•05 Palpitazioni

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Messaggiare su Line con Kirishima fino a tardi diventò un specie di rito per me.
Ogni giorno lo conoscevo sempre di più e ogni giorno mi innamoravo ancora più profondamente di lui.
Era il genere di ragazzo che mia madre mi avrebbe sconsigliato come la peste, visto il suo conto in banca decisamente vuoto, ma quello che al contrario piacerebbe molto a un qualsiasi altro genitore.
Kirishima era bello, solare, intelligente, premuroso e umile.
Studiava molto e si spaccava di lavoro pur di aiutare la sua famiglia, senza mai lamentarsi nemmeno una volta.
Faticavo a credere che esistesse davvero un ragazzo come lui al mondo, era praticamente tutto ciò che avevo sempre sognato.
Persa nelle mie fantasticherie non mi accorsi nemmeno di aver attraversato i cancelli della scuola, ma mi ridestai sentendomi chiamare da lontano.
<<Ciao, Tetsutetsu>> dissi, ricambiando il saluto del ragazzo.
<<Sei sola? Non c'è Momo oggi?>> chiese lui avvicinandosi a me.
Con il passare dei giorni ero entrata abbastanza in confidenza anche con lui, seppur mettendo subito in chiaro le cose. Alla fine stavamo diventando buoni amici, anche se lui forse aspirava a qualcosa di più.
<<Aveva un impegno prima della scuola e non abbiamo fatto la strada insieme stamattina, ma mi ha assicurato che arriverà in tempo per la prima campanella>> spiegai.
<<Capisco. Ci sei oggi al club?>>
<<Non potrei mai mancare, siamo solo agli inizi e c'è un sacco di lavoro da fare. Non pensavo che il lavoro di manager fosse così difficile>> commentai, ripensando a tutte le cose che mi toccavano fare ad ogni allenamento.
Solo in quel momento iniziai a guardarmi intorno, non trovando la testa rossa di Kirishima da nessuna parte.
<<Kirishima?>> chiesi.
<<Oh, abbiamo un compito la prima ora e stamattina è andato in classe presto per ripassare. Ieri ha lavorato tutto il giorno e non ha avuto molto tempo da dedicare ai libri. Secondo me lavora troppo>> mi rispose, grattandosi il mento turbato.
Conoscendo Kirishima avevo scoperto gli altri suoi due lavori, oltre a quello nel negozio per il noleggio dei dvd.
Lavorava come cameriere la sera in un piccolo locale di piatti tipici thailandesi e ogni fine settimana al cinema, come addetto alla vendita delle vivande.
<<Stavo pensando che sarebbe carino andarlo a trovare a lavoro, magari un giorno potremmo organizzare qualcosa di gruppo per andare a mangiare dove lavora o per andare a vedere un film nel suo cinema>> proposi.
<<Ma lo sai che è un'ottima idea? Sinceramente sarei molto curioso di provare quel ristorante. Dopo lo vado a dire a Mashirao e Hanta. Tu chi vorresti portare?>>
<<Pensavo a Momo e Megumi>> dissi <<penso che a Megumi piaccia Hanta.>>
<<Anche io lo penso, secondo me per lui è lo stesso>> rispose Tetsutetsu.
Proprio in quel momento notai Momo arrivare e decisi di andare da lei per invitarla.
<<Allora è deciso. Fammi sapere, va bene? E mi raccomando, non farti scoprire da Kirishima.>>
Lui mi alzò un pollice in risposta e mi allontanai.

Quel giovedì ci ritrovammo davanti al ristorante thailandese in periferia, che riportava il nome di Shoku.
Da fuori sembrava un bel posto e stranamente era pieno di ragazze della nostra età.
<<Non mi aspettavo tutta questa gente e nemmeno tutte queste ragazze. Fortuna che hai prenotato con un cognome fittizio per non farci scoprire da Kirishima>> dichiarò Tetsutetsu rivolto a me, sbirciando l'interno del locale.
<<Invece io non sono stupita. Scommetto che sono tutte qui per vedere Kirishima>> disse Megumi.
A dimostrazione delle sue parole, infatti, non appena il ragazzo passò tra i tavoli tutte le ragazze si voltarono verso di lui chiaccherando chiassosamente. Lui non ci notò, ma noi osservammo attentamente la scena.
<<Direi di entrare>> suggerì Hanta.
Acconsentimmo tutti in accordo con le sue parole e aprimmo la porta, causando il tintinnare del campanello posto sopra, che fece voltare Kirishima nella nostra direzione.
I primi fummo io e Tetsutetsu, con gli altri ancora nascosti dietro il corpo del ragazzo.
Non notai inizialmente gioia sul viso del rosso, ma piuttosto lo trovai spaesato e rabbuiato. Tutto però cambiò quando Mashirao e Hanta riuscirono a farsi largo alle nostre spalle, con al seguito Momo e Megumi.
Solo a quel punto il ragazzo si aprì in un sorrisone e corse ad accoglierci.
<<Ragazzi, che sorpresa! Siete venuti a mangiare qui?>> chiese, guardando specialmente me.
Io, ancora troppo confusa dalla sua reazione iniziale non risposi e lasciai campo libero agli altri.
<<È stata sua l'idea. Ci teneva davvero a farti una sorpresa>> commentò Hanta, scompigliandomi leggermente i capelli.
Kirishima si illuminò a quella rivelazione e sorrise ancora più caldamente, senza staccare gli occhi dai miei.
<<Abbiamo prenotato a nome... uhm... Tanaka?>> disse insicuro Tetsutetsu, voltandosi verso di me per avere una conferma.
<<Esatto>> mi affrettai a dire, rossa come un peperone <<ci serviva un diversivo per non farci scoprire.>>
<<Venite pure con me. Vi accompagno io al tavolo. Sono così contento di vedervi qui, siete davvero fantastici>> disse Kirishima, facendoci cenno di seguirlo.
Momo mi diede un leggero colpetto sulla spalla per farmi riprendere dal torpore causatomi dal suo bellissimo sorriso e solo allora mi decisi a camminare in coda agli altri.
<<Certo che sei proprio stracotta>> mi sussurrò poi, attenta a non farsi sentire da quelli avanti a noi.
Mi grattai la testa imbarazzata e lei sorrise.
Ultimamente mi imbarazzavo davvero con poco, ma in fondo era anche la prima volta in cui mi innamoravo sul serio di un ragazzo.
Era tutto nuovo per me e ogni cosa era capace di mandarmi a fuoco, anche il suo più misero sorriso.
Arrivammo al nostro tavolo e lo trovai perfetto.
Come da mie indicazioni, infatti, ci avevano riservato un tavolo tranquillo e leggermente isolato dagli altri, allo scopo di potercene stare in pace e riuscire a chiaccherare un po' con Kirishima senza il rischio di farlo rimproverare.
Il ragazzo dal canto suo era contentissimo e non smise di ringraziarci e sorriderci per tutto il tempo.
<<Cosa ci consigli?>> chiese Tetsutetsu, afferrando uno dei menù davanti a noi.
<<Oh, beh. Assolutamente il Pad thai, è il piatto più famoso della cucina thailandese con noodles, verdure, carne o pesce e granella di arachidi. Oppure le zuppe, Tom yum soup o Tom yam kung se volete stare sul piccante o Tom kha kai che consiglio soprattutto alle ragazze per il suo sapore più delicato con il latte di cocco>> dissi in modo assolutamente professionale.
<<Ma sei fortissimo>> commentò Mashirao, decantandone le lodi <<come contorno invece?>>
<<Qui fanno buonissimo il Som tam, un'insalata con dentro papaya, gamberetti, granchio, pomodoro e peperoncino. È uno dei piatti più ordinati>> ci spiegò.
Tutti ascoltammo i suoi consigli ed io presi un Som tam e un Tom kha kai, fidandomi senza ombra di dubbio delle sue parole.
Kirishima si dimostrò molto serio e professionale nel lavoro che faceva, anche se si stava tra amici, dandomi ancora prova dell'impegno che ci metteva per far sbarcare il lunario ai suoi genitori.
Era davvero un ragazzo d'oro.
Ci lasciammo coccolare da lui per tutta la sera, riuscendo anche a chiacchierare un po' con lui, e ci gustammo quei piatti fino all'ultimo boccone.
Era tutto estremamente gustoso.
Poco prima del dolce, però, sentii la necessità di andare in bagno e mi alzai, comunicando ai miei amici il mio bisogno di allontanarmi per qualche momento.
Il bagno era in un posto più intimo e isolato, tanto che uscendo mi ritrovai davanti Kirishima. Finalmente un po' da soli.
<<Ciao>> mi disse lui dolcemente, avvicinandosi a me.
Era così carino nella sua divisa da cameriere e con quel tono di voce così caldo, tanto che sentii il mio stomaco stringersi quasi violentemente.
<<Ciao>> risposi io allo stesso modo.
<<Il capo mi ha concesso qualche minuto per prendere un po' d'aria sul retro. Ti andrebbe di farmi compagnia?>> mi chiese.
Morivo dalla voglia di passare qualche minuto in intimità con lui e per tale accettai senza nemmeno bisogno di pensarci su.
<<Allora vieni>> mi sussurrò sempre con quella voce dolce, prendendomi per mano e guidandomi lungo lo stretto corridoio adiacente al bagno.

POMPELMO
Niente, mi andava di scrivere questo.
Oggi come al solito non ho voglia di vivere, ho fame e voglio mangiare, ma mi tocca aspettare le cena. Sob.
Nel prossimo capitolo roba bella ehehehe

Rich {Kirishima x Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora