Cap.16

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Lanci il cuscino in faccia al corvino, che come risposta ride alla tua azione mentre lo guardi male.
-"Come puoi pensare una cosa del genere?!", sussurri urlando, cercando di non svegliare coloro che dormono in quel corridoio.
-"Devi ammettere che starete bene insieme.", dice mentre accarezza Brioche ma senza mai staccare i suoi occhi dai tuoi, scuoti energicamente il capo, visibilmente shockata.
-"Mai! Siamo cresciuti insieme, non posso mai vederlo in quel mondo!"
-"A me non sembra che per lui sia lo stesso pensiero da come ti guarda.", colpisci varie volte il corvino, che continua a ridere, sussurri vari 'Mai' continuando a colpirlo, quando la smetti, le tue labbra assumano la forma di un broncio.
-"Su su, non fare così..."
-"E tu invece? Ti ci vedi insieme a me, Shouta?!", dici, avvicinando il tuo viso a quello del ragazzo, questa volta è lui ad esser shockato e un accenno di rossore, dovuto alla tua vicinanza, si vede sulle sue guance, egli scuote, lievemente, il capo.
-"Perché? Non sono il tipo?"
-"Cosa? Eh?! No! Non è questo! È solo che... Sei la mia prima amica, quindi...", lo guardi incuriosita.
-"Ecco, io... Poi si vedrà!"
-"Come 'poi si vedrà'?!", quasi urli, il suo rossore aumenta, lo trovavi estremamente carino in quella situazione, avvicini di più il tuo viso al suo e il rossore aumenta.
-"Daremo il tempo al tempo!", dice sicuro per poi distogliere lo sguardo dal tuo, ti metti composta, ciò implica l'allontanamento del tuo viso al suo, lo guardi attentamente, aveva una maglia, molto larga, che gli faceva da pigiama, rigorosamente nera, assieme a un pantalone da ginnastica, anch'esso nero, gli stavano larghi entrambi ma sembrava che a lui non importava, mentre tu avevi una t-shirt del tuo colore preferito e un leggings nero, non eri il massimo, ma almeno stavi comoda.

-"Quindi vorresti dire che se ci fosse possibilità ti metteresti con me.", lo vedi annuire lievemente, sinceramente non capivi come siete arrivati a quella discussione, stavate parlando di Hizashi e del suo strano comportamento, abbastanza comico quanto assillante, per poi arrivare a quella conclusione, cioè che tu e lui potevate stare bene come coppia.
-"Ma ancora non capisco come puoi trovare bene me e Hiza assieme."
-"Gli opposti si attraggono."
-"E gli uguali s'innamorano."
-"Vuoi sempre l'ultima parola?"
-"Ovvio.", dici sorridendo divertita, ricevi in faccia il cuscino che prima avevi lanciato al corvino, non sembrava teso come l'ultima volta che avete dormito insieme, anzi, era più sciolto, lo guardi male, 'Questa è guerra.', pensi, gli ritiri il cuscino per poi colpirlo con l'altro, facendo così iniziate una lotta di cuscini che vi tiene svegli fino a tardi.

(...)

-"Non credevo che Aizawa-san fosse tipo da giochi serali."
-"Non lo conosci allora."
-"La volete smettere di parlare di me come se non ci fossi?"
-"Suvvia, Shouta, devi ammettere che questa cosa è abbastanza shockante da sentire. Ma anche per (T/N) non sono da meno."
-"Mi stai dando della noiosa, Hiza?", chiedi mentre gli punti la matita contro, lui alza le mani in segno di resa, sorridendo divertito dalla tua reazione a quella frase.
-"Affatto, sei molto interessante, quando puoi.", lo guardi male.
-"Mi stà venendo voglia di farti diventare muto.", ammetti facendolo deglutire.
-"Suvvia, non litigate, ma sono anche io del parere di Yamada-san.", guardi male anche l'altro biondo, che ti sorride innocentemente, sospiri.
-"Sei troppo innocente per farti diventare sterile.", dici ricontinuando a copiare il disegno datovi dal professor Starck, senti un 'Eh?!' proveniente dal tuo amico d'infanzia mentre gli altri due ridono alla sua reazione.

-"Ma come? A me mi minacci mentre a lui lasci andare?!"
-"A te ti conosco, se ti lasciassi in pace continueresti a infastidirmi, mentre se Yagi sente un no lo rispetta.", ammetti, continuando a disegnare, senti un suo sbuffo mentre i due ridacchiano.
-"Gruppo C, basta chiacchierare, a lavoro!", mormorate un 'Ci scusi, professore' e tutti e quattro ritornate a disegnare, non sai a cosa serviva disegnare una bozza di un costume dato che serviva più a quelli di sopporto che a voi, ma lasciavi perdere, forse in futuro vi sarebbe risultato utile, la campanella suonò dopo un pò e il professor Starck recuperò i fogli, quando arriva a voi ti lascia un'occhiata fredda prima di ritornare alla cattedra, stringi la mascella, odiavi quello stupido Avengers, tu e il corvino vi rigirate verso i vostri posti per poi riunire le manette, staccate per permettevi di girarvi.

La giornata passa fin troppo velocemente per i tuoi gusti, fece passare anche l'ora di svago come se fosse nulla, odiavi non avere nulla da fare, quindi trascini, anche se controvoglia, dopo le lezioni, il corvino nella 'stanza delle rinnovazioni o delle creazioni' di cui dispone la scuola e che ha come responsabile il professor. Starck, apri la porta e lo trovate interto a sistemare il 'cuore' di una delle sue tante tute, si gira giusto il tempo per scambiarvi degli sguardi e si rigira verso il cerchio, acceso, celeste, vi indica un posto, cioè sopra al tavolo da lavoro, completamente pieno di ferro rotto, nuovo e vecchio assieme agli strumenti di lavorazione, guardi il corvino, come chiedergli il consenso, e lui alza le spalle, sorridi e ti dirigi verso il tavolo, prendere due sedie, prendi un foglio per disegnare una bozza e poi crearla, ma non ti viene ancora niente in mente.

-"Potresti creare qualcosa per il mio custume?", ti chiede il corvino, ti giri verso di lui, con un sopracciglio alzato, è vero, il suo costume è abbastanza 'vuoto' e poi la sua unicità non è granché utile in fisicità, quindi aveva bisogno di una specie di arma e qualcosa che non faccia capire a chi o cosa putano i suoi occhi, separi le manette e prendi un metro, iniziando a misurare il suo viso e metà del suo torso, scrivi le misure sul foglio e su di esse inizi a disegnare una bozza, il corvino e il professore ti guardano interessati ma anche straniti.
-"Farò degli occhiali che non facciano capire ai tuoi avvessari a chi o cosa punti e per combattere o difenderti delle specie di bende, che in realtà è un panno, fatto da lana di fili di ferro e nanofibre di carbonio, poi ti serviranno dei piedi di corvo, in modo che i nemici non scappino dopo la cattura.", dici, facendo annuire il professore e straniere il corvino che, sinceramente, non ha capito nulla.

I'm not the Peace (Shota Aizawa x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora