11. I Hate You?

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Ok, quindi Ashton mi aveva preso l'album. Certo, me lo sarei dovuta aspettare.
Che idiota, mi dissi schiaffeggiandomi mentalmente.
"Perché cazzo-" cominciai a gridargli addosso, ma mi fermai appena mi tornarono in mente le parole del manager.
Non potevo rischiare.

"Ne avevo voglia e poi te l'ho detto no?" mi precedette lui e potei giurare che la mia rabbia non fosse salita mai a livelli così alti.
"Ti avrei reso la vita impossibile, non ricordi? Beh la cosa non mi sorprenderebbe dato che non hai molte doti" continuò lui deridendomi.

No, davvero non ce la facevo più. Gli avrei urlato in faccia, quello era il minimo, ma non avrei potuto farlo lì, in mezzo al corridoio, dove tutti avrebbero benissimo potuto sentirci.

Non seppi con che coraggio, ma presi Ashton dal polso, proprio come aveva fatto lui prima con me, e lo trascinai in uno sgabuzzino che trovai vicino. Chiusi la porta e accesi la luce. Lui mi guardò non sapendo cosa dire.
Oh, io sì che sapevo cosa avrei dovuto dirgli.

"Adesso rapisci pure le persone Clarke?" "Stammi a sentire Irwin" cominciai io con tutto il coraggio che avevo in corpo. "Mi sono rotta il cazzo di tutte le tue fottute provocazioni ok? Mi hai rotto i coglioni" Parlai guardandolo dritto in quegli occhi verdi che si ritrovava.
"Vuoi spaventarmi per caso?" mi chiese ridendo.
"Non provare ad interrompermi pezzo d'idiota. Ti ho ribadito più volte che io non ti ho fatto proprio un cazzo ma tu hai continuato a trattarmi di merda, umiliandomi pure e deridendomi come se non fossi una persona come te che merita rispetto e ora mi sono davvero stufata"
Presi un respiro profondo e continuai.

"Il manager mi ha avvertito che se avessi alzato un'altra volta la voce con te mi avrebbe rispedita dritto a San Francisco. Io ci tengo a questo lavoro ok? Non permetterò che tu mi rovini i piani solo perché sei incazzato con una ragazza che non ti voleva più solo perché non eri abbastanza presente per farci sesso tutte le sere" urlai tutto d'un fiato.
Solo dopo mi accorsi di ciò che dissi.

Come avevi potuto rinfacciarglielo?! Ora sì che ti avrebbe preso a pugni.

Cercai di riprendere fiato dato che sembrava quasi come se fossi stata tutto il tempo sott'acqua senza una bombola di ossigeno.
Lui sembrava sconvolto. Letteralmente, non avrei potuto decifrare la sua espressione.

Probabilmente stava pensando a come uccidermi. Magari a mani nude oppure doveva andare a prendere le sue bacchette così avrebbe potuto spaccarmele in testa. Rabbrividii al solo pensiero.

"Adesso non dici nulla? Dov'è finito l'Ashton stronzo di sempre?" lo provocai io.
Forse davvero avrebbe smesso di rompermi le palle.
Lo vidi prendere un profondo respiro e portarsi una mano tra i capelli.

"Così i ragazzi te l'hanno detto? Non è così?" parlò lui piano.
Ok faceva più paura di quando urlava.
"Ti hanno raccontato della mia relazione con Bryana e tutto il resto no?" continuò lui sempre con quel tono alquanto inquietante. Mi feci più piccola schiacciando la mia schiena contro la porta.

"Cosa dovrei fare con te Leslie? Me lo spieghi? Perché i miei cazzo di problemi devono sempre essere raccontati alla gente?!" Stavolta aumentò il tono della voce.
"Perché ti ostini a tenere tutto dentro Ashton? Posso capirlo se non ti va di parlarne con me perché in fondo io non sono nessuno per te, ma perché te la prendi tanto? Sai che si può voltare pagina vero? Che quando si cade ci si può rialzare più forti di prima?"

Ok non sapevo quando quella conversazione avesse preso una piega così...direi filosofica? Lui si limitò ad una risata amara.

"Non potresti capirlo manco se volessi" rispose lui con lo sguardo basso.
"E' tanto difficile da capire Leslie? E' tanto difficile capire che voi donne siete tutte le stesse? Che mai vi accontentate? Mai. Io a Bryana ho dato tutto me stesso, cosa che non avevo mai fatto con nessuna e lei mi ha calpestato peggio di un insetto fregandosene dei miei sentimenti, di tutti i nostri momenti passati insieme, tu non puoi capirlo!" gridò esasperato avvicinandosi a me e reggendosi con le braccia alla porta.

Photograph • Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora