43. Everything I Wanted

470 27 21
                                    

"Davvero non hai intenzione di dirmi dove stiamo andando?"
"Già. Mi spiace" Simpatico.
"Non ti lamentare però dopo quando non ti permetterò di baciarmi" e solo a quel punto Ashton distolse per un attimo lo sguardo dalla strada per guardarmi. Non potevo vedere la sua espressione, visti i suoi occhiali da sole che praticamente mi facevano vedere solo il mio riflesso. Nonostante ciò, riuscii a immaginare il suo sguardo di disappunto per ciò che gli avevo appena detto.

"Non puoi semplicemente fidarti di me?" mi domandò ad un certo punto lui con un tono di voce fintamente scocciato. Io feci finta di mettere su un broncio e, in tutta risposta, mi girai verso il paesaggio.
"Tanto dopo mi ringrazierai" borbottò Ash tenendo sempre lo sguardo fisso davanti a sé.
"Questo lo vedremo"

"Posso almeno permettermi di mettere un po' di musica?" lo presi in giro io dopo qualche minuto di silenzio e vidi subito che per lui era difficile rimanere serio.
"Prendi il mio-"
"Non ce n'è bisogno" lo interruppi velocemente io tirando fuori il mio telefono dalla borsa.

Feci partire la riproduzione casuale della mia playlist e come prima canzone partì 'Let's Hurt Tonight'.

"Wow, non avrei mai detto potessi essere tipa da One Republic" commentò lui sempre con quel tono scherzoso, ma allo stesso tempo fintamente irritato.
"E tu invece lo sei?" lo sfidai io girandomi per attirare in qualche modo la sua attenzione.
"Forse"
"Sei proprio banale Irwin" mi ritrovai a prenderlo in giro io.

Dopo poco, il biondo entrò dentro ad un parcheggio che vi era al lato della strada.
Non riuscivo ancora a capire dove mi avesse portato.

"Quindi?" mi venne da chiedergli e dovetti ammettere di essermi sentita stupida.
Non appena spense il motore si tolse gli occhiali e li infilò dentro al cassetto della macchina per poi guardarmi con le braccia incrociate. Io lo guardai alzando un sopracciglio.
"Vai a guardare tu stessa" mi disse semplicemente con un'aria superiore che non potè non farmi ridere internamente.
Feci come mi disse e, non appena cominciai ad allontanarmi leggermente dalla macchina, lo sentii seguirmi dietro.

"E' un lago o sbaglio?"
"Vieni con me" mi disse semplicemente Ashton prendendomi la mano.

Cominciammo a scendere una scalinata che, effettivamente, portava alla riva di un lago che, però, non mi pareva di aver mai visto, nonostante alla fine non fosse così lontano da casa mia.

"Si chiama Tahoe" affermò Ash di punto in bianco quando ancora ci stavamo tenendo per mano. Io mi ero letteralmente incantata a guardare il paesaggio davanti a me.
Non sembrava nemmeno un lago, era quasi una sorta di mare chiuso e la cosa lo rendeva ancora più bello e interessante.

"Cosa?" domandai senza pensare al mio ragazzo che fece una faccia confusa, ma quando si voltò per guardarmi e vide la mia espressione persa, lo sentii ridere.
"Ah intendevi il lago, sì giusto" cercai di rimediare alla figura appena fatta.
"Lo interpreto come un 'Oddio Ashton, questo posto è davvero meraviglioso. Ti amo di più dopo questo!'" Il biondo cominciò a prendermi in giro imitando la mia voce con tanto di gesti ed espressioni. Io roteai gli occhi.
"Sei proprio un idiota" commentai io spingendolo leggermente, ma scoppiando comunque a ridere.

Ci avvicinammo di più alla riva finché Ashton non penso di togliersi gli anfibi che aveva addosso.

"Che fai?" gli domandai guardandolo.
"Secondo te perché ti ho portato qui?" mi domandò di rimando.
"Non so, per ammirare il paesaggio e tenerci per mano fino al tramonto?" improvvisai io facendolo ridere.
"Sei proprio messa male Leslie, lasciatelo dire" Io sgranai gli occhi.
"Scusami?"
"Voglio tuffarmi in questo lago e nuotare con te, non ti pare ovvio?" rise ancora lui, stavolta abbandonando la giacca da qualche parte tra la sabbia e i sassi.
"Oh" Già ero proprio una cogliona, dovetti ammetterlo. "Non ho il costume, no anzi... a pensarci bene, non ho proprio nulla se non la borsa e il telefono" realizzai dopo poco guardandomi istintivamente intorno.
"Credi che non lo sappia?" e detto ciò, Ashton si levò anche i pantaloni rimanendo in boxer. Io continuai a guardarlo piuttosto stupita.
Non mi disse più nulla.
Mi guardò con uno sguardo quasi di sfida come se si aspettasse che non mi spogliassi e lo seguissi. Come no.
Per fortuna che, comunque, faceva abbastanza caldo nonostante fosse ancora mattina.

Photograph • Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora