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Jessica

Una lacrima mi scendeva lentamente sulla guancia arrivando fino all'angolo della bocca. Feci scorrere un'altra immagine dal cellulare cercando di trattenermi da un pianto isterico. Come eravamo innamorati. Sulla foto, io che gli prendevo la faccia e gli stampavo un bacio sulla guancia, mentre lui si ingozzava di spaghetti al ragù. Quanti ricordi di quel giorno.

Eravamo io, Daniele e Valentina. Giocavamo a Just Dance con la Wii, quando mia sorella ci interruppe per vedere il suo programma preferito, Grachi. Io allora proposi di andare a preparare il pranzo.

"Sì! Spaghetti!" Rispose Daniele.

"Ma che spaghetti!! Io voglio la pizza!" Esclamò subito Valentina.

"Ma va! La pizza l'ho mangiata ieri." Brontolai.

"Concordo." S'intromise mia sorella.

"Dai vi faccio gli spaghetti piú meglio di tutto il mondo e vedrete che non ve ne pentirete." Disse Daniele.

"Ok." Accettai solo per vedere il mio fidanzato all'opera in cucina. Volevo davvero sapere se cucinava così bene come diceva.

"Va bene. Ma comunque a casa mia si dice 'migliori' non 'più meglio'." Vale gli diede due colpi leggeri sulla guancia.

"Che importa? Qui siamo a casa della mia principessa." Mi prese e mi abbracciò e io gli diedi un bacio sulla guancia.

"Quando avrete finito di limonare ditemelo." Disse Vale, mentre si dirigeva in cucina.

Daniele tirò fuori pasta, burro, sugo di pomodoro, carne macinata e altri ingredienti e si mise all'opera.

"Ma perché ci metti tutti quei peperoncini?" Valentina lo interruppe mentre lui era concentrato a cospargere il ragù di peperoncini. Lui si fermò un'attimo e si rivolse a Valentina:

"Chi è il cuoco qui? Tu o io?"

"Ma stai zitto!" Scherzò lei spingendolo leggermente.

Riempì di pasta i piatti e lui fu il primo ad assaggiarlo.

"Mmmh. È buonissimo! Sono un genio!"

Io e Valentina ci guardammo, convinte che fosse davvero buona e con la forchetta ne portammo un po alla bocca. Masticavo lentamente per sentire quel gusto meraviglioso degli spaghetti, ma poi cominciò a pizzicarmi la lingua. Un forte calore avvolse la mia bocca che stava andando a fuoco. Sputai subito ciò che rimaneva e portai alla bocca un bicchiere pieno d'acqua. Guardai prima lui che si guastava tranquillamente il suo piatto e poi Valentina che ripeteva la mia stessa azione: si alzò di scatto dalla sedia, prese una bottiglia intera di acqua e se la portò alla bocca.

"Mio Dio! Daniele quanti peperoncini hai messo?!" Sbottai con la lingua che andava ancora a fumo.

"Io ve l'avevo detto!" Valentina aveva le guancie arrossate.

"A me piacciono così." Daniele alzò le spalle.

"Ma sei stronzo?" Chiese Vale. Si prese il cellulare dalla tasca, attivò la telecamera frontale e cominciò a guardarsi le guancie e la lingua.

"Dai. Almeno ha cucinato per noi. Cosa che gli uomini non fanno solitamente. Sei il migliore amore!" Lo abbracciai. Gli presi la faccia mentre lui portava alla bocca l'ultimo boccone di spaghetti e gli diedi un bacio. E intanto Valentina ci scattò una foto.

Due colpi provenienti dalla porta mi fecero tornare alla realtà.

"Avanti!" Appoggio il cellulare e mi asciugo velocemente le lacrime.

Stronzette Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora