For the love of Camila

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Seconda parte di For the love of English.
Accenni a Lauren G!P.
Questa storia prende luogo tre mesi dopo la prima parte, quindi a matrimonio compiuto e forse, anche all'esito della custodia di English.

Le macchine a cui era collegata non facevano altro che emettere dei fastidiosi beep che mi facevano incazzare, perché distraevano tantissimo.
Aveva avuto un incidente in auto. Fortunatamente, non era nulla di grave e in quel momento stava solo riposando. Insomma, tutti sapevamo ormai che stava bene e non c'era bisogno che quelle macchine fossero ancora collegate al suo corpo per controllare anche quanti respiri al secondo emetteva. Strinsi la sua mano, perché era meglio vederla stesa su quel letto piuttosto che pensare a lei in quella macchina dopo l'incidente.
Lei e la sua maledetta abitudine di rispondere alle telefonate anche quando guidava, e senza mettere l'auricolare. Per il suo compleanno, English gliene aveva regalato uno, che lei si ostinava a non usare. Evidentemente, nemmeno sua figlia le faceva cambiare idea quando si imputava su qualcosa.

<<Non provare mai più a farmi una cosa simile, brutta stronza. Perché ti amo alla follia, e se tu te ne vai, io perderò una parte di me. Anzi, due parti di me, perché sicuramente daranno English alla madre. E abbiamo lottato tanto per averla con noi, non possiamo perderla proprio ora che abbiamo vinto>>, sussurrai, accarezzando la sua mano. I medici dicevano che era stabile, e che se nei prossimi due giorni non ci sarebbero state delle complicazioni, allora l'avrebbero fatta uscire. Era da due settimane che si trovava lì, e una settimana era passata nella disperazione totale perché era entrata in coma. Ma la mia sexy stronza era fatta di marmo, quindi non ci aveva messo molto a riprendersi.

<<Ah, sì? Mi ami?>>, sussurrò a voce bassa, facendomi sussultare.
Lei era cambiata tantissimo. Avevo avuto modo di vederla interagire con English e mi ero legata quella donna. Alla madre dolce e premurosa che non faceva mancare niente alla figlia, alla donna che avrebbe rinunciato a tutto pur di assicurarsi che lei stesse bene. Una sera, la sentii parlare con sua figlia. Il giudice- prima del verdetto finale- aveva deciso di far passare ad English un po' di tempo con l'altra madre.  Lauren le aveva detto che se si trovava bene con sua madre, sarebbe stata pronta a farsi da parte. La piccolina forse non comprendeva, ma le aveva detto che se voleva la compagnia di sua madre, avrebbe rinunciato alla causa e avrebbe permesso a quella donna di tenersela. Invece, per nostra grande fortuna, si era trovata abbastanza male con l'altra sua madre. Era evidente che non le piaceva la sua vita, e che tentava di rovinare quella di Lauren prendendosi sua figlia. La nostra messinscena- che aveva smesso di essere tale un po' di tempo fa- aveva dato i suoi frutti, ed avevamo vinto la causa.
Tuttavia, la stronza era ancora una stronza con tutti gli altri, me compresa. Anche se avevo potuto notare che il suo comportamento nei miei confronti era cambiato, si era quasi addolcita, ma niente di troppo evidente.

<<Lauren...io...non...non credevo che tu fossi sveglia>>, mormorai, imbarazzata.

<<Infatti dormivo, ma non accade tutti i giorni di sentire una donna che dice di amarmi, quindi sono balzata sull'attenti>>, disse, ridacchiando.

<<Sono mortificata, Lauren. Ti giuro che...>>, stavo per dire, ma mi interruppe. <<Non preoccuparti. Sai, mi domandavo quando il mio fascino avrebbe avuto effetto anche su di te. Temevo che non funzionasse più>>, sussurrò, ridacchiando.

<<E tutte le altre?>>, domandai. Ce n'erano state altre anche quando eravamo "sposate", però erano costrette a firmare un contratto di riservatezza per non parlarne con nessuno. Lo sapevo perché mi aveva chiesto di portarle un contratto uno di quei giorni, e poi mi aveva detto di non voler essere disturbata. La gelosia si era impossessata di me, ed era evidente anche in quel preciso momento.

<<Non ho mai incontrato nessuna da quando ti sei trasferita da me>>, ammise, sorridendomi dolcemente.

<<Ma...>>.

Camren one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora