"Come mai hai scelto questo posto?" domandai ad Ashton mentre stavamo entrando al Ned Devine's Pub di Boston.
"Io e i ragazzi siamo sempre venuti qui quando siamo in tour a Boston" rispose lui vago e io mi ritrovai ad annuire, cercando di prestare attenzione a non andare a sbattere contro nessuno. Non credevo che ci fosse così tanta gente alle 11:30 di sera.Con non poche difficoltà, ci sedemmo al bancone e ordinammo da bere.
Ashton prese una Corona e io feci altrettanto. Stavo cominciando a sudare per il nervoso e avevo bisogno di un qualcosa che non fosse né troppo alcolico né analcolico, una via di mezzo insomma.Mentre aspettavamo che ci servissero, e a vedere tutta la gente ci sarebbe voluto un po' di tempo, decidemmo di guardare i telefoni per controllare notifiche ed eventuali chiamate perse. Io ne avevo una da Andrew. Lo avrei richiamato l'indomani mattina.
Aprii Instagram e mi ritrovai all'incirca il doppio dei follower. Stessa cosa su Twitter."Come hanno fatto a trovarmi anche su Twitter?" mi domandai forse un po' troppo ad alta voce poiché Ashton smise di guardare il suo cellulare per focalizzare la sua attenzione su di me.
"Ti riferisci alle nostre fan? Sappi che se vogliono riescono a fare tutto, credimi" commentò lui, ridendo.
"Beh, sono contenta che mi abbiano notato allora" ridacchiai io in preda all'imbarazzo.Per fortuna, un minuto dopo arrivarono le nostre ordinazioni. Cominciai a bere e a guardarmi intorno. Non riuscivo a capire che mi fosse passato nel cervello per aver accettato di uscire con Ashton.
Una cosa era certa, sarebbe stata una lunga serata."Allora..." attirai la sua attenzione. "Volevi parlarmi di qualcosa in particolare?"
Lui scosse la testa.
"Ok, allora voglio essere sincero con te. Se dobbiamo ripartire da capo, dobbiamo farlo nel modo giusto no?" chiese lui e io annuii, non capendo dove volesse andare a parare.
"E' stato Luke a consigliarmi di portarti fuori. Io non volevo, o meglio, non me la sentivo" ammise lui e io lo guardai scombussolata.
"Io ho accettato perché Luke non mi avrebbe lasciato in pace se non lo avessi fatto. Quando si mette una cosa in testa, è difficile farlo demordere. Quindi, eccoci qui. Tu a disagio e io in imbarazzo totale" continuò lui, bevendo un sorso della sua Corona. Io lo imitai e, per un attimo, mi sembrò davvero molto carino il fatto che mi avesse detto di Luke e di come si sentisse.Una parte di me ce l'aveva ancora con Ashton e quella parte di me non riusciva a dimenticare tutte le cose che mi aveva detto, ma l'altra era semplicemente stufa di andare avanti a fare l'indifferente.
Ashton si stava dimostrando davvero pentito per tutto e, ovviamente, io per orgoglio ignoravo le sue scuse e anche i suoi gesti carini. Era ora che mi dimenticassi del passato e che lasciassi perdere la rabbia provata. Volevo dare una possibilità ad Ashton, ma stavolta l'avrei fatto davvero. Quindi, mi feci avanti con lui e cercai di instaurare una conversazione."Sì, è vero. Fino a poco fa, provavo solo imbarazzo e disagio, ma adesso mi sento meglio, quindi Luke non ha fatto male a minacciarti" risi io e da parte sua guadagnai un sorriso.
"Sostiene che ci può far bene parlare, per 'sciogliere la situazione'" e lo vidi fare le virgolette con le mani alle ultime parole.
"Può darsi" feci spalluccie io."Sai, durante la data a Londra del primo tour fatto con i One Direction, Michael e Calum mi fecero uno scherzo stupido" iniziò a raccontarmi lui, con lo sguardo assolto. Io gli feci cenno di andare avanti.
"Dopo che finì il concerto, entrambi mi aspettarono nei camerini e, come due deficienti, mi rovesciarono un secchiello intero di coca-cola addosso"
"Non ci credo" risi io, guardandolo sconvolta. "Già e non immagini il manager come andò su tutte le furie"
"Oh lo immagino eccome" continuai a ridere io.
"Che poi dove la trovarono tutta quella coca-cola ancora non me lo spiego" scoppiò a ridere anche lui stavolta."Anche se in questo momento vorrei picchiare Luke, credo che, invece, mi tocchi ringraziarlo" ammise dopo un po' lui con un tono di voce più basso che feci fatica a sentire a causa di tutta la gente intorno a noi.
"Io sono stato un vero coglione"
"Ashton non-"
"No, Leslie davvero. Insomma io non ero così, credimi. Non ho mai offeso nessuno a parte i ragazzi, ma con loro me lo potevo permettere visto che li considero fratelli" e, nonostante il discorso serio, in quel momento mi spuntò un sorriso. "Con te non avrei dovuto permettermelo" Ashton mi guardò con uno sguardo davvero indecifrabile.
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Photograph • Ashton Irwin
Fanfiction«Mi vuoi dire che ti prende?» mi chiese lui, dopo qualche minuto di silenzio, come se davvero gli importasse qualcosa. «Non ho nulla e poi a te non dovrebbe nemmeno importare» gli risposi sempre con quel tono scazzato, guardandolo di sottecchi. Al...