontro a vicenda e lo saluto normalmente ma lui preferisce abbracciarmi e sollevarmi da terra.
-sei bellissima, più dell'ultima volta che ti ho visto..è mai possibile?- arrossisco al complimento e mi imbarazzo non sapendo che dirgli.
-ti andrebbe di farmi compagnia per queste mie vacanze torinesi?- mi chiede sistemandosi un ridicolo ma tenero cappello di paglia sulla testa
-mi andrebbe molto. Dammi il tempo di recuperare le mie cose e salutare i miei amici e sono tutta tua- mi rimette a terra
-ti accompagno- mi segue mentre sento un po' di occhi addosso ma confido nella speranza che non lo abbiano riconosciuto.
Quando arriviamo al bar, Mat mi guarda esterrefatto e io gli intimo di starsene zitto e di non fiatare.
-ciao ragazzi,mi dispiace lasciarvi qui ma un mio amico è venuto a trovarmi da Berlino e devo andare- i ragazzi mi salutano e Mattia mi sussurra-stronza, lasciamene almeno uno- il che mi fa ridere parecchio.
-sono tutti tuoi- gli dico anche se per Paulo potrebbero esserci storie.
STAI LEGGENDO
Fino Alla Fine
FanfictionLa complicità batte tutto, persino quello che potrebbe sembrare impossibile. Lei è Gwen. Una giovane ragazza torinese la cui prospettiva della vita sembra girare attorno al lavoro ,a Mat il suo inseparabile migliore amico e al calcio che a discapito...