5. Let's Go

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"Sicura di aver preso tutto? Passaporto? Telefono? Ah il carica batterie?" continuò a chiedermi Jo. Io annuii. Avevo un'ansia pazzesca e lei sicuramente non aiutava comportandosi così.
Arrivammo in aeroporto in anticipo dato che il manager e la band non c'erano ancora. A volte mi domandavo chi me lo avesse fatto fare. In fondo sarei benissimo potuta rimanere nella mia adorata San Francisco con la mia migliore amica e il mio ragazzo.
No! Sai che questa è l'occasione più importante della tua vita. Giusto. Ecco che si spiegava tutto.

"A che ora lo avete l'aereo?" mi chiese Andrew.
"Tra una mezz'ora ma dobbiamo ancora fare il check-in e tutto il resto..." risposi titubante.
"Eccoti!" sentii una voce alle mie spalle che mi fece prendere quasi un infarto.
Era arrivato il manager.
"Scusa il ritardo ma ecco Calum non trovava il telefono" ci informò Luke.
Com'è che quel ragazzo fosse sempre educato e non un rompipalle come Ashton?
A proposito, non vedevo Ashton. Magari si fosse perso, sperai.
"Dov'è Ashton?" il manager mi tolse le parole di bocca.
"In bagno" rispose Michael intento a guardare il suo cellulare.
"Ditegli che si muova, siamo già in ritardo" li rimbeccò lui.
"Leslie saluta chi devi salutare, noi cominciamo ad avviarci"

Guardai Jo e Andrew. Perché era così difficile salutarli? Non sarei stata via un anno. "Allora...ci vediamo ragazzi" dissi io. Avevo un groppo in gola.
Entrambi mi abbracciarono forte.
"Chiamami sempre, per qualsiasi cosa" mi disse Jo.
"Certo e tu fa lo stesso, tienimi aggiornata" le risposi.
"Mi mancherai tanto Leslie, cerca di stare bene e...pensami qualche volta" mi disse Andrew con gli occhi lucidi.
Dio quanto lo amavo.
"Ovvio che ti penserò Andrew, sempre" dissi lasciandogli un bacio.
"Ti muovi? L'aereo non aspetta noi in caso non lo sapessi"
Avrei riconosciuto la sua voce odiosa anche a miglia di distanza.
Perché non poteva cadere nel bagno?! Quella era la prova che la fortuna girasse alla larga dalla sottoscritta.

"Ho voglia di tirargli un pugno" disse Andrew con i pugni serrati.
Non potevano scannarsi proprio ora.
"No Andrew, non peggioriamo la situazione, ti prego" lo supplicai io.
"Sarà meglio che mi sbrighi" continuai io.  "Leslie promettimi che gli starai alla larga" mi chiese Andrew.
"Beh la vedo un po' dura visto che dovrà seguirlo tutto il tempo per fargli foto e video" s'intromise Jo.
Beh in realtà mi tolse proprio le parole di bocca. Non potevo non stare vicino ad Ashton per quanto fosse rompipalle.
Andrew sospirò guardandomi malinconico. Stavo per mettermi a piangere ma per fortuna Jo mi fece tornare alla realtà.
"Leslie devi andare. Il manager ti sta chiamando"
"Sì, vado"
Li abbracciai un'ultima volta e m'incamminai. Ogni passo che facevo mi convincevo sempre di più che stessi sbagliando tutto quanto.
Era davvero questo quello che volevo fare?

"Bene, preparate i passaporti e i documenti" Mi avvicinai ai ragazzi. Mi sentivo così piccola in confronto a loro. Anzi mi sentivo proprio a disagio. Chissà come sarebbero andate queste due settimane, pensai.
Sei ancora in tempo per scappare. No. Nella mia vita ero stata troppe volte una codarda, questa volta avrei preso in mano la situazione. Era la più grande opportunità che mi fosse mai capitata, non potevo mandare tutto a puttane perché non mi sentivo a mio agio. O perché avresti dovuto passare due settimane con il rompipalle. Simpatica la mia coscienza.

Dopo un quarto d'ora riuscimmo finalmente ad imbarcarci. Il manager mi fece segno di sedermi vicino ai ragazzi e capitai vicino a Luke. Per fortuna, oserei dire. Non avrei sopportato di passare dodici ore vicino al rompipalle della band.
Mi sedetti dalla parte del finestrino così da potermi distrarre un po'.
Avevo le lacrime agli occhi se pensavo a Jo e ad Andrew.
"Non pensavo fossi così taciturna" disse il biondo seduto affianco a me.
Che carino a cominciare una conversazione, pensai.
"Beh, cosa dovrei dire?" gli chiesi sorridendo. Dovevo pur cominciare a conoscere i soggetti delle mie future foto, no?
"Non so...raccontami un po' di te. Da quanto ti piace la fotografia?" mi chiese Luke interessato.
"Fin da quando ero piccola. Mia madre mi fece usare la sua polaroid per la prima volta quando avevo circa undici anni e da lì me ne innamorai" gli risposi io ripensando alla mia infanzia.
"Che bella cosa" disse lui semplicemente. "Piuttosto come mai stavate cercando un fotografo? Insomma...intendo non ne avevate uno prima?" chiesi io titubante.
"Sì, però ha avuto tutta un'altra serie di impegni che lo hanno obbligato a lasciarci" rispose lui.
Io mi limitai ad annuire.

