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Vanessa

Finite le lezioni io, Sarah e Jessica andammo al McDonald's aspettando Valentina.

Mentre ci sedevamo lei arrivò facendo capire di non aver subìto 5 ore di tortura a scuola.

"Perché non sei venuta a scuola?" Le chiesi subito.

"Ho marinato. Non avevo voglia di vedere quell'idiota del prof William."

"E con chi..." Non feci a tempo a finire la domanda che da dietro di lei spuntò Alexis anche lei assente a scuola.

Mandai a Vale un'occhiata furiosa, ma lei non sembrava accorgersene.

"Posso sedermi con voi?" Chiese con la sua falsa aria da innocente.

"No." Le mandai un sorriso altrettanto falso.

"Sì che può sedersi! Non sapete che notizia grandiosa ho da darvi!" Valentina eccitata, fece sedere Alexis, nonostante continuassi a mandarle le mie occhiate.

Alexis si siede per un attimo poi si alza dicendo di aver bisogno del bagno. Ne approfittai del momento.

"Perché hai passato una giornata con lei e perché la fai sedere con noi? Tu lo sai che io la odio."

"Non ci crederesti mai, ma mi ha detto che suo papà ha lavorato per i Dear Jack!"

"Infatti non ci credo."

"Stai scherzando? I dear Jack?" Sarah sobbalzò subito e Valentina annuì.

"Seriamente come fate a credere a una cazzata del genere?" Credevo che le mie amiche fossero più intelligenti.

"E non è tutto! Sabato farà la sua festa di compleanno e ha chiesto ai Dear Jack di venire a suonare qualcosa per l'occasione!"

Sarah e Valentina esultavano, Jessica li guardava, ma neanche lei riusciva a trattenere la sorpresa e io li fissavo con un'aria incazzata.

"Prima di tutto non capisco come possano piacervi i Dear Jack... E secondo non riesco a credere che una persona che neanche conoscete usi la scusa del padre che è un produttore e che inviterà alla sua festa una famosa band e voi ci cascate."

Mentre dicevo quelle parole Alexis ritornò e si sedette.

"Lexi, stavo giusto dicendo alle ragazze del tuo compleanno e dei Dear Jack." La informò Vale.

"Ah sì, naturalmente siete invitate anche voi al mio compleanno."

"Ma noi non ci verremo." Aggiunsi come al solito il mio falso sorriso tirato. Valentina mi lanciò uno sguardo. E Sarah e Jessica fecero lo stesso.

"Dai Vanex, ci divertiremo." Sarah mi implorò.

"Sì, non che sono d'accordo con la tipa che va a spifferare le mie cose a mio fratello, ma sarebbe bello se ci andassimo." Sarah guardò Jessica a bocca aperta per come l'ha definita.

"Ok, se volete andarci, andateci ma io non mi faccio coinvolgere in bugie come queste."

"Che peccato. Alex ha detto che sarebbe venuto." Disse Alexis addentando il suo panino.

Parliamo del diavolo e spuntano le corna. Vidi Alex all'entrata. Mi girai dall'altra parte nascondendo la faccia con la mano per evitare che venisse da me. Non avevo ancora voglia di parlare con lui. Il mio piano fu rovinato da Alexis che agitò il braccio non appena vide Alex anche lei e lui si diresse da noi.

"Proprio te cercavo!" Alzai la testa e mi accorsi che si stava riferendo a me.

"Che vuoi." Chiesi alzando gli occhi. Guardai Alexis e notai che sembrava molto frustata dal fatto che Alex non le avesse degnato neanche di un saluto.

"Io e te dobbiamo parlare." Dal tono e dalle braccia conserte si deduceva che fosse incazzato. Ero curiosa di sapere per cosa fosse incazzato ma non volevo parlare con lui.

"No, mi dispiace. Non ho voglia di parlare." Dissi alzando le spalle.

"Non mi interessa se non hai voglia. Alzati e vieni con me."

"Non vedi che sono con le mie amiche?" Dissi escludendo Alexis dal gruppo "amiche".

Lui mi prese per un braccio e cercò di forzarmi. Non volendo fare scena in pubblico mi arresi. Mi trascinò fino al bagno.

"Che c'è?"

"Il messaggio che mi hai inviato sabato sera. Dimmi che non era vero."

"Quale messaggio?" Faticavo a capire di che cosa stesse parlando. Lui tirò fuori il cellulare e me lo mostrò, poi me ne ricordai. Ero uscita con Sarah e avevo bevuto così tanto, che mi ubriacai. Ed essendo ancora incazzata con Alex, gli inviai un messaggio dove gli dicevo che il giorno prima sono andata a letto con Giovanni.

"Non ho nessuna spiegazione da darti." Cercai di andarmene, ma lui mi prese il braccio, e chiuse a chiave la porta del bagno.

"Dai Alex, lasciami andare!"

"Te da qui non esci finché non mi dirai la verità." Lo guardai in faccia e vidi che era ancora più incazzato e impaziente.

"E va bene. Il messaggio era vero. Te l'ho mandato perché sapevo che tu avresti fatto lo stesso con Alexis dopo che ti ho chiesto di andare via."

"Ma io non ha fatto niente con lei."

"Certo... Come no."

"Te lo giuro. Dopo che siamo andati via da casa tua, lei mi ha chiesto di venire a casa sua, ma le ho detto di no."

Non volevo crederci.

Lui mi prese il braccio più dolcemente e cominciò ad accarezzarmi la guancia.

Lo odiavo dannatamente quando era così dolce con me, perchè nonostante cercassi di essere incazzata, gli bastava un piccolo gesto per farmi cadere di nuovo ai suoi piedi.

"Dì la verità. Lei ti piace." Gli chiesi alzando gli occhi.

"Forse mi piace, però io amo te."

"E poi... perché hai detto che l'idea del pranzo romantico era tua?"

"Perché mi sono accorto che ultimamente mi stavo comportando male con te e non volevo perderti."

In quel momento mi sentivo una merda.

"Alex, mi dispiace tanto. Sono stata una stupida a non fidarmi di te ed essere andata con un'altro." Lui sospirò.

"Promettimi solo che non succederà mai più."

"Te lo prometto." Lo abbracciai.

...Lieto fine? No.

Alex non sapeva che mi piaceva seriamente Giovanni. Se dovessi fare una scelta tra i due, non saprei proprio chi scegliere.

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