Possessive

6.5K 194 11
                                    

Per le bambine che sentono la mancanza di Just a possession...

<<Non sono un fottuto oggetto, Lauren...Lasciami andare!>>, sbottai, cercando di liberarmi dalla sua presa. Dio, la odiavo così tanto. Credeva di avere tutti i diritti del mondo, solo perché il suo defunto nonno era il signore della malavita di Bristol, e con la sua morte, era passato tutto a lei. Okay, allora, forse, aveva un paio di diritti. Ma sicuramente, non aveva quello di trattarmi in quella maniera.

<<Forse non sono stata chiara le ventisette volte precedenti...Tutto quello che è appartenuto a mio nonno, adesso è mio>>, disse, mentre mi trascinava all'interno della sua casa. Oh, non ci sarei entrata nemmeno morta lì dentro. Era la casa di Eric, l'uomo che mi aveva cresciuto.
Quando avevo due anni, i miei genitori erano morti in un incidente stradale. Non c'erano parenti che potevano prendersi cura di me, dato che mia madre era figlia unica e mio padre non aveva più contatti con la sua famiglia, quindi, venni mandata in orfanotrofio. Ero troppo piccola per ricordarmi di loro, però ricordo l'uomo che mi crebbe come se fossi sua figlia.
Era un uomo dai capelli già brizzolati- a quei tempi- e ricci. Due occhi azzurri dolci, che tuttavia diventavano freddi e privi di emozione quando si trattava degli uomini con cui trattava.
Era vestito in maniera elegante, e ricordo che il mio sguardo si era posato sul suo orologio grigio molto costoso. Non sapevo ancora leggere l'ora, a sei anni, però mi sarebbe piaciuto portarne uno simile.
Mi adottò, portandomi a casa con lui. Viveva in una villa lussuosa, grandissima, come quella che vedevo nei cartoni animati. Non potevo credere ai miei occhi.
Eric mi crebbe al meglio, come mai potevo sperare. Crescendo, però, scoprii che gli uomini che entravano ed uscivano da casa sua, non erano semplici amici, ma dei colleghi. Eric, infatti, era un signore della malavita, anzi, il signore della malavita di Bristol. Tutti tremavano quando lui passava, tutti lo rispettavano e tutti chiedevano a lui dei favori. La polizia non poteva arrestarlo, perché fino a prova contraria, tutto quello che si diceva di lui era solo una voce di corridoio.
Non potevo lamentarmi, perché sarei stata ingrata...Quell'uomo mi aveva cresciuta, dato una casa, del cibo, mi trattava bene, non mi faceva mancare niente, mi aveva dato l'educazione migliore e quindi, chiudevo sempre un occhio riguardo i suoi affari.
Tuttavia, essere la protetta di uno come lui, aveva anche degli svantaggi. A tutti i ragazzi di Bristol era stato detto di non avvicinarsi a me, mentre le ragazze non si avvicinavano a me, perché temevano che potessi costringerle alla prostituzione o una cazzata simile. Eric non prostituiva le ragazze...lui si occupava solo di droghe, armi e locali...O meglio, faceva circolare droghe nei suoi locali, e degli amici gli fornivano le armi necessarie per poter togliere di mezzo coloro che provavano a fregarlo. Ma era un vero gentiluomo con le donne.

Crebbi così completamente da sola, con la sola compagnia di Eric e i suoi uomini. Fu solo un paio di giorni dopo aver scoperto che Eric era malato, che Lauren entrò nella mia vita.
Era sua nipote di sangue. Suo padre biologico era morto a causa della droga, sua madre aveva detto di essere troppo giovane per poter crescere una bambina. Dopo aver partorito, Lauren venne affidata ai figli della sorella di Eric, e crebbe con l'obiettivo di essere una buona erede per suo nonno.
A sei anni, Lauren stringeva una pistola vera, piuttosto che una giocattolo. A dodici anni, Lauren sparava agli uomini reali, non a quelli che si vedevano nei giochi come GTA. A sedici anni, Lauren aveva già fatto un tiro di sigaretta. A diciassette, era già andata a letto con un paio di donne. A vent'anni, tornò a Bristol, dopo aver saputo della malattia terminale di suo nonno.
Io avevo sedici anni quando la vidi la primi volta, quando mi incantai a guardare i suoi occhi verdi, quando mi persi a studiare ogni curva del suo corpo: dal seno, fino al sedere...Era la perfezione.
Siccome era stata il primo tipo di contatto con una ragazza della mia età, più o meno, mi sono subito fidata di lei. Non sapevo che aveva avuto una vita difficile, che a differenza mia, il vuoto portato dalla mancanza dei genitori, non era stato colmato da coloro che l'avevano cresciuta. Lauren era una donna fredda e senza cuore, mille volte più crudele di Eric e senza alcun rispetto per nessun. L'avevo scoperto quando eravamo andate a letto insieme, quando avevo perso la verginità con lei.
Dopo aver finito, immaginavo che mi dicesse una parola dolce, quello che solitamente accade nei film o nei romanzi che tanto mi piace leggere, invece, mi disse semplicemente: "<<Non avevo mai scopato con una vergine>>". Poi, si comportò come se tra di noi non fosse mai accaduto nulla.

Camren one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora