•08 Qualcosa da proteggere

3.4K 307 83
                                    

Quel pomeriggio mi sentivo carina e stranamente a mio agio, forse perché non avevo detto a mia madre del mio appuntamento ed ero riuscita a prepararmi a modo mio, senza esagerare troppo.
Avevo scelto di indossare un semplice pantaloncino di jeans e una maglietta bianca con delle piccole margherite sopra, niente di troppo complicato.
Quando notai Kirishima seduto su una panchina ad aspettarmi mi sentii morire.
Non l'avevo mai visto senza la divisa scolastica, eccezione fatta per quella volta con la divisa da cameriere, e vederlo con abiti urbani mi mandò in pappa il cervello.
Era così bello nei suoi jeans neri e nella sua maglietta rossa con le borchie da lasciarmi senza fiato
Non appena mi notò si alzò subito in piedi per venirmi incontro e non riuscii più a trattenermi. Una volta davanti a lui gli buttai le braccia al collo e lo baciai con urgenza, sentendo lui ricambiare con lo stesso bisogno.
Non avevo pensato ad altro che alle sue labbra dalla sera prima e adesso non volevo più staccarmi.
<<Dannazione, mi hai letto nel pensiero. Stavo per farlo io>> commentò lui, baciandomi dolcemente sullo zigomo e scendendo piano piano fino alla mascella.
I suoi baci erano così dolci da farmene desiderare ancora tanti, tanti altri.
Ci ricordammo solo dopo del luogo in cui ci trovavamo e ci staccammo dalle braccia dell'altro più che imbarazzati. Non c'era nessuno in giro per il parco, ma non era comunque l'ideale.
<<Andiamo, prima che cambi idea e ti salti addosso>> commentò lui, afferrandomi la mano senza pensarci su due volte.
La strinsi di rimando, talmente forte da farci quasi male.

Il parco era bellissimo. Pieno di luci, colori e persone e non facevamo altro che correre da una parte all'altra come trottole per provare più attrazioni possibili.
Non venivo da anni al luna park e mi ritrovai ad amarlo come non mai, soprattutto per l'entusiasmo del ragazzo vicino a me che non faceva altro che sorridere.
Aveva gli occhi che gli brillavano e lo trovavo così tenero.
<<Cosa ti andrebbe di fare adesso? Ti porterò ovunque tu vorrai>> mi disse, mangiando quel che restava dello zucchero filato che ci stavamo dividendo da qualche minuto.
Le sue labbra erano ricoperte di zucchero e mi persi un po' a guardarle, morendo dalla voglia di baciarlo per eliminare quei dolci residui.
<<Allora?>> chiese di nuovo lui, richiamandomi sulla terra.
Scossi la testa per riprendermi e lui scoppiò a ridere. Sicuramente dovevo apparirgli molto buffa in quel momento.
<<Forse è un clichè gigantesco, ma vorrei andare lì>> dissi, indicando l'enorme ruota panoramica poco distante da noi.
<<Sei una romanticona, allora>> disse <<e ruota panoramica sia.>>

Sembrava tutto così lontano lassù e tutto perse importanza per me, tutto tranne il ragazzo seduto davanti a me e che fissavo da diversi minuti come rapita.
Quello era il momento giusto per confessargli tutto, dovevo solo introdurre il discorso.
<<Ti voglio qui vicina a me>> mi disse Kirishima, dopo qualche minuto di giro, strappandomi dai miei monologhi interni.
Fu impossibile per me trattenere un sorriso davanti a quella proposta e allo stesso modo mi fu impossibile non accogliere la sua richiesta.
In fondo anche io lo desideravo così tanto.
Andai ad occupare il posto accanto al suo e lui non indugiò nemmeno per un secondo ad avvicinarmi a sé.
Mi ritrovai con le gambe sulle sue e le braccia attorno al suo collo, mentre lui mi stringeva dolcemente per i fianchi, accarezzandoli piano con la punta delle dita.
Restammo in silenzio per un bel po', lui a guardare il panorama fuori ed io a godermi il panorama del suo bellissimo viso concentrato.
Il suo profumo mi stava mandando in pappa il cervello e mi poggiai sulla sua spalla per poterlo respirare meglio.
Preferivo godermi lui, piuttosto quel giro visto che per ora le occasioni erano state poche.
Feci un respiro profondo e finalmente mi decisi a vuotare il sacco.
<<Kirishima?>> chiesi per attirare la sua attenzione.
<<Mh?>> chiese lui a sua volta, riportando i suoi occhi su di me.
<<C'è una cosa che mi turba e gradirei parlartene>> commentai, staccandomi leggermente da lui per poterlo vedere bene in viso.
Ero pronta, ero pronta sul serio.
<<Ti ascolto>> rispose lui, mostrando una leggera preccupazione sul viso.
<<Riguarda mia madre>> iniziai.
Lui non disse niente, come per esortarmi a continuare ed io accolsi la sua richiesta.
<<Vedi, lei è fissata con la storia di farmi sposare con un ragazzo di buona famiglia per non fare, a detta sua, il suo stesso errore, visto che mio padre non aveva il becco di un quattrino e l'ha lasciata con molti debiti. È per questo motivo che mi ha convinta ad accogliere il bando della Hollister, sperava di farmi conoscere qualcuno secondo i suoi canoni>> gli spiegai.
<<E invece hai trovato me>> commentò lui <<sai, è ironico. La mia ex mi ha lasciato dicendomi che non potevo offrirle quello che voleva. Desiderava cose materiali che io non potevo darle e ha ripiegato su un ragazzo dalle tasche più ampie.>>
C'era tristezza nel suo sguardo e capii subito. Temeva di essere scaricato anche da me allo stesso modo e per le stesse ragioni.
<<Kirishima, guardami>> dissi, riottenendo di nuovo i suoi occhi su di me <<te l'ho detto solo per informarti che non sarà facile per me continuare a frequentarti, visto che mia madre ha scoperto tutto e preme per conoscerti, ma io voglio davvero stare con te e non mi importa di quello che pensa. Come non mi importa delle tue possibilità economiche, perché a me tu piaci sul serio così come sei.>>
Il suo viso si rilassò a quelle parole e prese ad accarezzarmi il viso con la stessa dolcezza della sera prima e con lo stesso sguardo innamorato.
<<Sono contento di sentirtelo dire, perché non ho nessuna intenzione di perderti proprio adesso che ti ho finalmente avuta>> mi sussurrò lui, iniziandosi ad avvicinarsi piano alle mie labbra.
Tutta quell'attesa stava iniziando ad essere snervante e decisi di pensarci io ad accorciare i tempi, tanto da cancellare in un lampo quella distanza che restava tra i nostri visi.
Kirishima ne fu sorpreso all'inizio, dato che spalancò gli occhi, ma si lasciò andare subito dopo chiudendoli ed io feci lo stesso.
Riassaporare le sue labbra fu ancora più bello delle volte precedenti, perché adesso c'era più tempo per noi e la situazione era particolare.
Gli avevo confessato tutta la paura che covavo nel mio cuore e lui l'aveva accolta, dividendo quel peso con me. Adesso sulla mia schiena il carico era dimezzato e mi sentivo molto bene al pensiero di aver trovato lui dall'altra parte per dividerlo con me.
Lo vedevo come il primo passo serio per una storia con lui, praticamente le solide fondamenta.
Mi dimenticai del giro, mi dimenticai del posto, mi dimenticai del tempo. Adesso c'era solo lui, lui e quelle sue labbra da capogiro.
Nient'altro.
<<Sei così bella>> commentò lui, staccandosi da me <<così bella.>>
<<Mai quanto te, Kirishima>> commentai sincera.
Lui poggiò la sua fronte sulla mia, in modo da potermi guardare meglio negli occhi.
<<Io voglio stare con te, tu vuoi?>> chiese.
Come potevo rifiutare una simile richiesta?
<<Come non potrei? Certo che anche io voglio stare con te.>>
Kirishima mi baciò fugacemente di nuovo, in tempo per la fine del giro e poi mi condusse fuori per mano.
Guardai incantata la bellezza delle sue dita intrecciate con le mie e la sua espressione piena di gioia, mentre camminava alla ricerca della prossima cosa da fare insieme.
Fu in quel momento che decisi una cosa importante: adesso che lui era mio non avrei permesso a mia madre di portarmelo via.
Avrei protetto quel giovane amore che stava sbocciando da tutte le intemperie, anche da quelle più burrascose.

È una promessa.

BUONGIORNOH
Buon Natale e felice anno nuov- ah no.
Mi sono svegliata con l'improvvisa voglia di aggiornare ed eccomi qua.
Ultimamente mi faccio sentire poco, più per pigrizia che per altro e poi il "nuovo" bug di Wattpad è vergognoso.
Che fastidio.

Rich {Kirishima x Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora