•07 Momenti

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<<È ora di svegliarsi>> commentò mia madre, entrando nella mia stanza.
Ci vollero altri tre tentativi per convincermi ad aprire gli occhi e quasi mi venne un infarto guardando l'ora.
<<Cosa? Le 4:30 del mattino? Pensavo di poter dormire almeno fino alle 5:00 come al solito>> commentai sconvolta.
<<Beh, questo prima. Adesso che hai trovato qualcuno dobbiamo migliorare gli standard o qualcuna potrebbe portartelo via. Coraggio, è il momento del risveglio muscolare mattutino di bellezza>> disse lei, aprendo tutte le tende come una principessa Disney.
<<Il risveglio di che?>> chiesi io, ancora intontita dal sonno.
<<Ho trovato il programma su un sito online. Garantiscono un pelle più radiosa e un organismo completamente depurato in 6 settimane, non trovi sia favoloso?>>
<<Trovo solo che gradirei dormire>> risposi, affondando la faccia nel cuscino.
Come tutte le mattine, però, l'ottenne vinta lei e in men che non si dica mi ritrovai in modalità zombie ad ascoltare il suo folle programma di risveglio muscolare.
<<Lo sapevo io, dovevo chiamare il telefono azzurro ai primi sintomi di squilibrio mentale>> mormorai tra me e me, iniziando a copiare i suoi movimenti.
Pensavo di togliermela un po' di torno con la storia dei messaggi su Line, invece si era solo agguerrita ancora di più.
Avevo appena creato un mostro.

<<Hai una faccia terribile. Ma che ti è successo?>> mi chiese Momo, appena fuori la sua maestosa villa.
<<Molto gentile>> risposi ironica <<guarda, non me ne parlare. Stamattina mia madre si è presentata alle 4:30 con un'altra delle sue idee strampalate, un dannatissimo programma per il risveglio muscolare.>>
Lei rise di gusto e mi lasciai trascinare.
Le avevo ben parlato delle follie di mia madre, visto che mi fidavo molto di lei come amica, e aveva trovato tutto molto divertente.
Effettivamente ad occhi esterni doveva apparire proprio come una gang comica e nemmeno io riuscivo a nasconderlo.
Mia madre era davvero una persona fuori dal comune e non riuscivo ad odiarla, non con quel suo carattere stravagante e tutte le sue buffe movenze. Sapeva essere esilarante a volte.
<<Senti, piuttosto ieri sei sparita tutto quel tempo con Kirishima, non è così?>> chiese.
Era impossibile nascondere qualcosa a Momo e mi rassegnai davanti all'ennesima dimostrazione della sua formidabile intelligenza.
<<Ci siamo baciati a dir la verità. O meglio, lui mi ha baciata ed è stato bellissimo>> le spiegai.
La ragazza si scompose leggermente a quella mia confessione, spalancando per qualche secondo la bocca.
<<State insieme adesso?>>
<<Non ancora, però oggi pomeriggio ho un appuntamento con lui. Non vedo l'ora.>>
<<Sei davvero innamorata di Kirishima. L'ho capito subito dallo sguardo che avevi quando lo fissavi da lontano e per lui è sicuramente lo stesso>> disse lei.
<<Dici?>> chiesi.
<<Bisognerebbe essere ciechi per non notarlo. Praticamente i suoi occhi brillano quando ti vede e non fa altro che sorridere quando parla con te, sembra quasi avere una paresi facciale>> mi spiegò.
Ridacchiai leggermente alle sue parole, ma nemmeno io potei negarne l'evidenza.
Kirishima sorrideva davvero sempre in mia presenza, ancora più del solito.
<<Ieri mi ha confessato di essere cotto di me e io di rimando gli ho confessato di essere pazza di lui, ma forse è ancora presto per dichiararci amore>> le spiegai <<anzi forse è troppo presto per tutto.>>
<<Non essere sciocca. Tu gli piaci e lui ti piace, no? Che senso ha aspettare? Si vede lontano un miglio che non potete aspettare oltre. Mettetevi presto insieme e fatela finita.>>
<<Per quanto mi costi ammetterlo mi sa proprio che hai ragione. Ho sempre voglia di stare insieme a lui, praticamente penso a Kirishima tutti i giorni>> le confessai.
<<Pensi di dirgli anche di tua madre? Non è roba da poco in fondo e merita di saperlo.>>
<<Ho paura di farlo fuggire a gambe levate>> le spiegai, fissandomi irrequieta la punta delle scarpe.
Avevo già valutato da me l'idea, ma avevo un terrore folle. Temevo di mandare tutto in fumo.
<<Fallo con le parole giuste e vedrai che andrà tutto bene. La base di una relazione seria è la sincerità, quindi meglio mettere subito in chiaro le cose. Ovviamente fagli anche capire l'importanza che ha lui per te>> mi suggerì lei.
<<Sei davvero brava a dare consigli, sai? Seguirò tutto alla lettera>> le riferii sinceramente.
Adesso dovevo solo trovare il coraggio.

Varcando i cancelli notai immediatamente Kirishima in lontananza, seduto sul suo solito muretto.
La voglia di andare da lui era tanta, ma il mio entusiasmo fu smorzato dalle ragazze ferme lì a parlare con lui.
Non eravamo in molte a frequentare la scuola, ma quelle poche gli gironzolavano spesso intorno, forse perché era il più gentile tra tutti i bei ragazzi della scuola. A differenza di Bakugou che insultava tutte se anche solo osavano avvicinarsi o Todoroki che le ignorava spudoratamente.
Anche Kaminari andava per la maggiore e si godeva ogni goccia della sua popolarità, visto che era già uscito con diverse ragazze.
Il rosso mi notò solo qualche minuto dopo e mi sentii riempire di soddisfazione quando lo notai liquidare in fretta e furia le tre ragazze per venire da me.
Notandolo avvicinarsi però andai nel panico. Non sapevo se baciarlo, abbracciarlo o comportarmi come sempre.
Momo si defilò nel mentre, andando verso alcune sue conoscenze, allo scopo di darci privacy e dentro di me la ringraziai per questo.
<<Ciao>> mi disse lui una volta davanti a me, sorridendomi come mai aveva fatto prima di quel momento.
Sembrava così radioso.
<<Ciao Kirishima>> mormorai a mia volta, arrossendo quando lui mi lasciò una leggera carezza sulla guancia a mo' di buongiorno.
Era così vicino che riuscii a vedere il mio riflesso nei suoi occhi.
<<Stamattina mi sembri ancora più bella del solito, come diamine fai?>> mi chiese lui, accarezzandomi di nuovo <<non sai quanto vorrei baciarti in questo momento, ma capisco da me che non sarebbe opportuno.>>
Lanciai uno sguardo veloce attorno a noi, notando il cortile pieno e alcune ragazze che mi guardavano furenti.
Forse non era davvero il caso di baciarci lì in mezzo davanti a tutti, con la nostra situazione ancora incerta. Prima c'era bisogno di fare chiarezza.
<<Dopo scuola cerca di fare più in fretta possibile a prepararti, non ce la faccio ad aspettare. Ti voglio portare subito con me>> mi disse, facendomi perdere qualche battito.
<<Farò il più veloce possibile, visto che nemmeno io sono molto paziente>> commentai.
La prima campanella suonò e lui si allontanò a malincuore da me.
<<Vado, prima di mandare tutto al diavolo e baciarti qui in mezzo a tutti. Ci vediamo al parco vicino la scuola allora, giusto il tempo per cambiarci>> mi disse, mentre già arretrava di qualche passo.
Sorrisi.

CALZINI BOLLITI
Hola, sono sparita per una vita, ma adesso cercherò di riprendere in modo più spedito ad aggiornare. Sorratemi.

Rich {Kirishima x Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora