Vanessa
Dopo un pò che ebbi accettato la richiesta a quel ragazzo, lui mi inviò subito un messaggio.
'Hey'
'Che vuoi?' Gli risposi subito.
'Wow, calmati. Non pensavo di darti così tanto fastidio.'
'Perché non dovrebbe darmi fastidio il fatto che tu e i tuoi amici ci abbiate provato squallidamente con me e le mie amiche e poi che pensi di fare la stessa cosa su Facebook.'
'Io non c'entro niente, sono loro che ci hanno provato con voi. Io non sono come loro.'
'E perché mi hai chiesto l'amicizia allora?'
'Perché, Boh... Forse perché mi interessi."
"Ti dico già che sono impegnata." Risposi e pensai di chiudere lì la conversazione ma poi la sua risposta mi tratenne:
'Lo so'
'Come fai a saperlo?'
'Beh, si capisce che una come te non può di certo essere single.'
'E un'altra domanda: Perché prima continuavi a fissarmi?'
'Perché hai dei bei occhi e... non riuscivo a distogliere lo sguardo.'
'I miei occhi? Non hanno niente di particolare.' Risposi abbastanza confusa. Io li avevo di un semplice marrone mentre i suoi erano azzurri.
'Io li adoro. Hanno qualcosa di speciale. Anzi, tu hai qualcosa di speciale.'
Feci un lieve sorriso mentre ero davanti allo schermo. Alex non mi aveva mai detto una cosa del genere e sentirselo dire da un'altro persona era una sensazione strana.
'Grazie' Mi limitai a dire.
'Sai in questo momento sono esattamente nella casa accanto alla tua'
'Come?'
'Sì, mia nonna è la tua vicina di casa e in questo momento sono da lei.'
Non sapevo che la signora Grimaldi avesse un nipote e non ho mai visto Giovanni nelle vicinanze.
'Davvero sei il nipote della signora Grimaldi? Ma io non ti ho mai visto.'
'Immaginavo io invece ti vedevo ogni volta che venivo che venivo qui. Mettiti davanti alla finestra di camera tua.'
Mi alzai dal letto, mi diressi verso la finestra e spostai la tenda di lato trovandomi davanti lo stesso ragazzo che incontrai stamattina. Era senza la maglietta e aveva i capelli castani scompigliati. Tutto ciò che sapevo fare in quel momento era fissarlo a bocca aperta.
'Piacere Giovanni.' Sorrise.
'Beh ci conosciamo già.' Gli risposi. Perché mi viene da sorridere e perché sento le farfalle allo stomaco?
'Dormi in questa stanza?' Domandai e per uno strano motivo speravo di sì."No, Questo è solo la soffitta. La mia camera è al piano terra.'
"Ah." Mormorai. Il mio cellulare cominciò a suonare e mi allontanai per andare a prenderlo. Era Alex.
"Ciao cucciolo."
'Ciao piccola, che fai?'
"Niente. Perché mi hai chiamata?"
'Perché avevo voglia di sentire la tua voce.'
Aggrottai per un attimo le sopracciglia. Perché Alex mi dice queste parole? Lui non era mai stato gentile con me. È il tipico ragazzo stronzo al quale non posso resistere ma ammetto che mi fa piacere questo suo nuovo atteggiamento.
Sorrisi e alzai lo sguardo. Giovanni non era più davanti a me e la finestra della soffitta era chiusa. Se n'era andato.
Feci finta di non rimanerci male e continuai la conversazione con Alex.
Mi aveva chiamato solo per dirmi che domani passava a prendermi a scuola e dopo neanche 3 minuti finimmo di parlare.
Non avendo altro da fare presi il computer e continuai a guardarmi gli episodi della mia serie tv preferita.
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Stronzette
Teen FictionLa società reputa che l'adolescenza sia una generazione di merda ma la verità è che facciamo ciò che anche loro vorrebbero fare, solo che noi abbiamo più fegato. Valentina, Vanessa, Jessica e Sarah. Ecco la storia che racconta l'adolescenza di quat...