Vanessa
Non appena suonò la campanella, uscii dalla classe e me andai nei gradini dell'uscita della scuola ad aspettare che le mie amiche arrivassero. Arrivarono Jessica e Sarah poi Valentina con un aria incazzata. Questa volta non volevo chiederle cosa aveva perchè già sapevo com'era andata a finire dopo la scenata con il prof William. Iniziammo a parlare dei voti, poi Sarah s'interruppe per concentrarsi su qualcosa alle mie spalle. Le altre due esultavano, anche loro guardando alle mie spalle. Mi girai e vidi Alex con un mazzo di rose rosse e il suo sorriso da strafigo. Tutte le altre ragazze della scuola mi guardavano con un espressione di invidia mentre io ero ferma lì come un ebete a bocca aperta. Lui mi venne incontro e mi diede i fiori poi mi abbracciò.
"Che cosa stai facendo?" Chiesi mentre eravamo ancora abbracciati. Ero abbastanza incredula e preoccupata. Alex non mi aveva mai fatto un gesto del genere, il massimo è stato dirmi ti amo davanti a un gruppo dei suoi amici.
"Mi aspettavo un grazie, non questa domanda." È tornato il vecchio Alex con il suo tono strafottente.
"Grazie." Mi forzai a dire.
"Senti, odio tutte ste facce che mi fissano. Che ne dici se andiamo in macchina?"
"Ok." Salutai le ragazze e salii in macchina con lui.
Mi sorrise teneramente prima di mettere in una moto la macchina.
Ok, c'era qualcosa di strano in lui.
Non mi faceva mai gesti improvvisi e romantici come in quel giorno. Mai da quando ci siamo messi insieme. Eppure era da molto che ci conoscevamo. Dal primo anno di asilo esattamente e ci odiavamo così tanto che ogni giorno ci facevamo dispetti. Crescendo l'odio diminuì e stranamente cominciavo a sentire le farfalle nello stomaco quando alle medie lo incontravo per i corridoi. Penso che anche lui provasse la stessa cosa perché qualche anno fa cominciammo a essere amici e poi diventammo fidanzati.
"Perché mi guardi così?" Mi chiese lui improvvisamente.
"Niente." Risposi. Mentre guidava, con l'altra mano cercò la mia, poi me la prese e incrociò le dita alle mie. Sentii un formicolio che mi ricordò la prima volta che ci siamo messi insieme ed era una fantastica sensazione.
Arrivati a casa mia fortunatamente mamma e papà non c'erano e neanche mia sorella. Ci riscaldammo il pranzo e io misi i fiori in un vaso.
"Che ne dici di andare a farci un bagno nella vasca." Domandò quando finimmo di mangiare.
Guardai l'ora e nonostante avessi un mucchio di compiti da fare, pensai che non era male farsi un bagno rilassante.
Preparammo la vasca con acqua calda e un bagnoschiuma profumato poi ci entrammo. Lui continuava a mordicchiarmi il collo e a farmi succhiotto.
"Che ne dici di un selfie?" Chiesi. Lui annuì e prese il mio telefono che era appoggiato al mobiletto accanto alla vasca. Scattò qualche foto poi il cellulare vibrò per un messaggio.
"Chi è Giovanni?" Chiese leggendo il suo nome dalla notifica. Presi subito il telefono prima che potesse leggere il messaggio. Potrebbe avermi scritto qualunque cosa.
"È solo un ragazzo... che ci prova con me." Ammisi. Dirgli una parte della verità era un metodo per non fargli sospettare.
"Dovrei preoccuparmi?"
"No. Mi ero dimenticata di bloccarlo." E lo feci davanti ai suoi occhi.
"Non mi starai mica facendo le corna con un altro, vero?" Avvicinò le labbra al suo collo facendomi battere il cuore in una maniera impressionante.
"Parli tu che ti vedo sempre con un mucchio di ragazze attorno?" Chiesi in mia difensiva.
Lui alzò le mani in segno di difesa "Hey, non è colpa mia se sono così desiderato."
Lo guardai male e poi lui avvicinò ancora le labbra al mio collo.
"Dai, sto scherzando."
Sentimmo la porta di casa mia aprirsi. Era di sicuro mia mamma e mia sorella e qualcuno stava salendo le scale. "Ti prego, fa che mia sorella non entri in bagno." Pregai con tutte le mie forze, ma invece sentì la maniglia della porta del bagno abbassarsi e lei entrò, poi urlò:
"Mamma! Vanessa sta facendo non so cosa con il suo fidanzato nella vasca!"
"Oddio Sofia! Chiudi quella cazzo di porta e vattene!" Le urlai. Alex sorrise, poi fece a Sofia:
"Guarda che ci stiamo solo rilassando. Non facciamo niente di che Sofi."
"E allora? Il bagno è di tutti e voi non potete fare le vostre porcherie qua!"
Io urlai:
"Hai 5 secondi per chiudere sta maledetta porta e andartene o finisce male. Uno...due...tre.." Sofia chiuse subito la porta e se ne andò, poi Alex mi fece:
"Come fa una bambina di otto anni a sapere cosa fanno due persone in una vasca da bagno? Secondo me tua sorella guarda troppi film per adulti." Gli sorrisi e poco dopo uscimmo dalla vasca. Quando scendemmo giù vidi la mamma guardare le repliche di Beautiful.
"Mamma, guardare per 49 volte lo stesso episodio non ti farà diventare una protagonista di questa telenovela." Mia mamma prese un cuscino e me lo tirò e Alex si mise davanti a me per afferrare il cuscino poi fece a mia mamma:
"Hey. Non fare del male alla mia piccolina." Rilanciando il cuscino.
"La tua piccolina uno di questi giorni te la ritrovi in ospedale."
In quell'esatto momnto arrivò papà e la prima cosa che notò entrando in casa fu il vaso di rose rosse sul tavolo.
"E questi? Non dirmi che qualche imbecille te li ha mandati perché lo uccido veramente." Disse rivolgendosi a mia mamma.
"Ehmm...no papà, Alex li ha regalati a me."
"Ah...ciao Alex."
Alex restò per cena e anche se avrei voluto che rimanesse a dormire da me, papà non me lo permetteva. Finito cena lo salutai e lo ringraziai di nuovo per i fiori e poi se ne andò.
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Stronzette
Teen FictionLa società reputa che l'adolescenza sia una generazione di merda ma la verità è che facciamo ciò che anche loro vorrebbero fare, solo che noi abbiamo più fegato. Valentina, Vanessa, Jessica e Sarah. Ecco la storia che racconta l'adolescenza di quat...