Cap.30.5

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-"Hizashi...", dici assottigliando gli occhi mentre vedi il biondo tenere in braccio due bambini, adesso uno, dato che Nemuri ha preso uno dei due.
-"Ma come sono carini! Dove li hai trovati, 'Zashi?", chiede la corvina mentre noti il bambino dai capelli corvini tendere le mani verso di te, alzi un sopracciglio mentre lo prendi tra le braccia ed egli inizia a giocare con alcune ciocche dei tuoi capelli, il biondo si gratta il retro collo mentre cerca di non incrociare il tuo sguardo.
-"Ecco, diciamo che, forse, abbiamo scontrato uno strano ragazzo che, forse, ha fatto ritornare bambini Shouta e Yagi e, forse, ritorneranno normali fra 24h.", ammette il biondo, noti la corvina smettere di giocare con il piccolo Yagi per guardare il biondo.
-"Avevi detto che sarebbe stata un'uscita senza impegni da lavoro!"
-"Che vuoi che ne sapevo che ci sarebbe stato quel ragazzo con rancore verso gli eroi?!", chiede lui e, come da ormai vari anni, iniziano a litigare per cose stupide.
-"Ragazze vi auguro buona fortuna allora!", annuncia per poi correre più lontano possibile dalla corvina con aura omicida molto elevata, guardi il corvino che continua a giocare con alcune tue  ciocche di capelli.

-"Vuoi che rimanga con te? Dopotutto hai anche Eri e Shinsou di cui occuparti, sarà difficile per te.", incroci lo sguardo della corvina, che ti guarda abbastanza preoccupata.
-"Eri e Shinsou sono a casa di mia sorella, Nemuri.", le fai ricordare, la corvina annuisce dopo averci pensato.
-"Giusto, ancora non ci credo che hai voluto dare il cognome di tua madre a quel ragazzo.", dice mentre inizia a camminare verso la casa che era alle vostre spalle, ovvero quella della corvina, la segui mentre guardi il corvino che ricambia il tuo sguardo.
-"Ho solo voluto ricordare mia madre."
-"Dopo quella volta pensavo che saresti andata avanti.", guardi la corvina, che poggia il biondo per terra, stessa cosa fai tu e li vedi giocare, o almeno che il piccolo Yagi cerca di far giocare con lui il piccolo Shouta.
-"Lo sai che non ne sarei stata in grado.", dici mentre vedi il piccolo dai capelli corvini camminare verso di te per poi abbracciarti una gamba, sorridi mentre lo vedi ricambiare lievemente quel tuo gesto.

Tu e il piccolo Shouta rimanete con Nemuri e Yagi fino a quando non noti che il cielo si stava oscurando e che stava arrivando l'ora di andare a casa, saluti la tua migliore amica, mentre prendi in braccio il corvino, per poi dirigerti verso la casa in cui abitate assieme ai due 'bambini', Shinsou non si poteva neanche definire tale ora come ora, guardi il corvino, ha il volto appoggiato alla tua spalla e stava cercando di tenere gli occhi aperti, sicuramente starà lottando, con la sua ragione da adulto, contro gli istinti del bambino in cui si era mutato ora, ricordavi ancora quella volta in cui ti raccontò del perché aveva deciso, sin da subito, ovvero dopo esser stato promosso alla tua stessa classe, del perché si era stabilito nel dormitorio della U.A., sei rimasta senza parole, dovevi ammetterlo, ricordi ancora cosa hai risposto quando finì di raccontare: 'Se diventassi di nuovo bambino farò in modo che quel che è successo non accada più.', il corvino ti sorrise, anche se era solo un cenno di un sorriso, per poi stringerti più di quanto non stesse facendo in quel momento, guardi il corvino, egli alzò il capo quando capì che eravate, finalmente, arrivati a destinazione, sblocchi la serratura della porta ed entri nell'abitazione, poggiando per terra il corvino, fortuna che Nemuri aveva dei vestiti per bambino con sé, anche se non capivi da dove uscivano, o il corvino e il biondo forzuto non avrebbero resistito al freddo.

-"Credo di avere ancora dei vecchi vestiti di Shinsou da qualche parte..."
-"Questa sarà l'ultima volta che ti dico che quei vestito sono serviti a qualcosa.", dice con voce bambinesca il corvino mentre incrocia le piccole braccia e guardandoti come era suo solito fare, cosa che non resistette a lungo a causa di uno sbadiglio.
-"Odio esser bambino...", sussurra il corvino facendoti ridacchiare, togli il giubbottino che ti ha gentilmente prestato Nemuri, quella corvina non te la racconta giusta, per poi prendere in braccio il corvino e dirigerti verso la vostra camera da letto, lo fai sedere sul letto mentre cerchi un cambio per sua piccola statura da bambino.
-"Vorresti ritornare ad esser un neonato, Shouta?", chiedi sorridendo divertita mentre il corvino sbuffa, sempre con quella sua vicina bambinesca che ti fa sclerare troppo, anche se non lo dai a vedere, in quel momento era troppo tenere anche per te, prendi il corvino, assieme al cambio tuo e di lui, per poi dirigerti in bagno.
-"So lavarmi da solo, (T/N)."
-"Secondo me non riesci ad arrivare al mobile dello shampoo data la tua statura di adesso.", dici facendolo imbroggiare, ridacchi per poi iniziare a togliergli gli indumenti di Nemuri, tutti rigorosamente neri.

-"Non sei agitata?", ti chiede d'un tratto lui mentre fai uscire l'acqua dalla doccia e la regoli per bene, ti giri verso il corvino, che cerca in tutti i modi di non far notare che sta tremando, sorridi per poi metterlo nell'acqua abbastanza, ma non molto, calda assieme al bagno schiuma.
-"No, perché dovrei esserlo?", chiedi di rimando mentre sciacqui i corti capelli corvini del bambino, con la mente di un adulto, e glieli insaponi.
-"Insomma, mi stai lavando..."
-"Se fosse stata un'altra situazione sicuramente si.", dici facendogli alzare un sopracciglio, scuoti velocemente il capo mentre fai un'altra passata con l'acqua sui capelli del corvino.
-"Cosa intendi dire?", chiede lui.
-"Ti ricordo che sono abituata con Shinsou, non che ora continui a lavarlo, ma quando era piccolo chi lo aiutava?"
-"Non ho chiesto questo.", incroci lo sguardo del corvino, che ti guarda con un piccolo sorriso accennato.
-"E se ritornassi adulto all'improvviso?", sgrani lentamente gli occhi mentre capisci cosa voleva intendere, guardi male il bambino dai capelli corvini che semplicemente alza le spalle, sospiri frustrata.
-"Non pensavo che Hizashi potesse contagiarti così tanto.", dici mentre fai uscire il bambino dalla vasca, che ridacchia, per poi coprirlo con l'accappatoio.

I'm not the Peace (Shota Aizawa x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora