Cap.37

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{Volevo solo precisare una cosa del capitolo precedente, non si sa il vero status di vita dei genitori di Aizawa-sensei, quindi ho solo inventato la situazione attuale del libro.
Buona lettura!!!}

-"Queste vacanze sono state troppo brevi.", senti dire dal biondo acuto al tuo fianco, alzi semplicemente le spalle mentre ripensi alle vacanze passate con il corvino e i tuoi amici, vi siete davvero divertiti in queste settimane.
-"Approposito, cosa avete fatto tu e Shouta ieri? Siete usciti d'un tratto."
-"Credo che non sia adatta per raccontare una cosa del genere.", rispondi mentre portavi la tua mente a ieri, il giorno in cui hai 'incontrato' i genitori del corvino, all'inizio era evidentemente teso, da quel che ti ha raccontato non andava in quel luogo da quando c'è stata la loro sepoltura, lo capivi benissimo se era teso in quel momento, hai soltanto stretto la sua mano tra la tua e sorriso quando egli incroció il suo sguardo nel tuo, ciò gli diede maggior coraggio per procedere, hai visto i volti di entrambi nella foto, avevano dei visi gentili, e diversi fiori si estendevano su entrambe le tombe, il corvino iniziò a parlare, lasciandoti in disparte di tua iniziativa e, quando fu il momento, hai iniziato a parlare pure tu, dire che si sentiva meglio dopo esser riuscito a dire il tutto era un diminutivo.

-"Non mi dire che mica avete..."
-"Certe volte penso sul serio che tu hai qualche serio problema neurotico."
-"Allora cosa avete fatto ieri?"
-"Siamo soltanto usciti, 'Zashi, non possiamo farlo adesso?", gli chiedi, visibilmente altirata, certe volte il biondo era troppo curioso per i tuoi gusti e questa curiosità porta spesso ad esser fastidiosi, proprio come la sua voce quando usa il Quirk.
-"Oohh.", rispose solamente.
-"Già, 'Oohh'.", hai detto tu mentre alzavi gli occhi al cielo, vedevi il biondo, attraverso il vetro, diventare pensieroso mentre tu iniziavi a guardare il paesaggio scorrere attraverso il finestrino della limuosine, certe volte odiavi la situazione economica dei tuoi genitori, era stressante avere a che fare con persone che pensavano solo ai soldi, però grazie al tuo carattere, la maggior parte delle volte, si allontanavano senza neanche insistere e questo ti fece venire qualche dubbio, uno di quei dubbi che fanno sempre cadere in rovina le coppie, perciò hai preferito non pensarci, Shouta aveva saputo solo il giorno prima di Natale, ovvero la Virgilia, come eri messa economicamente quindi non avevi ragione di farti quelle stupide domande.

-"Signorina, siamo arrivati.", ti avvisa il conducente della Limousine, ovvero uno di quei prototipi che hai creato con l'aiuto di tuo padre, quando ancora  una principiante, tu e il biondo scendete dall'auto e, con qualche ora, ma forse fin troppe ore, di anticipo, vi dirigente verso i dormitori, in modo da poter sistemare con calma le vostre cose, ciò però non contava la corvina, Nemuri, che aveva deciso di rimanere un'altro po' con il ragazzo, Yagi, per poi venire insieme a scuola, e il corvino, Shouta, che aveva alcune commissioni da fare, sicuramente doveva occuparsi della sua gattina, e non poté venire.
-"Per caso siete compagni di classe di Sekijiro Kan?", chiese una voce alle loro spalle, facendo girare entrambi, ritrovandosi una esile figura di una ragazzina, che teneva strettamente a sé un foglio di carta, entrambi capirono che si trattava di una lettera, si guardarono per poi annuire.
-"Che bello! Potreste dargli questa lettera da parte mia, per favore?"
-"Oh, io non vedo nessun...", stava per dire il biondo ma tu hai alzato la mano, facendolo fermare, e hai guardato con serietà la ragazza, che iniziò a indietreggiare per via del tuo sguardo.
-"Perché non gliela consegni tu?"
-"Ecco... Sono troppo timida..."
-"Se fossi stata timida nel consegnare una lettera di persona lo saresti stata anche nel chiedere a qualcun'altro di farlo al posto tuo, non devi prenderti dalla paura solo perché ti senti inferiore a qualcosa, fai ciò che le altre non fanno, darglielo tu.", la ragazza rimase di stucco a quelle parole e, sorridendo, ti promise che avrebbe fatto così per poi scappare verso quello che hai capito essere il suo dormitorio, sezione D, classe ordinaria.

-"Non ti facevo così filosofica."
-"Qualche volta ti scatta la parola.", dici, girandoti e trascinando la valigia verso il dormitorio che ti era di fronte, con il biondo alle tue spalle, rendi viva la valigia, in modo da rendere facile la salita delle scale, e inizi, ovviamente, a salire dirigendoti verso il piano in cui risedeva la tua camera, finalmente arrivata, inizi a sistemare le tue cose nell'armadio per poi poggiare il piccolo gattino, che avevi portato a casa per le vacanze e adesso è di nuovo con te, per terra, dove inizia a girare per il luogo, salendo poi sul letto e iniziando a sonnecchiare, accenni un sorriso divertito, prendendo poi la tua uniforme e dirigendoti verso il bagno, dove, anche se in anticipo di molte ore, inizi a prepararti per le seguenti lezioni che avresti avuto quel giorno, dopo esserti vestita, che implica aver messo anche la gonna, che con sincerità non ti era mancata affatto, prepari la cartella con tutto il necessario per sopportare questa mattinata, un bussare alla porta ti riscuote dai tuoi pensieri, guardi l'orologio, notando che erano già le 7:05, alzi le spalle e ti dirigi alla porta, dove vi era un ragazzo coi capelli corvini ad aspettarti appoggiata ad essa, ti saluta con un veloce bacio e insieme vi dirigete verso il pian terreno.

-"Pronta per il ritorno?", chiese lui.
-"Se non sconfiggo la scuola come posso pretendere di farlo con i Villain?", chiedi, sorridendo, il corvino ricambió il tuo sorriso e insieme varate la porta della sala pranzo, dove vi era solo il biondo acuto ad aspettarvi.
-"Yagi?", chiedi mentre ti sedevi davanti a lui e prendevi una brioche, dalla cesta oppisita, prima di mangiarla sorridi, ripensando alla piccola gattina del corvino, 'Un giorno dovrei farle incontrare Alexander.', pensi, il biondo stonato alzò semplicemente le spalle.
-"Ha detto che si presentava direttamente alle lezioni, Nemuri ha una brutta influenza secondo me."
-"Secondo me anche tu hai una brutta influenza.", ammise il corvino.
-"Con questo cosa vorresti dire?", chiese il biondo stonato facendoti ridere, causando anche la risata del corvino mentre il biondo continuava a sbraitare.

I'm not the Peace (Shota Aizawa x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora