One last time

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Dopotutto, vi avevo promesso un'ultima one shot, no? (leggete la nota alla fine, è più o meno importante...)

Da un paio di giorni mi piace molto l'idea di una soulmate!au dove, giunti ai diciotto anni, sul polso di ogni essere umano appare come tatuaggio la prima frase che pronuncerà la propria anima gemella. 

Quando qualcuno compiva i diciassette anni, tutta la famiglia non vedeva l'ora che giungesse l'anno successivo per venire a conoscenza del tatuaggio. Si riunivano tutti i parenti e si preparavano a festeggiare come se stesse nascendo una divinità, quando in realtà veniva solo mostrata una frase che avrebbe concesso al ragazzo di riconoscere la propria anima gemella. Camila non aveva capito perché capitasse proprio ai diciotto anni, forse perché a quell'età si era più maturi e si poteva affrontare un tema delicato come l'amore con la propria anima gemella. Tutti i ragazzi più grandi, a scuola, si vantavano del tatuaggio ed andavano in giro a parlare con altre persone sperando di incontrare quella giusta. Nessuno sapeva quando due anime gemelle si sarebbero incontrare; né tanto meno si conosceva il sesso o l'età dell'altra persona. Era capitato che delle persone giovani terminassero con qualcuno di più grande, e sopratutto era capitato che ad innamorarsi fossero due uomini o due donne. Nonostante il fatto che le anime gemelle rendevano impossibile il divorzio, era accaduto che una delle due persone morisse e il dolore troppo forte portava anche l'altra a lasciarsi andare poco dopo e dunque c'erano comunque bambini che desideravano essere adottati.

Camila odiava l'attesa. Quando compì i diciassette anni, la gente non fece altro che dirle che l'anno successivo sarebbe finalmente accaduto e quindi doveva prepararsi ad avere le orecchie ben aperte e ascoltare attentamente tutto ciò che le diceva la gente che la circondava. Eppure, odiava il pensiero di dover attendere Dio solo sa quanto tempo per trovare quella persona. Ovviamente, il tatuaggio non impediva alle persone di andare a letto con altri, dato che i loro corpi rispondevano comunque agli istinti sessuali, sopratutto poco dopo il tatuaggio. Però, il pensiero di dover aspettare per il suo arrivo- che sarebbe potuto essere la mattina seguente oppure dieci anni dopo-, la portava a perdere la testa. 

Non dormì la notte precedente al suo diciottesimo. Si aspettava di sentire un bruciore, di avvertire qualcosa durante la notte, però non accadde nulla. La mattina, appena il sole mostrò i primi raggi, Camila abbassò lo sguardo verso il suo polso e trovò una scritta in inchiostro nero. Non aveva avvertito niente durante la notte; era semplicemente apparso senza che lei se ne rendesse conto. Nonostante tutto, nonostante l'attesa, nonostante l'agitazione di non conoscere l'altra persona, Camila non potette evitare di scoppiare a ridere. Certo che quella era una frase buffa da dire...

La sveglia suonò un'oretta dopo, indicandole che era giunto il momento di scendere in cucina e parlare con i suoi genitori. Poi, avrebbero attesto l'arrivo degli altri parenti e, come accadeva per tutti i membri della famiglia, ogni coppia avrebbe raccontato cos'era accaduto il giorno del proprio tatuaggio e il giorno in cui avevano incontrato l'altra metà. 

I suoi genitori furono divertiti quanto lei dal messaggio, però non dissero nulla, dato che c'erano frasi più bizzarre di quella. Parlarono con Camila, affermando che era cresciuta troppo in fretta e che presto sarebbero diventati nonni. Come avevano questa certezza, non lo sapeva nemmeno Camila, ma comunque non disse nulla per non rattristirli. Dopotutto, era la prima figlia che arrivava ai diciotto anni ed erano palesemente emozionati. Sperava che non facessero lo stesso per Sofia, anche se tra le due, sua sorella più piccola era quella che più amava essere al centro dell'attenzione ed avrebbe amato il giorno del suo diciottesimo compleanno.

***

Cinque anni dopo, Camila non aveva ancora incontrato la sua anima gemella. Aveva avuto un paio di fidanzati e qualche flirt con una ragazza, ma non aveva ancora incontrato la persona giusta. Il suo primo ragazzo, Austin, era stato molto carino nei suoi confronti e quando le aveva detto di aver trovato la sua anima gemella era stata molto felice per lui. Poi, pian piano intorno a lei anche le sue amiche avevano cominciato a trovare la loro anima gemella. Lei, invece, non importava dove andasse, cosa facesse  o con chi parlasse non riusciva a trovare la persona destinata a stare con lei. Aveva persino iniziato a pensare che, forse, il suo tatuaggio si era sbagliato e lei un'anima gemella non ce l'aveva. 

Camren one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora