L'aria fresca della sera ci investì in pieno e mi venne d'istinto stringere più forte la sua mano alla ricerca di calore. In fondo non mi aspettavo di uscire fuori e avevo lasciato il mio giacchettino dentro.
Kirishima invece, nella sua camicia bianca a maniche lunghe, sembrava molto più a suo agio.
<<Hai freddo?>> mi chiese lui, dopo qualche tempo in cui mi sfregavo il braccio sinistro con la mano libera.
<<Un po', ma posso resistere.>>
<<Non sei brava a mentire>> disse lui, sorridendomi caldamente <<vieni qui da me, coraggio.>>
Mi ritrovai tra le sue braccia subito dopo e non desiderai essere in nessun altro posto al di fuori che lì.
Stavo così maledettamente bene contro il suo corpo e lui aveva un così buon profumo.
Mi dimenticai immediatamente del freddo, troppo concentrata sulle sensazioni che la sua vicinanza mi causava.
Quando alzai leggermente la testa lo trovai a fissarmi con una faccia diversa dal solito. Più tenera e quasi assorta.
<<Sai, quando sei entrata non ho visto gli altri dietro Tetsutetsu e l'ho scambiata per un'uscita a due. In quei pochi secondi mi sono sentito morire, ma poi ho visto che non eravate soli ed è cambiato tutto>> mi confessò lui, accarezzandomi leggermente la guancia col pollice.
Trattenni leggermente il fiato a quel contatto, mentre i pezzi piano piano si collegavano nella mia mente.
<<Ecco perché avevi quella faccia strana all'inizio>> commentai io, ripensando alla sua espressione quando ci aveva visti.
<<Si proprio notava, eh?>> domandò lui, investendomi il cuore col suono della sua bellissima risata.
<<Comunque stai tranquillo, io uscirei solo con te>> trovai il coraggio di dirgli.
Tanto valeva ormai scoprire qualche carta.
Lui mi accarezzò di nuovo la guancia e dovetti lottare con tutte le mie forze per sopprimere l'impulso di chiudere gli occhi e piegare la mia faccia verso la sua mano.
Il suo sguardo adesso era più vicino, quel suo sguardo sempre più dolce e assorto, e mi sentii morire dentro.
<<Forse ti sembrerò prematuro, ma divento pazzo se adesso non ti bacio>> mi bisbigliò lui sulle labbra.
<<Allora non pensarci. Fallo e basta>> trovai il coraggio di dirgli.
Notai sorpresa sul suo viso, ma durò solo per un secondo, perché quello dopo lui aveva poggiato le sue labbra sulle mie.
Accolsi con gioia il suo bacio e mi lasciai avvolgere ancora di più dalle sue braccia.
Fu solo in quel momento che realizzai la vera portata dei miei sentimenti per lui e mi lasciai travolgere da loro.
Era così bello baciare Kirishima ed era così bello sentire le farfalle nel mio stomaco farsi sempre più audaci ad ogni sfioramento con le sue labbra.
<<Dannazione, mi sa che sono cotto di te>> mi confessò poi lui, scattandosi leggermente da me. Le nostre fronti si toccavano mentre lo diceva e lui ne approfittò per baciarmi fugacemente ancora una volta.
<<Tu mi piaci dal primo momento in cui ti ho visto. Sono pazza di te dal primo istante>> gli confessai di rimando.
Ero incredula. Incredula e dannatamente felice. Non volevo più staccarmi da lui.
Questa volta lo baciai io per prima e mi presi tutto il mio tempo per mordicchiare le sue labbra e accarezzare i suoi capelli fino alla base del collo.
Forse era davvero troppo presto, ma non mi importava. Desideravo baciarlo da quella volta al karaoke, quando mi aveva avvicinata a sé con un braccio.
<<Vorrei restare qua fuori con te ancora per non immagini quanto tempo, ma la mia pausa è finita e se non torno dentro il mio capo mi fa saltare la testa>> mi disse poi, strofinando il suo naso sul mio.
<<Fai il tuo dovere. Se vuoi avremo ancora tempo per questo>> risposi, sorridendo per il suo tenero gesto.
<<Facciamo domani pomeriggio al luna park?>> chiese lui speranzoso.
<<Facciamo domani pomeriggio al luna park>> dissi io in risposta.
<<Ricordati di portarti dietro queste tue bellissime labbra, hanno ancora tantissime cose da dirsi con le mie>> mi bisbigliò lui, lasciandole sfiorare un'ultima volta.
Mi riaccompagnò dentro allo stesso modo di come mi aveva condotta fuori, ossia per mano, lasciandomi di nuovo fuori dai bagni.
<<Non vedo l'ora sia domani pomeriggio>> disse lui, allontanandosi da me.
<<Anche io>> gli dissi in risposta.
Tornai poi subito al tavolo, trovandomi davanti le facce stupite dei miei amici.
<<Ma cosa ti è successo? Sei sparita per quasi dieci minuti, stavamo quasi per venirti a cercare io e Megumi>> mi disse Momo.
<<Uhm, c'era molta fila per il bagno>> commentai io, riuscendo a mentire perfettamente.
Non me la sentivo ancora di raccontare a qualcuno di quello che era appena successo, era ancora troppo presto e poi era una cosa tra me e lui.
Tutti sembrarono crederci, tutti tranne Momo. Tanto che riuscii a sentire la sua voce sussurrarmi: <<Certo, adesso si chiama bagno>>.
Mi sorrise poi complice e ci buttammo a capofitto sul dessert.Red Riot, 22:37:
Sono appena tornato a casa, sono stanco morto. Quindi vado subito a letto.
Buonanotte, mia dolce Amaterasu.P.s. Non faccio altro che pensare a te.
Me, 22:41:
Buonanotte anche a te. Riposati mi raccomando, te lo meriti.P.s. Anche io ti penso sempre.
<<Cos'è quel sorrisino mentre guardi il cellulare?>> chiese mia madre <<stai parlando con un ragazzo?>>
Fece per sbirciare, ma io le nascosi il telefono, confermando ogni suo dubbio.
<<Oh mio dio, lo sapevo! Come si chiama? È della tua scuola, vero? Chi sono i suoi genitori?>> chiese a raffica, senza nemmeno prendere fiato tra una domanda e l'altra.
<<Smettila mamma, sono cose mie private>> l'ammonii io, appuntandomi mentalmente di cambiare password al cellulare giusto per sicurezza.
Con lei non si poteva mai sapere.
<<Va bene, non insisterò. Ma promettimi che me lo farai conoscere se andrà per le lunghe, d'accordo?>> chiese.
<<Ci penserò. Per adesso è prematuro>> mi ritrovai a rispondere.
Fui molto brava a nascondere il mio turbamento e lei non si accorse di nulla, troppo impegnata a pregustarsi tra sé e sé l'opzione di ritrovarsi per casa un chissà quale riccone.
Se solo avesse saputo la verità non ne sarebbe stata così felice. Infatti non solo Kirishima non era l'erede di nessuna compagnia importante, ma era anche in gravi condizioni economiche.
A mia madre sarebbe venuto un infarto.
<<Mamma?>> chiesi, attirando immediatamente la sua attenzione <<perché per te è così importante farmi finire in moglie con un ragazzo ricco?>>
<<Perché non voglio vedere la mia unica e adorata figlia fare tutti i miei stessi sacrifici. Sogno per te una vita nell'agio e senza preoccupazioni e per tale eliminerò tutto ciò che si metterà in mezzo a questo sogno. Per il tuo bene ovviamente>> mi spiegò lei, senza indugiare nemmeno per un secondo.
Quelle parole spezzarono l'ultimo barlume di speranza covato dentro di me.
Kirishima era esattamente una di quelle cose da eliminare a detta di mia madre, ma io non volevo.
La ricchezza di Kirishima non stava nel suo conto in banca, ma dentro il suo cuore e avrei protetto a tutti i costi quella ricchezza. Anche a costo di cambiare le folli idee di mia madre.
Lo giurai a me stessa.TADAN
E bacio fu ehehehehe
Oggi sono stranamente felice e non con la mia solita voglia di suicidarmi, quindi benone lol
Se ho voglia aggiornerò anche le altre mie storie dopo
STAI LEGGENDO
Rich {Kirishima x Reader}
FanfictionTutte le mamme desiderano la felicità dei propri figli e tutte cercano di spingerli verso il vero amore. Sempre se non hai una madre che sogna di farti sposare con un riccone e ti manda in un istituto prestigioso al solo scopo di portare a termine l...