Eri rimasta tutta la notte a sistemare i movimenti di una tua creazione, ci avevi messo talmente tanto impegno e concentrazione che ti eri pure dimenticata che giorno fosse, infatti una chioma bionda, anzi, per meglio dire, una furia bionda, entrò nel tuo laboratorio, riservato al terzo piano della casa, dove vi erano anche quelli di tuo padre e di tua madre, facendoti cadere il cacciavite dalle mani, lo guardi in malo modo prima di riprendere lo strumento, lo guardasti attentamente, aveva una tuta e i capelli legati, eppure non ricordavi che oggi vi dovevate allenare, non ci dai peso e ricominci a lavorare, facendo parlare a vanvera, fino a quando, infastidito dal tuo comportamento, non sbatté le mani sul tavolo, facendo cadere alcuni fogli, dei bulloni, il cacciavite che avevi in mano e, per ultimo ma non meno importante, lo stereo che dovevi sistemare per tua madre, lo guardasti di nuovo male.
-"Non dimmi che hai speso tutta la notte a lavorare.", disse meravigliato, ormai era una cosa normale di cosa doveva meravigliarsi? Alzi un sopracciglio.
-"Ti ricordi che giorno è oggi?"
-"No, che giorno è oggi, Hiza?"
-"È il giorno delle ammissioni alla U.A.!", ti alzi di scatto dalla sedia e ti avvicini a gran corsa verso il calendario che era nella stanza, infatti era proprio così, due mesi sono passati come se non fosse nulla, guardi in panicata il tuo amico d'infanzia, che aveva il tuo stesso sguardo il quel momento.
-"Ti devi preparare, e alla svelta!"(...)
Appoggi il capo sul finestrino nero dell'auto, avevi passato il minor tempo possibile a lavarti e poi vestirti con abiti adatti, ti viene ancora in mente ti stavi lavando la schiena, Hizashi entrò violentemente dicendo 'Hai finito?' e tu in risposta gli hai lanciato il sapone in faccia urlando 'Esci fuori razza di pervertito', sospiri per poi aprire gli occhi e guardare il tuo amico d'infanzia, aveva ancora un segno rosso sulla fronte, ti faceva quasi pena in quello stato, lui si girò e ti sorrise, quasi come se ti volesse rassicurare che andava tutto bene, poi ti avverrò per la spalla e ti fece appoggiare la tua testa sulle sue gambe.
-"Vedi di dormire, non voglio uno zombie come amica e rivale.", sorridi per poi scuotere il capo, sempre il solito, però eseguisti ciò che ti disse, chiudi gli occhi e entri nel mondo dei sogni sotto lo sguardo attento del tuo amico, Hazishi, o Hazi come lo chiamate tu e tua madre, sospirò per poi guardare fuori, non avrebbe permesso a nessuno di farti del male, neanche ad un surpercattivo, arrivati a destinazione, ci avete piegato circa un'ora per arrivare dato che abitate lontano, molto lontano, dalla scuola, il tuo amico d'infanzia cerca di svegliarti, infatti, cerca, purtroppo deve usare sempre il suo Quirk con te, cosa che fece quasi subito, ti alzi di scatto e ti giri velocemente verso il biondo, che alzò le mani in segno di resa, avevi uno sguardo assassino in volto, sospiri per poi uscire dal veicolo, ringrazi il conducente e ti metti di fronte all'entrata della famosa U.A., certo, potevi entrarvi anche su raccomandazione, dato che i tuoi genitori lavoravano per ella, infatti l'agenzia dei costumi era gestita da loro, ma volevi fare il test e passarlo con le tue forze, cosa che fece felici i tuoi genitori e il tuo amico di fianco a te, che non vedeva l'ora di averti come rivale.
-"Allora? Andiamo? Hey! Sei tra noi? (Tuo/Nome)! Ma ci sei? Hoy!", dai un pugno in testa al tuo amico biondino, facendolo lamentare per via del dolore, sapevi esser manesca la maggior parte delle volte quando eri in compagnia di Hazishi, con gli altri cambiavi completamente carattere, infatti non avevi amici oltre a lui, calma e silenziosa.
-"Smettila di farmi fare brutta figura ogni volta che arriviamo in qualche posto.", dici mentre t'incammini verso l'entrata, con il tuo amico alle calcagna.
-"Qualche posto? Ma hai visto dove siamo? Siamo alla U.A.!"
-"Certe volte mi chiedo se saresti mai serio in vita tua.", dici facendolo rimanere a bocca aperta.
-"E con questo cosa vorresti dire? Hey, (T/N), non mi ignorare!", stavi cercando in tutti i modi di non farti fare brutta figura e in tutti i modi il tuo amico d'infanzia ti faceva sempre fare il contrario, cerchi di rimanere calma ed entri nella scuola, dirigendoti verso l'Auditorium, la conosci come le tue tasche dato che sei dovuta venire alcune volte con i tuoi genitori per via del loro lavoro per quella struttura scolastica per eroi.
-"(T/N)!", disse quasi come una lamentela il biondo affianco a te, sospiri quasi sbuffando per poi guardarlo, sembrava stanco.
-"Quanto ci vuole per arrivare?"
-"Con il tuo passo da lumaca non arriveremo mai.", dici facendolo 'riprendere HP' e prenderti per il polso, ti trascinò per buona parte del tragitto per poi fermarsi di punto e in bianco in mezzo al corridoio, si girò verso di te con un punto interrogativo in volto.
-"Da che parte è l'Auditorium?", face palm assicurato.(...)
-"Benvenuti alla U.A., io sono Gran Torino e oggi sono qui per spiegarvi il regolamento della prova pratica.", la prova scritta l'avevi svolta in pochi secondi, domande troppo semplici per una che aveva preso la memoria di un magnifico inventore, infatti ti bastava leggere una volta per imparare, poi vi era Hizashi che cercava in tutti i modi di copiare qualche cosa da te, azione che venne subito notata, aiutasti con grande noia il tuo amico d'infanzia, dato che eri abituata a quel suo comportamento, speravi solo che l'azione non venne notata anche dai professori, cosa abbastanza stupida da pensare, '(T/N), sono Pro Hero, come puoi sperare che una cosa del genere non venga notata?', pensi mentre ascoltavi le regole della prova pratica, dovevate sconfiggere dei robot, tutti con un numero scritto sopra che segnava il punteggio, poi vi era l'ultimo, ma non meno importante, che era da 0 punti ma che era una cosa da evitare appena avvistata, in poche parole dovevi mettere in pratica il Quirk che ti aveva donato tua madre, cosa molto rassicurante se non fosse che poi ti veniva un gran mal di testa se ne usavi per troppo tempo, sospiri per poi alzarti, che la seconda prova abbia inizio.
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I'm not the Peace (Shota Aizawa x Reader)
Fanfiction(Ambientato ai tempi del liceo dei Pro Hero) '-"E tu e Shouta?", chiese il ragazzo biondo, hai alzato, di nuovo, un sopracciglio mentre continuavi a mangiare il tuo pranzo, quando hai ingoiato tutto potevi finalmente rispondere al biondo di fronte...