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Valentina

Dopo una settimana snervante ci voleva un sabato sera al Night Club con le altre. Non avevo voglia di preparararmi e decisi all'ultimo minuto di mettermi dei semplici jeans neri e una giacca di pelle.

Ci fecimo accompagnare da Alex, il ragazzo di Vanessa. Arrivati là, la folla sembrava molto più intensa del solito.

Io e Sarah andammo subito a ordinare drink, mentre Vanessa, Jessica e Alex andavano a prendersi un tavolo.

"Allora cosa prendete?"

"Ehm... 5 Pesca Lemon." Fece Sarah.

Io invece avevo proprio voglia di divertirmi quella sera.

"Anche una Capiroska alla fragola, Sex on the beach e un Mojito."

"Ma sono tutti per te?" Mi fece Sarah.

"Dobbiamo divertirci." Le risposi sorridendo.

Poco dopo la cameriera venne servendoci i drink e dopo che li finivamo ne ordinammo altri. Le ragazze avevano deciso di smettere mentre io mi alzai per andare ad ordinare altri drink e girandomi vidi proprio l'uomo che odiavo di più.

Il prof William.

Non mi aspettavo di vederlo in un luogo come questo e non era neanche solo, aveva con sé due amici. Ma uno di loro si alzò per scendere in pista e poi l'altro lo seguì e lui rimase là solo guardandosi in giro. Decisi di andare a fargli uno scherzo ordinando un drink forte per lui.

"Ehm.. scusi, può portare in quel tavolo un 4 bianchi?" Dissi alla barista indicando il tavolo del prof William. Poi andai da lui.

"Good morning!" Gli dissi sorridendo. Lui sembrava stupito, forse perché non di aspettava di trovarmi lì o forse perché gli avevo dato il buongiorno quando erano le 10 di sera.

"Che fai qui?"

Ero venuta con le mie amiche e pensavo che la serata non sarebbe potuta andare meglio ma poi l'ho vista e mi sono chiesta perchè non andare a rompere al prof, tanto per divertirci... Ma Lei invece, che fa in un luogo come questo?  Pensavo che passasse il sabato sera leggendo libri o giocando a scacchi."

"Come vedi, anche io ho una vita e se credevi che fossi uno di quei professori noiosi che passano le serate a complottare nuovi compiti per i loro studenti allora ti sbagli, perché fuori scuola anche io sono un giovane che vuole divertirsi."

"E con divertirsi cosa intende?" Gli chiesi sottovoce.

"Che prima di tutto puoi anche smetterla di darmi del Lei e puoi chiamarmi Thomas. Ad ogni modo con divertirmi intendo avere un po di svago, uscire con amici a mangiare qualcosa o guardarsi un partita insieme ecc."

Alzai gli occhi al cielo e poi vidi la barista avvicinarsi e gli sussurrai:

"Glielo faccio vedere io cos'è il divertimento."

La barista appoggio sul tavolo i due bicchieri.

"Perché ne ha portati due?" Le chiesi.

"Ehm io ho capito di portare due bicchieri di 4 Bianchi per te e per il tuo amico."

"E questi cosa sono?" Ci interruppe il prof.

La barista se ne andò e io presi un bicchiere e porsi l'altro al prof. Lui sembrava esitare ma lo convinsi dicendogli che era solo una bibita leggera.

Bevemmo entrambi e ne ordinammo un altro. Io ero già stonata al primo e non bevvi l'altro mentre il prof. si fece anche un altro bicchiere poi cominciò anche lui a ubriacarsi. Accanto alla sua mano vidi un pacchetto di sigarette e gli chiesi se me ne dava una. Lui, ormai del tutto sbronzo, mi propose di andare fuori a fumare e io accettai. Nè i suoi amici né le mie si furono accorti della nostra assenza.

Ci fumammo quasi metà pacchetto di Camel Light. Lui riusciva a fare i cerchietti nell'aria e io cercavo di imitarlo senza successo e così ridevamo di gusto.
Fece un altro tiro poi si avvicinò a me soffiando il fumo che aveva in bocca nella mia bocca.
Io sorrisi. Stavo sentendo qualcosa di strano. Qualcosa che non avevo mai provato.

"Adoro i suoi occhi, prof." Dissi guardandoli mentre eravamo intimamente vicini.

"Non chiamarmi prof." Sussurrò.
Poi mi prese per i fianchi e ni baciò.

Eravamo soli là fuori mentre tutti gli altri si divertivano dentro. Ci staccammo e poi lui iniziò a sussurrarmi sull'orecchio:

"Mi piaci."

"Pensavo mi odiassi." Gli sussurrai anch'io.

Sospirò per un momento poi mi disse:

"Non ti ho mai odiato, Valentina... Forse mi sarò comportato un pò troppo male con te, ma odiarti?... No quello no..."

"E allora perché ti comporti da stronzo?"

Lui sospirò staccandosi.

"Perché... perché mi piaci." Ammise. "Sono innamorato di te."

Lo guardai cercando di capire se mentiva ma dall'aspetto poco sobrio che aveva, avrei indovinato di no.

"Me ne sono accorto l'anno scorso. Quando ho notato che crescevi e diventavi sempre più bella rispetto agli anni prima." Continuò.
"Iniziavo seriamente a farmi qualche pensierino su di te ma sapevo che era una cosa sbagliata e non riuscivo a  trattarti come gli altri studenti così mi sono imposto di essere freddo con te e non far capire a nessuno che il prof di inglese è innamorato di una sua alunna."

Sorrisi. Sarà stato l'effetto del vino, forse, ma cominciavo a vedere Thomas sotto un'altro aspetto improvvisamente. Non riuscivo più a guardarlo con odio e disprezzo. 

Dopo quelle parole, mi faceva solo tenerezza e più passavano i secondi più mi attraeva. Mi avvicinai lentamente a lui e lo baciai. Avevo paura che si sarebbe ritirato subito, invece lui mi prese per i fianchi e ricambiò il bacio.

Mi sentivo ribelle. Insomma io che baciabo un mio professore in discoteca! Pazzesco.

Dopo un pò ci staccammo e cominciammo a fissarci sorridendo. Lui passò la sua mano lungo la mia guancia e cominciò ad accarezzarmi.

"Sei bellissima."

"Anche tu." Dissi timidamente. Wow! Io timida? Chi lo avrebbe mai detto?!

Venimmo interrotti da uno degli amici di Thomas che lo chiamò per tornare a casa.

Lui disse che arrivava, poi mi salutò con un bacio e si allontanò con il suo amico. Restai lì fuori per un attimo a pensare a quanto era accaduto, poi arrivò Jessica a interrompere i miei pensieri dicendomi che dovevamo tornare a casa e me ne andai con lei. Decisi di non raccontare niente alle mie amiche, perché volevo aspettare un pò prima di farlo.

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