"Scusate il ritardo" dissi appena mi misi seduta al tavolo da pranzo dell'hotel con i ragazzi e il manager. Tutti mi dedicarono un sorriso come per dire di non preoccuparmi, tranne il manager che, ovviamente, mi rivolse un'occhiata severa. Io abbassai lo sguardo, mortificata. Non avevo nemmeno voglia di mangiare, ma mi sembrò comunque giusto scendere. Non volevo che sembrasse che non me ne fregava più nulla perché non era affatto così. Nonostante ciò che era appena successo, stare con i ragazzi continuava ad essere la mia priorità.
"Allora, domani sarà una giornata piuttosto impegnativa" cominciò il manager, informando i ragazzi del programma del giorno successivo.
"Va tutto bene?" mi chiese a bassa voce Luke senza dare nell'occhio, mentre il manager continuava a parlare. Io mi limitai ad annuire. Ne stavo facendo una questione di stato e quella era proprio l'ultima cosa che avrei voluto.
"Non è vero" non demorse il biondo, obbligandomi a guardarlo. "Vieni con me" mi disse dopo poco e io non capii. Lo vidi alzarsi, scusandosi e subito dopo mi chiese di fare lo stesso. Andammo nell'atrio dell'hotel."Le ho viste le foto Leslie" esordì lui, guardandomi come ad aspettarsi che gli raccontassi tutto. Si sbagliava di grosso.
"Non voglio più parlarne Luke, davvero" troncai io il discorso, ma lui continuò imperterrito.
"Non devi pensare a quello che il nostro fandom dice sui social. Devi assolutamente fregartene"
"Io e Andrew ci siamo lasciati" lo interruppi io per fargli capire che quella era la vera causa del mio umore di merda. Lui rispose con un semplice "Oh", chiaramemte sorpreso."Mi dispiace" si scusò lui, ma quello che non aveva capito era che l'ultima cosa di cui avevo bisogno in quel momento erano delle scuse da parte di altri. Solo una persona era tenuta a scusarsi e ancora non l'aveva fatto.
"Non fa nulla. Penso che fosse destino a questo punto" risposi d'altro canto io.Un mio difetto, ma, forse, in altre situazioni anche un pregio, era che mi accontentassi. Lo facevo sempre e comunque. Se qualcosa non andava nel modo in cui avrei voluto, davo la colpa al destino, al karma. Per me nulla accadeva per puro caso. Se una cosa succedeva era perché doveva succedere e basta.
Non mi davo pace per la rottura con Andrew, ma, ad un certo punto, avrei imparato ad accettare che la vita ce l'aveva semplicemente con me per nessun motivo in particolare, solo per il gusto di avercela con me e basta.
"Senti Leslie, mi dispiace dirtelo, ma ecco... le fan hanno reagito in quel modo perché Ashton ti ha portato al Ned Devine's e lui sapeva a cosa sarebbe andato incontro" parlò il mio amico con un tono amareggiato. Io non lo seguii. "E non hai idea di quanto mi dispiaccia in questo momento, dato che sono stato proprio io a consigliargli di portarti fuori per parlare, ma non mi sarei mai aspettato che ti avrebbe portata proprio lì"
Ma che stava dicendo?"Di che parli Luke?"
"Non voglio difendere le nostre fan, ma... insomma, le capisco" continuò lui, guardando dappertutto tranne me.
"No, aspetta, aspetta, ti rendi conto di ciò che stai dicendo, vero?"
"Leslie, credimi che le fan hanno pensato ciò che hanno pensato per un motivo"
"Bene, allora dimmi che ragione avevano per pensare una cosa che non sta né in cielo né in terra!" lo esortai io, cominciando ad irritarmi perché non riuscivo a credere che Luke pensasse che le sue fan avessero ragione. Sapevo che erano fondamentali per i ragazzi le loro fan, in fondo era grazie a loro se erano ciò che erano diventati, ma da lì a pensare che avessero fatto bene ad insinuare che io e Ashton avessimo una storia ce ne voleva."Ashton ha sempre portato Bryana al Red Devine's" disse lui tutto d'un fiato. Io ci capii sempre di meno.
"E questo che-"
"Tu non hai idea di quanto le fan fossero affezionate ad Ashton e Bryana insieme. Hanno pensato che magari tu fossi stata la ragione per cui Ashton e lei si sono lasciati e-"
"Oh mio Dio" imprecai io.
"Sì, lo so, è assurdo e non so per quale motivo Ashton abbia deciso-"
"No Luke!" lo bloccai io visto che non aveva proprio capito che quel 'Oh mio Dio' era proprio riferito a lui e non ad Ashton.
"Cosa? Credi che non sia assurdo? Beh dipende dai punti di vista in realtà perché-"
"Luke ce l'ho con te! Non riesco a credere a ciò che mi stai dicendo" gridai, cominciando a camminare come una cretina per l'atrio dell'hotel con gli occhi di tutti puntati addosso e con una mano sulla faccia per sperare di scomparire in quell'esatto istante.
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Photograph • Ashton Irwin
Fanfiction«Mi vuoi dire che ti prende?» mi chiese lui, dopo qualche minuto di silenzio, come se davvero gli importasse qualcosa. «Non ho nulla e poi a te non dovrebbe nemmeno importare» gli risposi sempre con quel tono scazzato, guardandolo di sottecchi. Al...