48. Falling

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ATTENZIONE: in questo capitolo sono state descritte tematiche che potrebbero urtare la sensibilità di qualcuno.
Se sapete di essere sensibili NON leggete.

Ashton
"E' finita"
"Quindi..."
"Già"
"No Ash, ci deve pur essere una soluzione. Insomma, voi due vi amate troppo per mandare tutto a fanculo"
"Luke, sono io che ho mandato tutto a fanculo"

Sembrava quasi come se il mio migliore amico non riuscisse a farsene una ragione. Eravamo simili, ma diversi. Lui ci stava di merda per me e lo dava a vedere, io ci stavo di merda e basta. Non avrebbe fatto differenza piangere ancora.

"No senti, facciamo così" Luke si alzò in piedi e mi si piazzò davanti cercando di attirare la mia attenzione. Io gli diedi corda, ma solo per un secondo. "Valle a parlare e prova a farla ragionare. So che è grave quello che le hai nascosto, ma è solo incazzata in questo momento e parlandole la cosa si sistemerà, ne sono certo"
"Non è incazzata, l'ho ferita. Non posso più fare nulla Luke. Non si fida più di me" precisai io, facendo un tiro con la mia sigaretta. "E tra poco non ci sarà più"
Luke, che prima si era diretto verso casa, era ritornato davanti a me.
"Che vuol dire?"
"Che se ne andrà. Pensa di tornare a casa" Luke mi guardò con uno sguardo indecifrabile, a metà strada tra lo sconvolto e il confuso.
"No aspetta, mi vuoi dire che la lascerai andare? Non proverai nemmeno a fermarla?" Non appena terminai la sigaretta, mi alzai dalla sdraio per ritornare dentro.
"Sì, proprio così"
"Oh ma dai, Ash! Non me lo sarei aspettato da te"
"Cosa cazzo dovrei fare Luke?" A quel punto non ci vidi più.
Volevo bene a Luke, ma a volte si faceva coinvolgere fin troppo nei miei affari.
"Dovrei legarla ad una sedia così sarò sicuro che non mi lascerà?!" continuai a gridargli io.
Il mio amico, d'altro canto, abbassò lo sguardo non sapendo, giustamente, cosa dire.
"Pensavo solo che avresti provato a fermarla, tutto qui"
"Forse non mi conosci abbastanza" gli risposi lasciandolo da solo.

Mi sentii in colpa.
Avevo già perso Leslie, non mi andava di litigare anche con uno dei miei migliori amici, ma il mio orgoglio e il mio umore di merda mi impedivano di essere gentile e di accettare le parole di Luke. C'era fin troppa verità in quello che mi stava dicendo e io e la verità non avevamo un bel rapporto da quello che si era potuto vedere.

"E' ancora in casa, vero?" mi chiese dopo poco il mio amico raggiungendomi in cucina.
"Sì, starà preparando la sua valigia" gli risposi versandomi un po' di acqua.
"Potrei provare a parlarle, in fondo le ha sempre fatto molto bene sfogarsi con me e magari-
"Non ci provare Luke" interruppi il biondo fulminandolo con il mio sguardo a dir poco glaciale. Lui, d'altro canto, mi guardò sorpreso.
"Peggioreresti solo la situazione" gli spiegai sospirando. "E direi che ormai è già fin troppo fottuta, non credi?" Il mio tono sarcastico fece alzare gli occhi a Luke.

Dopo aver passato dei buoni secondi a fissarmi, forse per decidere se dirmi altro, il mio amico si diresse verso la porta.

"Sai, Leslie ti ha davvero cambiato" mi disse prima di aprire la porta. Io lo raggiunsi in salotto. "Per Bryana avresti sicuramente lottato perché non avresti sopportato l'idea di arrenderti" e, detto ciò, uscì chiudendosi la porta alle spalle.
Già, forse hai ragione Luke, ma dimentichi il fatto che con Bryana era tutto andato a fanculo per colpa sua e non per colpa mia.

***
"Ho già avvisato Jo... dì a Luke che non serve che le parli"
"Va bene" Leslie mi guardò abbassando velocemente lo sguardo. Le fai proprio pena, era tutto quello che continuava a dirmi la mia coscienza e il pensiero era talmente rimbombante e nauseante che, ad un certo punto, mi toccò scuotere la testa per cercare di scacciare quelle parole orribili.

Proprio quando pensavo che non mi volesse più dire nulla, Leslie si staccò dalla maniglia della mia porta per voltarsi nuovamente verso di me. Notai i suoi occhi di nuovo pieni di lacrime. Quella visione mi fece stringere tutti gli organi all'interno del mio corpo.

Photograph • Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora