The necklace

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Da qui, riesco a vederti perfettamente. Le coperte bianche coprono il tuo corpo dal busto verso il basso, mostrando le tue braccia e il tuo seno nudo. 

Una collana si posa tra i tuoi seni, si alza e si abbassa come il tuo petto. Ho notato ieri sera questo movimento: quando ansimavi, quando stavi per venire, la collana seguiva il movimento del tuo petto. Avrei voluto baciarla, solo perché è più vicina al tuo cuore di quanto lo sarò mai io.

Solo allora noto che la carezza delicata del metallo freddo contro la tua pelle, ti fa rabbrividire. Un po', è complice anche il vento, un po' è il fatto che non sei del tutto coperta. Tuttavia, però, il pensiero che sia opera di quella collana, rende tutto un po' più poetico, non trovi?

Il sole inizia a sorgere, e proprio come se anche lui fosse attratto dalla tua grande bellezza, il primo raggio di sole illumina il tuo volto. Sei bellissima: la bocca è semiaperta, e dei piccoli sbuffi di aria abbandonano le tue labbra morbide e carnose. Il tuo volto è rilassato, dolce e tranquillo, con una piccola rughetta in mezzo alle sopracciglia. Mi domando se qualcuno prima di me si è mai concentrato su quel piccolo dettaglio, o forse, andavano tutti troppo di fretta per potertelo dire. O peggio ancora, andavano così tanto di fretta, da non essersi mai soffermati sulla tua immensa bellezza.

Se avessi saputo disegnare, proprio come fai tu, sta' pur certa che saresti stata la protagonista dei miei dipinti. Talmente bella da fare invidia alla Monna Lisa di Da Vinci, da far arrossire la Venere di Botticelli, da fare in modo che Il cielo stellato di Van Gogh voglia essere lo sfondo che ti guarda dall'alto, da far desiderare all'amante del Bacio di Hayez di baciare te e non la sua storica amante...così bella che persino Angelo caduto di Alexandre Cabanel, si sarebbe reso conto che il motivo perfetto per peccare sei tu.

Ma purtroppo non so disegnare, quindi mi limito a scrivere di te. Come Dante ha fatto di Beatrice, come Petrarca ha fatto di Laura...come Paolo è caduto in tentazione ed ha baciato Francesca, come Lancillotto si è reso conto che il suo re non era più importante di Ginevra, la donna che amava. Proprio come in quel periodo storico, tu- cara mia- sei la signora, ed io sono al tuo completo servizio. Ti darò tutto quello che vuoi, appena chiederai, ti sarà dato. Non c'è nulla a questo mondo che non farei per te: combatterei contro un leone, ti porterei il fiore più raro, diventerei astronauta per portarti sulla luna e nuoterei il mare più profondo, per dimostrarti quanto sono devota a te. 

Mi rendo conto che sei sveglia. I tuoi occhi si sono posati su di me, e l'espressione rilassata è svanita nel nulla. Ti guardi intorno per un po', prima di ritornare a guardare me. Mi mostri quel sorriso piccolo e pieno di tristezza, quello che mi dedichi ogni volta che ti svegli.
Tutti crederebbero che a questo punto io stia guardando il tuo seno nudo, ma in realtà no...sto guardando ancora quella maledetta collana. Perché ti sta così bene? Perché è così vicina a te? Al tuo cuore?

Ti alzi dal letto, e mi dai le spalle per un momento, alla ricerca dei tuoi vestiti. In completo silenzio ti osservo mentre ti vesti. Osservo il modo in cui si muovono sensualmente i tuoi fianchi, mentre ti affretti a prendere la gonna, osservo il modo in cui abbottoni velocemente la camicia nera che indossi, maledicendo a voce bassa quando sbagli ad abbottonare tre bottoni e sei costretta a ricominciare. Osservo come ti metti le scarpe e raggiungi lo specchio del bagno, qui, non ho bisogno di vederti per sapere che cerchi di sistemarti al meglio i capelli e il trucco. E perché no? Magari ti lavi anche i denti con il mio spazzolino.

Guardando l'orologio in camera mia, ti rendi conto che è arrivato il momento di andare via. Indossi la tua giacca, vieni verso di me e mi accarezzi il volto, mostrandomi un piccolo sorriso. Mi baci velocemente sulla guancia, poi esci dalla stanza, dicendo che mi chiamerai quando hai tempo.

Come sempre, quando vai via, nella mia mente non c'è più il tuo corpo, o il tuo volto rilassato quando dormi, o il modo in cui la collana preme contro il tuo petto, come se volesse raggiungere il tuo cuore- proprio come voglio fare io-...No...nella mia mente, quella collana non c'è più: c'è l'anello d'oro...quello che si trova al quarto dito...della tua mano sinistra.

A/a

Non so che ve ne sembra, però oggi ho avuto quest'idea durante un'ora di sostituzione e adesso è venuta fuori questa piccola one shot a tema Camren, ovviamente.
Ho deciso di non specificare chi narra e chi è narrato, perché vorrei che fosse la vostra mente a decidere chi è chi. 
Tuttavia, però, sono curiosa di sapere chi avete immaginato parlare in maniera così romantica e chi era, invece, quella sposata che non ha mai tempo di restare. E perché no? Magari mi dite voi come continua...

Camren one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora