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Vanessa

Caroline, l'infermiera entrò nella mia stanza lentamente.

"Buongiorno. Hai dormito bene?"

Annuì. In realtà non avevo dormito per niente. Mi sembrava troppo inquietante passare la notte in ospedale.

"Davvero non posso uscire da qui?" Chiesi.

"Questo è quello che il nostro medico ci dice..."

"E lei cosa dice?"

"Cara, puoi anche darmi del tu e chiamarmi Caroline. Mi fai sentire troppo vecchia dandomi del lei."

Io risi nonostante il dolore. "Quanti anni hai?"

"26. Mi sono appena laureata e sono nuova come puoi vedere."

"Ecco perché il medico ti sta troppo addosso. Comunque ti stavo chiedendo cosa ne pensi te sul fatto che devo stare rinchiusa qui."

"Che mi sembra un ingiustizia. Penso che tu stia guarendo, quindi serve a poco tenerti qui per altre due settimane... Però..."

"Però cosa?" Chiesi curiosa.

Si allontanò un attimo per controllare che la porta fosse chiusa e si avvicinò di nuovo.

"Se vuoi uscire posso aiutarti." Disse a voce bassa.

"Come fai?"

"Sono la tua infermiera la gente non penserà mica che ti faccia uscire di nascosto. E poi il dottore oggi arriva al pomeriggio. Quindi ho una mattina intera per farti evadere e farti tornare come se niente fosse."

"E se ti scopre?"

"Ho il piano B."

"Che intendi?" Chiesi.

Lei si prese una sedia e si mise comoda accanto a me.

"Il primo giorno che arrivai qui, il tuo mefico fu stato il mio maestro. Mi ha fatto fare il giro di tutto l'ospedale e mi ha insegnato un po di cose. Ci siamo ritrovati da soli nel suo ufficio e ha iniziato a corteggiarmi. Così ho finito per fare sesso con lui nel suo ufficio il primo giorno di lavoro."

Rimasi a bocca aperta. "Perché ti tratta così male allora?"

"Perché dopo un po che avevo rapporti sessuali con lui sono venuta a scoprire che è sposato e che ha due figli. A quel punto gli ho detto che era finita lì e che sarei stata niente di più che una collega. Lui l'ha presa male e ha iniziato a trattarmi così."

"Interessante. Ma qual'è questo piano B?"

"So che sembra da prostituta, ma se lui ci scopre potrei fargli dimenticare la questione offrendogli del sesso in cambio, so che a lui piacerebbe."

"Saresti disposta a rischiare così tanto per me?"

Mi fece un piccolo sorriso. "Non mi conosci abbastanza da sapere che a me piace rischiare."

Mentre lei mi portava le stampelle io decisi di cambiarmi.

"Ho un problema. Io non ho intenzione di uscire con questa vestaglia. Però non posso mettermi i pantaloni perché ho il gesso come faccio?"

"Tranquilla. Ti porto i miei vestiti da cambio che tengo qui. Vado a prenderli, tu intanto preparati."

Tornò 3 minuti dopo con un top, una minigonna, ballerine e un beautycase.

Mi vestii e lei mi truccò e mi mise a posto i capelli. A quel punto ero pronta per uscire. Presi le stampelle e lei mi accompagnò fino all'ascensore. Nessuno sospettava di niente. Uscimmo dall'ospedale e decidemmo di andare a prenderci qualcosa in un bar.

Mentre lei ordinava vidi Alex entrare. Felice di rivederlo andai vesro di lui.

"Alex!" Lui sembrava stupito di vedermi.

"Cosa fai qui?" Mi chiese.

"Chiedo la stessa cosa a te. Come mai non sei venuto a trovarmi in ospedale?"

Lui esitò a rispondermi. "Ehm... Vanessa io volevo dirti..." Non fece neanche a tempo a finire la frase che arrivò Alexis, lo abbracciò facendolo quasi cadere e gli diede un bacio.

Rimasi pietrificata.

"Ah ciao Vanessa! Vedo che ti sei rimessa." Disse con la sua fastidiosa voce allegra.

"Alex che significa questo?" Chiesi con la voce tremante.

Alex fece segno a Alexis di andare via e lei lo obbedì.

"Le mia amiche avevano ragione. Ti sei messa con un'altra mentre io stavo male in ospedale!"

"Lo so che è da stronzi, ma a dirti la verità pensavo tu saresti morta, che non ce l'avresti fatta."

"Ah sii! Solitamente quando una persona sta per morire l'altro se ne frega e si mette con un'altra. Non prega che guarisca. Così funziona, no?!"

"Vanex ti giuro che ti voglio bene."

"Non chiamarmi così e non dire che mi vuoi bene, perché stai dimostrando tutt'altro. Pensavo fossi uno stronzo, ma non così tanto stronzo."

Lui vide che una lacrima mi stava scendendo e avvicinò la mano per pulirmela, ma io lo allontanai subito.

"Sei solo un coglione. E io ancora di più perché ti andavo dietro."

Andai da Caroline e le dissi di andarcene via.

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