Me, 20:57:
"Momo, scrivo per scusarmi per il modo in cui sono fuggita dalla festa. Probabilmente l'ho rovinata a tutti voi e sono davvero mortificata. Ma avevo bisogno di andare via e di farlo in fretta...ti spiegherò tutto in seguito.
Sono con Dabi, non molto lontana dalla festa, ci rivediamo direttamente alla villa più tardi.
Faccio un giro per calmarmi."Scrissi alla mia migliore amica, in risposta ai numerosi messaggi e alle chiamate ricevute dai miei amici, in particolare da lei.
Mi sentivo molto in colpa per non essermi fatta viva prima con loro, ma ero scappata d'impulso e ci avevo messo un po' per calmarmi ed iniziare a ragionare di nuovo in modo razionale.
L'opzione di rincasare non mi attirava molto, siccome non ci tenevo a riaprire di nuovo l'argomento "Kirishima Eijiro" e volevo godermi ancora un po' la pace, in compagnia del ragazzo rimasto al mio fianco per tutto il tempo dalla fuga dalla festa.
<<Certo che sei davvero un tipa strana tu, mi tratti come una specie di stupratore per tutto il tempo e poi mi chiedi di restare a farti compagnia>> mi fece notare Dabi, tuttavia senza riuscire a nascondere il divertimento nella sua voce.
Non stava sorridendo, ma si capiva dal suo tono. Inoltre non mi aveva negato la sua compagnia e camminava al mio fianco ormai da diversi minuti, tenendo le mani nelle tasche dei suoi jeans scuri.
Le tirò fuori solo dieci minuti dopo, insieme a un pacchetto di sigarette e un accendino.
<<E così fumi anche...lo sai che fa male?>> chiesi, fissandolo in tracile mentre l'accendeva e sputava successivamente fuori la prima densa boccata di fumo biancastro.
<<Chi sei? Mia madre?>> chiese lui, facendo in tutta risposta un altro tiro <<ne fumo solo una ogni tanto, un pacchetto mi dura anche più di due settimane, se nessuno me le scrocca.>>
Alzai gli occhi al cielo, tuttavia senza smettere di guardarlo di sottecchi.
Era indubbiamente un ragazzo bellissimo e aveva un fascino tenebroso tutto suo, accostabile anche alla sua maggiore età, al suo stile e al suo modo di porsi.
Ma il fatto che ci fosse lui al mio fianco in quel momento, anziché Eijiro, era un qualcosa di altamente doloroso.
Quella vacanza doveva andare molto diversamente e lasciarmi dei ricordi incancellabili, invece era andato tutto in pezzi prima del tempo. Mi persi in quei pensieri per un paio di minuti abbondanti, prima di sentire la voce del ragazzo spezzare il silenzio.
<<Non so se mi piace quello che stai pensando>> disse lui all'improvviso.
<<Cosa ne puoi sapere tu dei miei pensieri...>> farfugliai io, tuttavia capendo di essere stata colta sul fatto.
<<Con quella faccia da funerale? Mi gioco tutto il pacchetto che stavi pensando ancora al tuo ex ragazzo. Ho indovinato, vero?>>
Il mio silenzio rispose per me e Dabi prese l'ennesima boccata di fumo, prima di spegnerla e gettarla in un contenitore apposito a bordo strada, pensato appositamente per i fumatori.
Apprezzai il suo senso civico, dato che detestavo profondamente chi gettava qualsiasi rifiuto a terra.
<<Sei davvero un pulcino masochista. Ti ha lasciata per un'altra, no? Fregatene e passaci sopra, inutile intestardirsi così senza risolvere nulla>> disse.
Mi fermai e mi voltai nella sua direzione, fulminandolo con lo sguardo.
<<Guarda che lui per me non era una storiella da quattro soldi...io ci tenevo davvero e non riesco a fregarmene come dici tu>> gli spiegai, maledicendo tutti gli uomini per la loro mancanza di tatto e sensibilità.
Lui sospirò rumorosamente, limitandosi tuttavia a fissarmi semplicemente, senza dire nulla per diversi secondi.
<<Senti, conosco un posto dove guardare le stelle. Ti ci porto>> propose dal nulla, forse stufo di portarsi dietro una con la faccia da funerale, come lo ero io in quel momento.
Persi un po' del mio malumore e mi lasciai scappare un piccolo sorriso divertito, nonostante tutto.
<<È il luogo dove seppellisci i cadaveri delle minorenni che abbindoli con le tue promesse di bei panorami?>> chiesi, passandomi per l'ultima volta le mani sotto agli occhi, per togliere le ultime tracce di umidità, date dalle lacrime soppresse a fatica negli ultimi secondi.
Dabi alzò gli occhi al cielo e mi porse la sua enorme mano piena di cerotti. L'accettai.La stretta della sua mano era decisa, ma allo stesso tempo accorta.
Si sentiva la sua forza, abbastanza da rassicurarmi, ma percepivo anche una sorta di delicatezza.
Era sicuramente una mano che aveva toccato molte volte una donna, sicuramente almeno per accarezzarla, probabilmente anche per molto altro. Situazioni per me ancora sconosciute, destinate a restarlo ancora per diverso tempo.
Per un lungo tragitto non ricambiai la sua stretta, limitandomi a tenere la mano inerme dentro la sua...ma poi il mio bisogno di avere del contatto e del calore umano si fece sentire.
Mossi lentamente le dita, chiuse e intrappolate tra le sue, al punto che Dabi allentò la presa, voltandosi per guardarmi incuriosito.
Forse recepì male il significato di quel gesto, perché fece per allontanare la mano dalla mia.
Glielo impedii, riacciuffandola prima di permettergli di portare avanti l'intenzione e intrecciando le nostre dita.
Il mio non era nato come un gesto malizioso o con un secondo fine, volevo solo il calore della sua mano contro la mia. Volevo rassicurazione.
Era un pensiero forse egoista, ma tuttavia lui me lo permise senza riserva alcuna.
Semplicemente scosse la testa con un'espressione divertita, tornando poi a guardare avanti.
La presa si rafforzò e le nostre mani non si lasciarono per tutto il tempo.BRUCHI ASSASSINI
(Non lo so, non mi fido. Se ne stanno lì troppo innocui e inermi. Secondo me macchinano qualcosa.)Questo capitolo è tipo cortissimo, ma in compenso il successivo sarà da 1500 parole e qualcosa, mentre quello dopo ancora più lungo.
Stavo facendo una mappa mentale e ho previsto che Kirishima tornerà per il capitolo 52/53 al massimo. E non sarà una cosa simpatica.
Però mi manca scrivere sul mio amore rosso e non vedo l'ora di poter di nuovo scrivere su di lui. Mi manca. Sto spasimando io per prima dheiasjwjwjs quanto bello è quel ragazzo.
STAI LEGGENDO
Rich {Kirishima x Reader}
Fiksi PenggemarTutte le mamme desiderano la felicità dei propri figli e tutte cercano di spingerli verso il vero amore. Sempre se non hai una madre che sogna di farti sposare con un riccone e ti manda in un istituto prestigioso al solo scopo di portare a termine l...