"Ah comunque ci tenevo a scusarmi per il comportamento di Ashton" aggiunse il biondo. Perché dovevamo parlare di lui?
"Sicuro che non debba essere lui a scusarsi? Tu non c'entri proprio nulla" gli risposi sincera.
"No credimi, lui non verrebbe mai a scusarsi. A malapena lo fa con noi ragazzi, figuriamoci con una ragazza" Ah bene.
Mi stava sempre di più sul culo.
"Beh io non gli ho fatto proprio nulla. Non capisco perché fin dal primo momento in cui mi ha visto non ha fatto altro che trattarmi di merda"
"Beh ecco non sta attraversando un bel periodo..." Luke fece una pausa. Si assicurò che Ashton stesse ascoltando la musica nei posti affianco a noi e continuò il discorso.
"Ecco...una settimana fa lui e la sua ragazza si sono lasciati" Io lo guardai con un sopracciglio alzato.
Che cazzo di motivazione era questa?
"Non dovrei nemmeno dirtele queste cose. Parliamo d'altro" disse guardando Ashton preoccupato. Aveva forse paura del suo migliore amico?
"Questo non gli da comunque il diritto di trattarmi così" dissi guardando il finestrino. Dopo poco l'aereo cominciò a decollare.
"Beh se ti può far sentire meglio, non tratta di merda solo te, ma anche noi. A volte se la prende pure con il nostro manager" Ah quindi era uno stronzo praticamente con tutti. Che bel soggetto, pensai.
"Non te la prendere, anzi fregatene" mi consigliò lui. Già lo facevo Luke, avrei voluto rispondergli.
Cercai di concentrarmi su altro. Tirai fuori il mio cellulare dalla borsa e cominciai ad ascoltare la musica. Dodici ore di volo sarebbero state tante. Anche Luke fece lo stesso.

***

"Quanto manca?" domandai risvegliandomi dal sonnellino appena fatto. Notai che il biondo accanto me era ancora intento ad ascoltare la musica. Forse non avevo dormito molto.
"All'incirca otto ore" mi rispose lui.
Infatti credevo di aver dormito io per otto ore. "Quindi voi siete famosi?" gli chiesi dato che ormai non avevo più voglia di dormire.
Lui iniziò a ridere. Non capivo.
"Sì, si può dire che siamo abbastanza conosciuti, perché? Non ci credi?" mi chiese sempre ridendo.
"Sì certo che ci credo" risposi.
Luke prese il suo telefono e mi fece vedere il profilo della band su Instagram. Beh avevano più di sette milioni di follower, non scherzavano di sicuro.
"Wow. Chi è il meno seguito della band?" chiesi curiosa.
"Proprio Ashton" rispose ridendo sotto ai baffi.
"Molte fan non lo seguono perché è il batterista e di conseguenza è il membro meno visto" Beh io avrei pensato che fosse il meno seguito per il suo carattere di merda perché comunque i batteristi sono parte integrante di una band, sono fondamentali.
"Se lo merita visto che tratta male tutti. Non ci credo che ci sia gente che lo apprezza" dissi io soddisfatta guardando fuori dall'aereo.

"Beh se è per questo, nessuno conosce te e non so nemmeno per quale assurdo motivo il nostro manager ti abbia preso visto che non hai un briciolo di esperienza"
Ashton ci stava spiando?
Era una conversazione tra me e Luke, non aveva il diritto di intromettersi.
Lo guardai male.
"Ashton piantala" lo rimbeccò Luke.
"Non la pianto dato che ti diverti a prendermi per il culo con lei"
"Non ti stavamo prendendo per il culo" gli dissi io. Quella sì che era una bugia bella e buona. Lo vidi serrare la mascella. Potevo stare zitta mi sa. Infatti Luke mi rimproverò con lo sguardo.
"Senti Leslie, tu non sai un cazzo della mia vita ok? Vedi di starne fuori perché –"
"Cosa?" lo interruppi io.
"Hai intenzione di mettermi le mani addosso? Prova a farlo e ti denuncio, così le tue fan capiranno davvero che razza di persona sei" dissi io acida.

"Che diavolo succede qui, eh?!"
Il manager era chiaramente furioso. "Nulla...Ashton e Leslie stavano discutendo pacificamente, vero ragazzi?" ci chiese Luke con un sorriso falso stampato in faccia.
Noi due non potemmo far altro che annuire.
L'uomo ci guardò con aria sospetta e poi tornò al suo posto.
Io e Ashton ci scambiammo un'altra occhiata furiosa. Era impossibile non andare fuori di testa con lui. Non eravamo manco arrivati a Stoccolma e già avevo i nervi a fior di pelle. Sapevo che quella non sarebbe stata l'ultima discussione.

Mi mancavano Jo ed Andrew...

Ehiii :)
Sono riuscita ad aggiornare e diciamo che in questo capitolo esce chiaramente fuori il carattere del nostro Ash🙃
Beh che dire? Spero vi stia piacendo la storia e grazie ancora per tutte le views e le stelline 😘
Se volete scrivermi mi trovate su Twitter, sono amnesiagirl29 ❣️

Photograph • Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora