My aunt's girlfriend

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La fidanzata di mia zia era un sogno erotico per tutti quelli che la vedevano. Aveva dei meravigliosi occhi verdi, che contenevano un'intera galassia al loro interno. I capelli, mori e ricci, le ricadevano in onde lungo la schiena, regalandole un'aria ribelle. La sua pelle pallida, avevo avuto modo di scoprire, era coperta da cinque tatuaggi. Una libellula dietro il collo. Il numero ventisette a numeri romani sull'avambraccio. Il nome di sua nonna lungo la parte esterna del polso destro. Un'ape sul polso sinistro. E una scritta in arabo dietro la schiena, il cui significato era "sono quello che sono". Inutile dire che quest'ultimo era il mio preferito, perché morivo dalla voglia di passarci su le labbra, magari dopo essere state a letto insieme.
L'unica cosa che mi rovinava questo sogno ad occhi aperti, oltre al fatto che era la ragazza di mia zia, era la nostra differenza d'età.
Lauren aveva ventidue anni, mentre io ne avevo appena sedici. Non si sarebbe mai preoccupata di notarmi, perché ero troppo piccola. E da quello che avevo capito, le piacevano le ragazze più grandi, altrimenti non si sarebbe messa con mia zia Veronica che aveva quasi trent'anni.
Ma la mia fantasia non aveva potuto fare altro che vagare liberamente al pensiero di restare da sola con lei. Mia zia lavorava nella stessa impresa di mio padre, quindi quando lui mi aveva detto che sarebbe stato fuori per lavoro, portando anche mia madre, avevo dato per scontato che anche Veronica partisse. Ma questo era il primo viaggio che facevano da quando Lauren era entrata in famiglia, quindi non avevo pensato che sarei rimasta con lei per due settimane intere.
Lauren sembrava calma e tranquilla, come sempre. Mi aveva dato le chiavi della loro casa, mostrandomi come muovermi e dicendomi di comportarmi come se fossi a casa mia. Mi aveva persino prestato il suo computer per fare delle ricerche di scuola, dato che il mio aveva deciso di morire proprio in quei giorni.
Era stato così bello vederla la mattina appena sveglia. Indossava sempre e solo una maglietta oversize e quando si muoveva per la cucina, Dio, si vedevano sempre le sue mutandine ed era evidente che non fosse amante dei reggiseni. Guardavo sempre con la bava alla bocca i suoi capezzoli, che dal tessuto della felpa, mi imploravano di essere succhiati. Ero ancora vergine, ma ciò non significava che non avessi mai visto un porno o che non mi fossi mai masturbata. Sapevo cosa fare per darmi piacere, ed immaginavo che non fosse poi così tanto diverso per un'altra donna.

Comunque, quel giorno Lauren non c'era. Io stavo facendo delle ricerche, e avevo bisogno di cercare un sito, ma non ne ricordavo più il nome. Vagando per la cronologia del computer, mi resi conto che c'era un link che...portava ad un sito porno! Lauren DeaDelSesso Jauregui vedeva dei porno!
La curiosità aveva avuto la meglio. Mi ero infilata le cuffie, per evitare ogni tipo di inconveniente, ed avevo aperto il sito. Spalancai gli occhi, rendendomi subito conto di cosa accomunava tutti i video: erano donne più grandi che scopavano ragazze più giovani. Sapevo che non fossero minorenni, perché quello non era legale, ma comunque la differenza d'età tra le due protagoniste di ogni video era evidentissimo. Il mio primo pensiero fu che i video si basassero sulla sua esperienza con mia zia, ma poi riuscii a pensare solo a lei che si masturbava guardando questa roba.
Aprii un video qualsiasi, ma che mi piaceva di più delle altre per le due protagoniste. Forse era solo una mia impressione, però la donna più grande somigliava un tantino a Lauren, mentre quella più piccola a me. Questo dettaglio rese solo tutto un po' più eccitante.

Il video si aprì con una donna che trascinava una ragazza in una camera. La lanciava sul letto, sembrando un po' furiosa. La ragazza si morse il labbro, guardandola in maniera maliziosa.
<<Sai che non mi piace quando ci provi con altre donne...davanti a me, per giunta!>>, urlò la donna, fulminando con lo sguardo la ragazza, che sembrava divertita da tutta questa situazione.
<<Magari, non mi soddisfi più>>, la sfidò lei. La donna si precipitò sul letto, bloccandole i polsi sulla testa. La baciò con foga, e la telecamera fece proprio un primo piano sulle loro lingue che si scontravano. La donna passò la lingua lungo la mascella della più piccola, fino a giungere al suo collo, che baciò con prepotenza. Un piccolo segno rosso si formò sul collo di lei, ma ero consapevole che sarebbe sparito in pochi secondi.
Il video andò avanti con la donna che stuzzicava la ragazza, dicendole che era sua e cose simili. La toccava, ma non la penetrava mai, e presto, la ragazza divenne un disastro di gemiti. Dal primo piano che fece la telecamera, si vide chiaramente che era bagnata e bisognosa di attenzioni.

Camren one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora