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Jessica

L'ora di ginnastica era quella che odiavo tra le tutte, ma quel giorno lo odiai di più.

La prof ci fece fare 50 addominali e poi decise di farci correre per tutta la palestra per 10 volte. Al sesto giro cominciai a stancarmi e a sentire un lieve dolore alla schiena.

Non lo badai e continuai a correre, ma dopo un pò il dolore si intensificò. Mi fermai per un attimo e proprio in quel momento sentì che stavo per vomitare.

Chiesi alla prof di andare in bagno e corsi subito nel gabinetto. Mi ci inginocchiai e vomitai la brioche e la crèpe che avevo mangiato per colazione.

Non sapevo cosa mi succedeva, ma era una strana sensazione.

Visto che mancavano 10 minuti alla fine dell'ora decisi di rimanere lì, in bagno così da evitare di fare ginnastica.

Quando finii di cambiarmi presi il cellulare e guardando la data mi accorsi di una cosa:

Il mio ciclo sarebbe dovuto arrivarmi tre giorni fa e non ci ho nemmeno fatto caso.

Non sentendo più la voce della prof che urlava ai miei compagni, mi resi conto che l'ora era già finita.

"Hey, perché hai saltato quasi mezz'ora di educazione fisica?" Mi domandò Vanessa quando rientrò in spogliatoio con Sarah e Valentina.

"Non avevo voglia." Alzai le spalle.

"Sì, e il bello è che la prof non se n'è neanche accorta perché era troppo occupata a rompermi il cazzo perché avevo la gomma in bocca."

Noi ridemmo e quando finirono di cambiarsi la campanella suonò e iniziammo ad incamminarci per tornare a casa.

Arrivate alla piazzetta, Valentina e Vanessa andarono per la loro direzione e così rimanemmo io e Sarah.

Mentre camminavo ricevetti un messaggio e tirai fuori il cellulare per vedere. Era un numero privato che diceva:

"Attenzione! Se ti fidi troppo della tua amica potrebbe anche fregarti il ragazzo. Si dia il caso che Sarah e il tuo fidanzato si siano trovati in un pomeriggio di martedì e che il ragazzo sia stato a casa della tua amica per più di tre ore per poi salutarsi così. Kiss Kiss -BadGirl"

Sotto al messaggio c'era una foto di Daniele e Sarah che si abbracciavano sulla porta di casa sua. Rimasi incantata a guardare la foto mentre Sarah mi parlava di non so quale argomento.

"Che hai fatto lo scorso martedì pomeriggio?" La interruppi.  Non avevo intenzione di fare subito una scenata. La foto poteva essere falsa.

"Niente, ero in giro con il mio cagnolino. Perché me lo chiedi?"

"Niente. Era solo una curiosità. Non è successo nient'altro in quel pomeriggio?"

Lei stava per rispondere ma si fermò e mi guardò.

"Daniele ti ha detto qualcosa?"

"Come? Cosa dovrebbe dirmi?" Iniziavo ad agitarmi e quella sua domanda mi fece insospettire ancora di più.

"No, niente."

"Sarah mi stai nascondendo qualcosa?"

"Io, no."

"E questa foto allora?" Le mostrai la schermata e lei si pietrificò.

"Jessica non è come credi, te lo giuro, io..."

"Che ci faceva Daniele a casa tua?"

Lei fece un leggero sobbalzo per come ero incazzata.

"L'ho trovato in uno stato terribile vicino a casa mia e poi era arrivata la polizia, se lo avessi lasciato là, la polizia lo avrebbe beccato mentre si drogava e così l'ho portato a casa mia e lui si è addormentato in camera mia e..."

Strinsi gli occhi e lei mormorò "merda."

"Ha anche dormito da te!?!?" Esclamai "Non ci posso credere! I miei non vogliono che lui dorma a casa mia e tu invece ti prendi il mio fidanzato e lo fai dormire a casa tua e chissà quali altre cose avrete fatto."

"No ti giuro che non è successo niente di più,  Jessica, c'erano anche i miei."

"Basta, io non ce la faccio a sentire ste cazzate. Non posso crederci che hai fatto tutto questo. Sei la mia migliore amica!"

"Ma non sono cazzate. Non ti sto mentendo."

Nonostante cercassi di convincermi che non avrebbe mai fatto una cosa del genere, non facevo altro che pensare alla scena di loro due.

Alzai gli occhi al cielo e la superai andando per conto mio a casa.

Quando arrivai a casa suonai alla porta e mia mamma mi aprì. Aveva un enorme sorriso in faccia. Quando spostai lo sguardo da lei a Daniele e mio papà seduti sul divano a chiacchierare capii il perché.

"Che ci fai qui?" Domandai cercando di nascondere la rabbia.

Lui si alzò dal divano. "Volevo passare il pomeriggio con te."

Sia mia mamma che mio papà ci lasciarono soli.

"Beh, io no." Incrociai le braccia.

"Dai smettila di scherzare. Andiamo a mangiare?" Fece per prendermi la mano ma io mi allontanai.

"Non sto scherzando. Perché non chiedi a Sarah di passare il pomeriggio con lei e dormire da lei. Non sarà di certo la prima volta."

"Ah. Lo hai saputo."

Alzai gli occhi al cielo. Tutto ciò che sapeva dire era questo!?

"Se credevate che fossi stupida allora vi sbagliavate."

"Eddai! Capiscimi, non ero in forma quel giorno."

"Ti prego vattene!" Gli dissi irritata dalle loro scuse.

"Daii, Jess." Cercò di avvicinarsi, ma mi allontanai ancora.

"Vattene e lasciami in pace!"

Lui mi guardò a lungo e poi senza dire una parola uscì e chiuse la porta.

Mi dispiace per come lo avevo trattato, soprattutto perché quella era la prima volta che litigavo seriamente con lui. Ma non potevo far finta che niente fosse accaduto, era come se avessero complottato contro di me e la cosa mi faceva sentire male.

Stronzette Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora