•20 Riaccendere

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Correvo da diversi minuti ormai, incurante dei capelli che mi svolazzavano da tutte le parti e dei passanti che mi guardavano leggermente contrariati. Dopo scuola mi ero appisolata sul letto e quel piccolo riposino mi era costato una grande corsa dopo, per prepararmi in tempo per l'appuntamento e arrivare sul luogo dell'incontro.
Kirishima mi aveva mandato un messaggio su Line poco dopo la fine delle lezioni, chiedendomi di incontrarci alle 18:30 nel luogo del nostro primo appuntamento: il parco.
Quando mi fermai poco prima dei cancelli trovai l'orologio che puntava sulle 18:28, ce l'avevo fatta giusto per un pelo. Presi una grande boccata d'aria e mi piegai sulle ginocchia per riprendere fiato, sorridendo tra me e me.
Ricordavo perfettamente la panchina del nostro primo appuntamento e mi avviai senza nessuna esitazione verso quel punto.
L'estate ci garantiva ancora almeno quasi altre due ore di luce, prima del tramonto ed era una giornata perfetta per uscire.
Quando arrivai nel luogo designato mi sorpresi non trovando Kirishima ad aspettarmi. Non era un ragazzo che si presentava in ritardo ad un incontro e dubbiosa iniziai a guardarmi intorno, sfilando il cellulare dalla tasca per verificare la presenza o meno di qualche suo messaggio.
0 messaggi ricevuti.
Solo in quel momento notai la rosa rossa poggiata sulla panchina e con un bigliettino attaccato.
Presi sia la rosa che il biglietto con esitazione.
Era davvero per me?

"Da Kirishima: Spero di non risultare troppo smielato con questa trovata, ma ti propongo un piccolo gioco. Vai dove ti ho baciata per la prima volta."

Sorrisi davanti a quell'inusuale inizio appuntamento. Sapevo che Kirishima aveva preparato una sorpresa per quella sera, ma mai avrei immaginato nulla del genere.
Mi portai la rosa davanti al viso e ne annusai estasiata il profumo che sprigionava, poi infilai con cura il biglietto dentro la borsetta. Non ci tenevo a perdere un ricordo così prezioso.
Come spinta da una forza misteriosa iniziai immediatamente a camminare verso il luogo dove le labbra mie e di Kirishima si erano incontrate e modellate per la prima volta.
Il ristorante dove lavorava la sera era a soli quindici minuti a piedi e per tutto il tempo mi guardai intorno cercando la chioma rossa del ragazzo. Forse era da qualche parte divertito ad osservare i miei spostamenti
Sfilai fuori il cellulare dalla tasca e digitai in fretta e furia un messaggio su Line.

Me, 18:35:
"Non ci credo che hai preparato una cosa simile, mi hai sorpresa. Ti troverò al ristorante?"

La sua risposta non si fece attendere e il telefono vibrò dopo nemmeno trenta secondi.

Red riot, 18:36:
"Chi lo sa? Arriva lì per scoprirlo, non voglio rovinarti nulla."

Me, 18:36:
"Non vedo l'ora."

Riposi il cellulare nella tasca e accelerai il passo, adesso decisa più che mai a raggiungere il ragazzo.
Dentro di me stava crescendo un folle desiderio di vederlo e pregai dentro di me di riuscire a trattenermi una volta davanti a lui.
Desideravo sempre di più lasciarmi andare e baciarlo ancora, esattamente come facevo una volta. Ormai avevo raggiunto il mio limite. Lo desideravo più che mai.
Quando arrivai al ristorante ormai avevo il batticuore.
Il locale ovviamente era chiuso, considerando i lavori di manutenzione che avevano concesso la serata libera a Kirishima, ma si poteva raggiungere tranquillamente il retro senza problema. Almeno stando ai racconti precedenti di Kirishima.
Svoltai l'angolo col cuore in gola e sospirai affranta non trovando il ragazzo nemmeno lì.
Al suo posto c'era però una rosa, questa volta bianca. La misi insieme all'altra e presi il bigliettino che l'accompagnava.

"Prendi il B26 in direzione della periferia, ti porterà dove ti ho chiesto di diventare mia, scendi lì. Il biglietto lo trovi sul retro. Sei sempre più vicina."

Sospirai e voltai il foglio, trovando come scritto il biglietto per l'autobus B26.
La fermata era vicinissima e impiegai solo cinque minuti per raggiungerla.
Kirishima aveva pensato proprio a tutto.
Aspettai pazientemente per venti minuti, anche se il mio cuore scalpitava e il mio piede destro teneva il ritmo coi miei pensieri sempre più concentrati unicamente sulle labbra piene del ragazzo, i suoi capelli rossi dove avevo sempre amato far passare le dita e le sue braccia forti che quando ti stringevano ti facevano sentire al sicuro da qualsiasi cosa al mondo. Queste erano tante piccole cose che amavo di lui.
Quando l'autobus arrivò sobbalzai, completamente presa alla sprovvista, e riuscii a salire per un pelo.
Timbrai il biglietto e mi accomodai nel primo posto libero.
Qualcuno mi guardava incuriosito e qualche ragazza con un pelo di invidia, la causa erano gli steli che portavo tra le mani. Ne annusai di nuovo il profumo e sentii il telefono vibrarmi nella tasca.

Red riot, 19:17:
"Ti voglio qui con me. Ogni minuto di attesa mi uccide dentro, ma vederti arrivare ripagherà ogni singolo istante."

Sentii la mia faccia andare letteralmente a fuoco e una forte morsa assaltare il mio stomaco, più simile a una vigorosa stretta, piuttosto che a farfalle svolazzanti.
Non sapevo come rispondere a quel messaggio senza sbilanciarmi troppo rispetto ai miei attuali sentimenti, per tanto decisi di non rispondere, nonostante la mia folle felicità davanti a quelle righe.
Approfittai della corsa del bus per darmi una controllata allo specchietto, per vedere le mie condizioni dopo la corsa di poco più di mezz'ora prima.
Oltre ai capelli leggermente scompigliati era tutto a posto e mi affrettai a sistemarli più che potevo con le dita, ottenendo un risultato abbastanza decente.
Riposi lo specchietto giusto in tempo per scendere alla mia fermata.
C'era un posto dove Kirishima mi aveva chiesto di diventare sua e quello era il luna park.
Quel giorno era chiuso, ma trovai una rosa arancione attaccata ai suoi cancelli, sempre accompagnata da un biglietto.

"Il tuo cuore in questo momento è chiuso come i cancelli di questo parco, ma domani lui riaprirà. Per te stasera sarà lo stesso? Forse ho la chiave giusta, ma per verificarlo ti chiedo di venire nel posto dove le stelle sembrano più vicine. Guarda a destra se hai dubbi, ti aspetto."

Volsi immediatamente la testa a destra, leggermente confusa da quell'indizio.
Eppure tutti i miei dubbi sparirono quando notai in lontananza il promontorio, un luogo dove nascevano e si sviluppavano molti amori. Famoso nella nostra città per le dichiarazioni che ci si scambiava la notte della festa di fine estate, ma per il resto popolato solo da coppiette in cerca di romanticismo e persone desiderose di godersi il panorama. Insomma non era molto affollato di questi periodi.
Il mio cuore batteva come un tamburo, quasi in sincronia coi miei passi sempre più affrettati.
Morivo dalla voglia di vederlo.
Per tutto il tragitto non pensai altro che alle sue braccia, quelle dove desideravo immediatamente tuffarmi e divorai la distanza che ci separava senza nemmeno rendermene conto.
Quando avvistai la scalinata che portava su al promontorio il mio cuore rischiò di rotolarmi giù dal petto e mi portai le rose più vicine per trarre forza da loro. C'erano un po' dei sentimenti di Kirishima per me lì dentro e volevo usarli come slancio per trovare la forza di arrivare a lui e superare la paura.
Presi un profondo respiro ed iniziai a salire, quasi divorando i gradini per la fretta bruciante di vederlo.
Quando arrivai su quasi mi mancò il fiato.
Uno dei tavoli di legno, utilizzati dalle coppiette per consumare insieme piccoli pasti, adesso era imbandito con una bella tovaglia bianca e rossa, mentre una candela troneggiava su e del cibo era accuratamente disposto e protetto dalla pellicola per tenere alla larga gli insetti. Kirishima era proprio lì vicino che mi sorrideva dentro a quelli che sembravano i suoi vestiti migliori.
<<Spero di non aver osato troppo, ma in fondo qua non c'è il rischio che venga qualcuno e abbiamo tutto il tempo che vogliamo. Vuoi concedermi l'onore di cenare insieme?>>
Non risposi a quella domanda, ma piuttosto feci quello che desideravo fare da diverso tempo: mi buttai tra le sue braccia.
Il ragazzo barcollò preso alla sprovvista, ma non si fece attendere e mi strinse di rimando a sé, forte come mai prima di quel momento.

BALSAMO
Troppo sdolcinato? Se la risposta è sì allora aspettate di vedere il prossimo lool
Io non dico altro.
*Si dilegua*

Rich {Kirishima x Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora