YOU

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Tratto dalla serie tv americana, trasmessa su Lifetime(in Italia, arriverà su Netflix), tratto a sua volta da un romanzo omonimo.

La porta si apre, facendo tintinnare la campanella. Indossi degli abiti casual, segno che non vuoi attirare attenzione, però i braccialetti che tintinnano, mi lasciarono capire che non ti dispiace se qualcuno ti presta attenzione. Ti rechi nel reparto centrale, alla ricerca di un libro in particolare. Posso dirlo perché hai un'aria decisa, non curiosa e confusa come quella della maggior parte delle persone che si trovano qui. Sai cosa vuoi, e mi chiedo se sei così anche nella vita di tutti i giorni.

Facendo un passo in avanti, esco fuori dal mio nascondiglio. Hai i capelli lunghi e castani, che ti ricadono sulla schiena in onde morbide. I tuoi occhi sono marrone chiaro, li ho visti mentre camminavi. Come ho detto, sei vestita in maniera semplice. Indossi un semplice cardigan rosa e un paio di pantaloni a vita alta, con degli stivaletti. Vuoi sembrare più alta, per caso? Perché con quei centimetri in meno, sei bellissima lo stesso.

<<Posso aiutarla?>>, chiedo, fingendo di averti appena vista. Mi guardi e mi sorridi, studiandomi per un paio di secondi. Non lo fai per criticare, semplicemente ti piace farti un'idea di chi ti si è appena presentato d'avanti. Dimmi, ti piace quello che vedi?
Mi dici il nome del libro che cerchi, e mi ritrovo a voler sentire la tua voce per il resto dei miei giorni. Ti indico dove puoi trovare il libro, dicendoti poi di seguirmi. Hai un sedere pazzesco, sconosciuta.

<<Ti serve una mano a prenderlo?>>, chiedo, riferendomi al libro che si trova un po' più in alto. Certo, la distanza d'altezza tra noi due non è molta, però io ci arriverei senza problemi a quello scaffale. Tu scuoti la testa, sorridendomi in maniera gentile. Sei una indipendente, che fa le cose per conto suo. Mi piaci.
Ti alzi sulle punte, raggiungendo a fatica il libro. Non porti il reggiseno sotto quel cardigan, e posso perfettamente vedere i tuoi capezzoli turgidi. Volevi che li vedessi, vero? Altrimenti non l'avresti mai fatto.

Parliamo un altro po' di altri libri, ed io ti consiglio uno dei miei preferiti della scrittrice che vuoi iniziare a leggere. Scherziamo su alcune persone presenti in libreria, sopratutto su un giovane che è dovuto correre in bagno dopo aver passato un po' di tempo intento a leggere un libro erotico. Entrambe abbiamo capito subito cosa avrebbe fatto. Ho fatto una battuta riguardo il fatto che non comprerebbe mai il libro, però userà quello che ha letto come spunto per le sue notti insonni. Hai riso. Ti piacciono le mie battute per davvero, oppure ci stai provando con me?

Mi reco alla cassa, perché non voglio che tu saluti Ally e non me. Mi interesso a quello che mi dice un signore anziano, poi lo saluto cordialmente quando se ne va con un bel libro tra le mani. Giungi poco dopo alla cassa, e con un sorriso mi posi i libri, aspettando che ti dica il prezzo. Hai comprato anche il libro che ti ho consigliato...Sorrido di rimando.
La cassa è automatica, quindi mi basta passare il codice dei libri e dirti il prezzo. Frughi nel tuo portafoglio, poi tiri fuori una carta di credito. Volevi che sapessi il tuo nome, Camila Cabello, vero? Una come te, sicuramente non esce mai fuori di casa senza contanti. 

<<Camila Cabello? Non è americano, o sbaglio?>>, ti domando.

<<No, non sbagli. Sono cubana. I miei genitori si sono trasferiti qui quando avevo sette anni>>, mormori, alzando le spalle. C'è qualcos'altro che è successo con i tuoi genitori, perché i tuoi occhi si sono induriti e hai smesso di sorridere. Tuo padre era un'alcolista? Picchiava te e tua madre? Se n'è andato all'improvviso? Era tua madre l'alcolista? Lei è andata via? Era lei che ti picchiava? Hanno divorziato e ci stai male? Dio, quanto vorrei che tu mi dicessi tutto.

<<E tu, invece sei Lauren...>>, chiese, guardando il nome sulla mia targa.

<<Jauregui>>, termino, sorridendoti. 

Camren one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora