Cap.10

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(PS: i '.5' indicano i capitoli 'speciali' che non c'entrano nulla con la storia in sé, facciamo finta che siano delle piccole one short, detto questo, buona lettura!)

Il dormitorio della U.A. era davvero un edificio molto grande, con una grande 'A' tra le due 'torri', però, essendo abbituata alla grandezza della tua casa, non ti sei meravigliata più di tanto, il corvino ti fece il segno di seguirlo, così iniziate a dirigervi verso l'entrata, guardi il grande soggiorno che vi era dopo aver varcato le porte di entrata, poi, un pò più avanti, vi erano le scale che conducevano ai cinque piani della struttura, alla vostra destra vi erano le cucine e la sala da pranzo, ai lati delle scale vi erano rispettivamente i bagni e le lavanderie, senti una presa sulla mano, abbassi lo sguardo notando che il corvino aveva afferrato il tuo arto con delicatezza, alzi lo sguardo, ma non puoi guardarlo in viso dato che era davanti a te, ti dava le spalle, iniziate a camminare verso le scale, ti spiega, sotto voce, che la sua camera si trova al quarto piano, non molto popolato, infatti vi erano solo lui e un ragazzo che doveva ancora arrivare, annuisci, anche se non ti può vedere.

Salite le scale in modo da non farvi sentire da nessuno, sarebbero state molto comode le scale che avevi a casa tua in quel momento, dovevi ammetterlo, dopo aver svillupato la tua Unicità sei diventata piuttosto pigra se non fosse per quelle volte che dovevi allenarti con Hizashi e quando avevi ispirazione su cosa costruire, dopo dieci rampe di scale e qualche svolta nel corridoio, arrivate davanti alla camera, che aveva il nome del ragazzo inciso su una tavoletta appesa alla porta grazie a una corda che rimaneva in 'equilibrio' su un chiodo, il corvino prese la chiave dalla tasca dei jeans e aprì la porta, facendoti entrare per prima, accesa la luce noti che era una stanza normale, proprio come te la presenta la scuola, non è cambiata per nulla, se non fosse per una cuccia in un angolino della stanza e un miagolio ai tuoi piedi, abbassi lo sguardo notando un grazioso gatto arancio farti le fusa attorno alla gamba, sorridi per poi accovacciarti per accarezzarlo, ma noti che hai ancora la mano di Aizawa attorno alla tua, vi guardate per un attimo, il ragazzo subito lascia la mano e sussurra qualcosa che non capisci al pieno.

-"Hai seguito il mio consiglio."
-"L'ho solo trovato per caso, non potevo lasciarlo per strada.", sorridi mentre accarezzi il morbido manto del gatto, alzi lo sguardo notando che il corvino ti stava guardando con un incurvatura sulle labbra, ma appena ti nota cambia posizione dello sguardo, 'Che strano comportamento, che sia timido? No, non è mai stato così.', pensi mentre ti alzi e ti avvicini a lui, pieghi il capo in un lato mentre lo vedi agitarsi, sorridi intenerita.
-"Se vuoi posso andare a casa se non ti trovi al tuo agio.", dici.
-"No! Volevo dire... Non c'è nè bisogno... Cioè... Non voglio che te ne vada da sola, ecco tutto.", sorridi per poi abbracciarlo, gli sussurri un 'grazie', questa volta lo senti ricambia senza esitazioni e rilassarsi al contatto che vi stavate scambiando, comunemente chiamato 'abbraccio', rimanete così per un pò fino a quando un miagolio non vi separa per il quasi spavento.
-"Come si chiama?", chiedi mentre vedi il corvino andare a prendere dei croccantini per gatti dall'armadio, vedi che aveva tutte le cose del gatto lì, ti stavi chiedendo dove avesse mai i vestiti se era tutto pieno, ti guardi intorno notando un piccolo mobile al lato del letto, e lì capisci che lì metteva.
-"Non gli ho ancora dato un nome, ad esser sincero. L'ho trovato ieri e senza dargli il tempo l'ho portato con me e comprato il necessario."
-"Almeno hai notato il suo sesso?"
-"È femmina.", ti risponde dopo un pò, vedi che apre il frigorifero che aveva in stanza e ti porge una brioche, senti il tuo stomaco brontolare, sorridi nervosa per poi prendere il pacchetto giallo, appena lo apri e prendi il dolce, vedi la gattina avvicinarsi a te incuriosita.
-"Vuoi assaggiare?", la senti miagolare mentre salta sul letto sendendosi al tuo fianco, avvicini il dolce al suo muso, ella lo annusa per poi dargli un morso, sorridi quando la vedi leccarsi i baffi, ti viene un idea, guardi il corvino felice.
-"Brioche!", lui ti guarda stranito.
-"Brioche?", chiede il corvino.
-"Si, Brioche, sarà il suo nome.", egli accenna un sorriso appena ti vede giocare con la gatta e ripetere il suo nome, sembrava che le piacesse molto a quanto pare, poi una domanda ti sorge quasi subito dopo.

-"Aizawa, ma io dove dormo?", chiedi mentre accarezzi il pelo arancio e biondo di Brioche la gattina, il corvino riniziò ad agitarsi ed ad accennare del rossore sulle sue guance, sorridi mentre fai fare le fusa alla dolce micina.
-"Dormirai nel letto... Con me... Se non ti reca disturbo...", scuoti il capo, sei abituata a dormire con Hizashi, non ti sembra strano dormire con i maschi per te.
-"No, fin da piccola sono abituata alla presenza di Hizashi nella mia stanza, quindi nessun disturbo.", vedi il suo viso diventare serio per un attimo per poi annuire mentre guarda altrove e si gratta il retro collo, muovi i piedi mentre pieghi il capo su un lato, visibilmente stranita dal suo comportamento.
-"Non credo che quei vestiti siano comodi, ti presto un mia tuta.", dice mentre si avvicina al mobile alla tua sinistra e inizia a scavare fra i cassetti, lo guardi attentamente, aveva i capelli corvini lunghi fino alle spalle, esse erano esili come il resto del corpo, ma un accenno di muscoli si notava, appena si girò per prestarti i vestiti noti che i suoi occhi sono abbastanza sensibili alla luce e che si seccano se usa il suo Quirk per troppo tempo, il costume che ha richiesto ha delle bende che lo coprono come se fossero una sciarpa, esse è come se prendessero vita appena aziona il suo Quirk, 'Un vantaggio nello svantaggio.', noti, il ragazzo alza un sopracciglio mentre tu scuoti il capo, non hai nulla.
-"Potresti girarti?", chiedi dopo un pò, egli annuisce e ti dà le spalle in modo che puoi cambiarti, la maglia era una felpa con la cerniera, rosso corarlo, ti arrivava alle ginocchia, noti che i pantaloni ti cadono sui fianchi, quindi li lasci perdere, tanto la maglia bastava e avanzava, appena si gira, sotto il tuo approvamento, lo vedi agitarsi.

-"Perché non hai indossato i pantaloni?", ti chiede incuriosito.
-"Mi andavano troppo larghi.", rispondi semplicemente mentre pieghi e appoggi i tuoi vestiti sulla sedia della scrivania, il ragazzo annuisce, vi guardate per un bel pò e appena noti che si stava per cambiare ti giri subito, sentivi le guance bollenti assieme alla risata del ragazzo, che ti faceva ancor di più imbarazzare, senti dei passi dietro di te per poi sentire i capelli caderti sulle spalle, ti giri subito, sorpresa da questa azione.
-"Mi sono sempre chiesto come saresti stata con i capelli sciolti, perché non li lasci così? Sono belli."
-"Quanto fastidiosi, quando devo costruire, o studiare, o scrivere, mi cadano sempre davanti agli occhi, quindi li lascio legati.", il ragazzo annuisce, lo vedi iniziar a cercare fra i cassetti per poi ritornare da te con un foulard nero, con alcuni gattini bianchi disegnati sopra.
-"Usa questo come ferma capelli, almeno così potrai tenerli sciolti.", sorridi per poi prendere il foulard con grande gioia, ringrazi il ragazzo, poi insieme andate a letto, lo vedi prendere certe distanze, forse per non darti fastidio, sorridi divertita, gli afferri la maglia, cosa che lo fà girare, così tu puoi abbracciarlo e chiudere gli occhi, rilassata.

Il corvino era rigido, freddo, immobilizzato, non si aspettava una cosa del genere da te, a prima vista sembravi una ragazza seria, che pensa soltanto agli studi e ai voti alti, ma non credeva che appena conosciuta meglio, o un pochino meglio, fossi una ragazza dolce e gentile, chissà perché eri diventata così, ci sono ragioni per tutto, e lui doveva solo aspettare per capire la tua, sospira quando nota che ti eri addormentata, con la fronte appoggiata sulla sua spalla e ancora abbracciata a lui, ricambia cercando di non svegliarti e appoggia il capo sul cuscino, sente un peso vicino ai suoi piedi appena chiude gli occhi, sorride quando sente che la gattina si è posizionata per addormentarsi vicino a loro, poi, pian piano, anche lui riesce a cadere fra le braccia di Morfeo, non dopo aver visto di nuovo il tuo viso rilassato.

I'm not the Peace (Shota Aizawa x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora