•23 Attesa

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<<Vuole sicuramente fare sesso con te>> fu il commento di Momo.
Quasi sputai il cappuccino appena preso dai distributori automatici e faticai a ritrovare un contegno, notando alcune studentesse uscire da un'aula.
Nella pausa tra una lezione e un'altra avevo aggiornato la ragazza sulle ultime novità, raccontandole della sorpresa del ragazzo della sera prima, della mattinata insieme e della promessa di dormire insieme nel fine settimana.
<<Ma come ti viene in mente?>> chiesi, tamponandomi le labbra con un fazzoletto.
<<Pensaci: tu e un ragazzo, di notte, su un letto e senza i genitori di torno. Pensi che giocherete a Scarabeo? Inoltre è difficile per un maschio non pensare subito a quello. Nemmeno i principi azzurri fanno eccezione. Forse riescono a sconfiggere i draghi, ma non i loro ormoni impazziti>> spiegò lei, battendomi delicatamente il pugno sulla spalla in un gesto d'intensa.
Riflettei attentamente sulle sue parole e mi sentii invadere dalla vergogna.
<<Dannazione, mi avrà presa per una sottospecie di svergognata senza pudore quando gli ho fatto una simile richiesta. Secondo te penserà che volevo puntare a quello?>> le chiesi.
Momo rispose senza pensarci su nemmeno per un secondo. <<Ti pare? Non lo vedo il tipo da pensare simili cose sulla propria ragazza. Sicuramente la tua era una richiesta innocente, ma poi la mente dei ragazzi devia inesorabilmente lì, praticamente è quasi matematico>>.
Fissai la ragazza con ammirazione, assorbendo come una spugna tutte le informazioni che mi stava dando e meravigliandomi per la sua conoscenza sul campo.
Sicuramente aveva avuto più ragazzi di me e ne sapeva giusto qualcosa in più.
<<Cosa dovrei fare quindi adesso?>>
<<Oh, niente di che. Un bel bagno profumato, una ceretta e un salto al centro commerciale per comprare un completo adatto>> rispose lei, fissandomi divertita.
<<Non prendermi in giro! Sai benissimo cosa intendo>> le risposi, non riuscendo ad impedire al mio viso di arrossire.
<<Questo dipende da te. Pensaci bene e valuta tutto, se proprio non te la senti annulla l'appuntamento, oppure vai e parlane con lui in caso mostri l'intenzione di portarti a letto. Sono sicura che sarà comprensivo e non ti forzerà a fare qualcosa che non vuoi>> fu il suo consiglio, assolutamente ben accetto e condiviso.
<<Penso che ascolterò la tua seconda idea. Sarebbe scortese annullare qualcosa per cui io stessa ho espresso un desiderio e poi mi fido di lui, certamente si mostrerà paziente>> le risposi, sorridendole grata per tutto il sostegno che mi stava dando.

Mi piaceva tutto sommato l'ora di educazione fisica, soprattutto quando ci davano tempo libero e potevamo portare avanti l'attivitá che più ci aggradava. La giornata mite di quel giorno era stata ottima da passare all'aperto, correndo un po' attorno al perimetro in compagnia di Momo.
Inoltre la lezione era stata in comune con la classe di Kirishima e avevo avuto l'occasione di stare anche con lui, solo che adesso tutto era finito ed ero nello spogliatoio a togliere la tuta per iniziare la lezione successiva.
<<Io devo tornare un attimo in classe a recuperare alcune cose prima della lezione di economia domestica, ti dispiace se vado avanti?>> mi chiese la ragazza, notandomi ancora alle prese con la divisa.
<<Figurati, nessun problema>> la rassicurai, lottando con l'ultimo bottoncino che non si decideva mai a chiudersi.
Mi attardai un po' per sistemare l'armadietto e una volta uscita mi ritrovai completamente sola nel corridoio che portava dagli spogliatoi a quello principale.
Ero quasi a metà quando la strada mi venne sbarrata da tre ragazze che non conoscevo e che sembravano anche più grandi di me.
<<A che gioco stai giocando con Kirishima Eijiro? Un giorno state insieme, poi vi lasciate e poi tornate di nuovo mano nella mano come se niente fosse>> mi sibilò contro quella che aveva tutta l'aria di essere la capogruppo, facendo un passo verso di me.
<<Lui è il mio ragazzo, qualcosa in contrario?>> risposi, cercando di farmi valere davanti alle ennesime spasimanti del rosso.
Non era la prima volta che mi ritrovavo incastrata in una situazione simile e non avevo nessuna intenzione di perdere terreno.
Amavo quel ragazzo e dovevo farmi valere se desideravo tenermelo stretto.
<<Abbiamo molte cose in contrario. Chi ti credi di essere per stare al suo fianco? Non sei abbastanza per lui>> commentò, scatenando i consensi delle sue accompagnatrici.
<<Perché... tu sì?>> la sfidai.
Il viso della ragazza si deformò dalla collera e fece per scagliarsi contro di me, ma si bloccò sentendo la porta alle nostre spalle aprirsi.
La figura di Kirishima comparve dall'uscio e lo notai subito rabbuiarsi davanti alla scena difficilmente fraintendibile.
<<Non ti ho più vista uscire e sono venuto a controllare. Cosa succede?>> chiese, guardando male le tre ragazze.
<<Stavamo solo scambiando due chiacchiere amichevoli>> rispose lei per me, guardando le compagne alla ricerca di sostegno.
<<A me non sembravano chiacchiere amichevoli>> commentò il rosso <<non voglio più vedervi ronzare attorno alla mia ragazza, perché la prossima volta non sarò così gentile.>>
Le tre arretrarono davanti al viso deciso del ragazzo e si dileguarono alla velocità della luce, completamente rosse dalla vergogna.
Le attenzioni di Kirishima si concentrarono poi tutte su di me.
<<Stai bene? Ti hanno fatto qualcosa?>> chiese, afferrando il mio viso tra le mani per esaminarmi e verificare il mio stato.
<<Sto bene, Eijiro. Davvero...>> risposi, sorridendo davanti a tutta la sua premura.
<<Mi dispiace che tu debba sopportare questo a causa mia, ho sempre paura possa succederti qualcosa di male.>>
Nei suoi occhi leggevo tanta tristezza e senso di colpa, tanto da far stringere il mio cuore in una morsa.
<<Non è colpa tua. Inoltre se per stare con te devo scontrarmi con qualche rivale non importa, qualsiasi cosa pur di averti al mio fianco>> gli sussurrai sulle labbra, accettando ben volentieri il dolce bacio che seguì le mie parole.

BULBASAUR
Sì, così... a caso.
Oggi sono impegnata nelle pulizie, una cosa che mi scoccia tantissimo, ma ahimè... necessaria. Però mi rompevo e ho deciso di staccare un po' per aggiornare qualche storia, tanto per evitare la pubblica lapidazione in piazza con tanto di gogna.
Non posso morire senza prima aver sposato Shu Sakamaki... insomma sarò immortale!

Rich {Kirishima x Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora