Immortal

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Attenzione: Sul mio vecchio profilo avevo pubblicato una storia di nome "Immortal", e dovevo pubblicare solo l'epilogo. Quindi, eccolo qui.
Per questo motivo, se non avete letto la storia iniziale, vi consiglierei di non leggere questa "one shot" per non confondervi con alcune cose che verranno dette.

Intanto, per rinfrescarvi brevemente la memoria: la storia si apre con una ragazza di nome Kate che deve prendere un aereo perché deve andare in vacanza, tuttavia, il suo volo viene cancellato e lei non sa come ammazzare il tempo. Una sconosciuta, Karla, le racconta allora la storia di una giovane di nome Camila. Quest'ultima, dopo essere stata violentata dal suo amico Alessandro ed essere rimasta incinta, viene mandata in un convento a Boston per partorire e mantenere così la reputazione della famiglia. Camila, però, scappa e termina al servizio di una donna misteriosa di nome Lauren. Costei ha il potere di rendere le persone immortali e quando Camila si ammala, non esita a trasformarla. La vita da immortale è più dura di quanto si potrebbe immaginare, soprattutto perché Lauren non è una donna clemente, ma al contrario, è severa e crudele.
Quando Lauren le dice che vuole sua sorella, Camila ritorna nella sua città a malincuore, ma a causa di un incidente, è costretta a portare Alessandro al posto di sua sorella. Lauren è furiosa con lei, ma poi inizia ad usare i due per metterli l'uno contro l'altro, sfruttando la loro voglia di attenzione e la loro gelosia. Camila uccide Alessandro.
Da quel momento, lei e Lauren iniziano a viaggiare insieme per il mondo, ma comunque hanno i loro continui litigi che portano la protagonista ad allontanarsi ogni volta.
Negli ultimi capitoli, Karla termina la sua storia e sta per andare via, salutando così Kate che deve prendere il suo volo.

Il sole che brillava sul Mediterraneo splendeva abbastanza da accecare, e la barca veniva mossa dalle onde come se fosse la culla di un neonato. Avevo viaggiato fino all'altra parte del mondo per trovare qualcuno a me caro, e non avrei permesso ad un po' di cattivo tempo di rovinare il mio viaggio. Cercai di guardare l'orizzonte evitando i raggi solari, nel tentativo di incontrare una distesa di sabbia sbucata dal nulla.

<<Siamo ancora molto lontani?>>, chiesi al capitano.

<<Signorina, prima che la incontrassi questa mattina, non sapevo nemmeno che quest'isola esistesse, e ho vissuto in Sardegna da quando ero bambino>>. Era sicuramente sulla cinquantina, o forse di più. <<Aspettiamo di arrivare al punto indicato dalle coordinate, e vedremo quello che dovremmo vedere>>.
Il mio stomaco prese a contorsi, ma era dovuto all'agitazione piuttosto che alle onde. Dovevo credere che l'isola sarebbe stata dove sarebbe dovuta essere. Avevo visto parecchie cose strane nella mia vita- nella mia lunga vita- alcune di esse erano anche più strane di un'isola che sbuca dal nulla all'improvviso. Era davvero una cosa da niente per me da credere, considerando che vivevo ormai da anni e sarei stata destinata a vivere molto più a lungo...l'eternità ad essere precisa. Ma potevo essere considerata una bambina in confronto alla donna che stavo per vedere, Lauren, la donna che mi aveva donato- o maledetto, dipende dal punto di vista- la vita eterna. La sua età era impossibile da contare. Doveva avere mille anni, o forse ancora di più. Mi aveva raccontato una storia diversa ogni volta che ci incontravamo, incluso quando ci eravamo riviste recentemente. Era stata una studentessa di medicina nei tempi medievali, devota alla scienza e vittima della chimica, nel tentativo di conoscere un nuovo mondo? Oppure era una manipolatrice di anime senza cuore, una donna senza coscienza che avrebbe fatto di tutto pur di allungare la sua vita e conoscere varie forme di piacere? Non ero ancora sicura di aver sentito la verità.

Avevamo una storia complicata, Lauren ed io. Era stata la mia amante e la mia insegnante, la mia schiava e la mia padrona. Eravamo davvero intrappolate l'una nell'altra. Lungo il cammino, lei si era innamorata di me, ma avevo troppa paura di amarla. Avevo paura dei suoi poteri inspiegabili, del suo comportamento furioso. Avevo paura di quello che era capace di fare e temevo di scoprire che aveva commesso cose peggiori. Scappai via nel tentativo di seguire un cammino che conoscevo, qualcosa di sicuro. Ma avevo sempre saputo che, non importa quante strade avessi preso, sarei sempre ritornata da lei.

Camren one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora