41. Colors

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Era totalmente impossibile negare quanto l'atmosfera fosse stesa.

Dopo che io e Ashton avevamo scoperto che, non solo il manager, ma anche gli altri sapevano ormai di noi, la situazione era precipitata. Che poi, perché il manager lo sapesse ancora me lo stavo chiedendo.

In ogni caso, per tutta l'intervista con la radio giapponese non potei non notare le occhiate di fuoco che Ashton continuava a mandare a Luke. Certo, non si faceva beccare, ma comunque era perfettamente percepibile.

Perché Luke aveva spifferato tutto?
Gli avevamo detto che ne avremmo parlato ai ragazzi con più calma e, sicuramente, in un altro momento.

"Grazie di essere stati con noi" ci salutò la crew della radio stringendo la mano a tutti quanti. Uscimmo e, per fortuna, un gruppetto di fan si era formato fuori dalla stazione così ci saremmo potuti concentrare su altro, almeno i ragazzi, perché il manager pensò di bloccarmi prima di uscire fuori dall'edificio.

"Leslie, dobbiamo parlare" mi disse facendomi letteralmente rabbrividire. Io annuii non sapendo bene cosa aspettarmi, ma poi ci pensai bene. Si trattava della vita privata di me e Ashton, a lui non doveva importare nulla.
"Il tour è praticamente concluso e mi sembrava fosse l'ora di dirti che è necessario discutere un po' sulla tua condizione"
Io sospirai e annuii sperando non volesse davvero parlarmene in quel momento.
"Appena torneremo a casa ti contatterò per vederci e chiarire la situazione del tuo contratto" Sospirai di sollievo.
Feci per uscire e raggiungere i ragazzi, ma lui mi bloccò di nuovo.

"Mi spiace per la scenata di prima, ma ho dovuto informarmi sulla situazione visto che tu e Ashton continuavate ad arrivare tardi e a comportarvi in modo piuttosto strano. Non era mia intenzione creare imbarazzo"

Peccato che tu lo abbia fatto lo stesso.

"Non si preoccupi. Ci saremmo dovuti comportare meglio. La colpa è stata nostra" mi scusai fingendo un sorriso.
Il manager annuì lasciandomi finalmente libera di andare dagli altri.

***
"Sei un idiota, ecco cosa sei" gridò Ashton a Luke che in quel momento aveva una faccia da cucciolo bastonato.
"Mi sono già scusato. Cos'altro dovrei fare per farmi perdonare?" gridò esasperato il biondo spostando lo sguardo da Ashton a me.
Intanto Michael e Calum erano intenti a guardare tutta la scena con le braccia incrociate. Mi sentivo proprio pessima.

"Luke è stato praticamente obbligato a dirlo al manager" mi intromisi io attirando l'attenzione dei due biondi su di me.
Arrossii leggermente. Era davvero imbarazzante parlare di ciò che stava succedendo tra me e Ashton, soprattutto dopo che Luke ci aveva visti mentre eravamo intenti a limonare uno sopra all'altro, ma cercai di non pensarci e di non scompormi.

"Sì, esatto! Il manager continuava a fare domande sul perché arrivavate sempre in ritardo e 'casualmente' sempre insieme e mi sono ritrovato con le spalle al muro. Ho pensato che dirlo a lui non avrebbe comportato grandi problemi"
"No certo. Guarda! Ora siamo tutti contenti e felici!" commentò ironico Ash guardandoci tutti.
"Non avrei mai pensato che Mike e Cal mi stessero ascoltando! Andiamo che colpa ne ho io?" Sì, Luke era visibilmente dispiaciuto.

In fondo, stavo cominciando a pensare che non fosse stata così tragica la cosa.
Certo, fare l'intervista in quelle condizioni lo era stato di certo, ma parliamoci chiaro.
Se i ragazzi non lo avessero scoperto grazie a Luke, davvero io e Ashton glielo avremmo raccontato? Sicuramente, ma senz'altro non subito perché ormai ci conoscevo.
Quindi pensavo avremmo dovuto ringraziarlo, invece di aggredirlo.

"Hai rovinato tutto!" sbottò Ashton e, davvero, non capivo se reagisse in quel modo perché fosse davvero incazzato o solo perché fosse frustrato.
"Ash, calmati. L'importante è che alla fine si sia saputo. Tanto i ragazzi lo avrebbero scoperto comunque, no?" cercai di farlo ragionare e per fortuna i ragazzi mi vennero incontro.
"Sì, non siamo proprio arrabbiati. Solo un po' delusi, ma abbiamo capito che ce lo avreste detto in ogni caso, quindi rilassati amico" Calum diede una pacca amichevole sulla spalla di Ashton. Questo si rilassò, ma giurai comunque di averlo visto guardare Luke male. Risi a vederli in quelle condizioni e piuttosto pensai ad andare a rifare le valige.

Photograph • Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora