Cap.3

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-"Non puoi rimanere in casa fino all'inizio delle lezioni!", senti urlare dall'altro capo del telefono, hai alzato le spalle, come se ti potesse vedere, e hai preso il pacco di biscotti dalla dispensa, lasciando un piccola occhiata alla busta che ti era arrivata quella mattina, promossa alla classe per eroi con 67 punti, quel giorno anche a Hizashi è arrivata, ha avuto due punti in meno a te, e subito ti ha chiamato per darti la bella notizia, 'Questi cinque giorni sono passati veloci', pensi mentre mangi e rileggi la lettera, nel mentre il tuo amico d'infanzia ti sta elencando vari motivi per non rimanere a casa.
-"Hizashi, ho trovato un modo per aumentare il volume della tua voce nel costume che hai mandato all'agenzia di papà e mamma.", dici interrompendo il ragazzo dalla voce abbastanza acuta, poteva sembrare una ragazza, aveva anche i capelli lunghi, sorridi divertita a questo pensiero, posi la lettera e guardi il disegno del tuo amico, sicuramente l'artista non poteva mai farlo, faceva dei disegni orribili.
-"Davvero?! In che modo?!"
-"Beh basta aggiungere un'altoparlante direzionale."
-"Giusto! Come ho fatto a non pensarci?!", disse emozionato.
-"Sai almeno che cos'è, Hiza?"
-"Ecco ...", sospiri rassegnata, certe volte ti chiedi come abbia fatto a passare il test scritto con il cervello che si ritrova, certo sapeva esser intelligente alcune volte, ma la sua stupidità non aveva limiti.

-"È una normalissima cassa, Hiza."
-"Sei davvero intelligente quando si tratta di tecnologia o informatica, approposito, hai ancora bisogno di quelle ripetizioni di inglese?", ingoi il biscotto che avevi in bocca e pensi alla proposta del tuo amico d'infanzia, certo che ti servirebbero delle ripetizioni, non ricordi quasi nulla di quella materia e poi dovevi staccare un pò la spina dai tuoi progetti e dai rinnovi delle tue creazioni, sospiri per poi accettare, vi mettete d'accordo per qualche giorno prima dell'inizio della scuola, avete parlato per un bel pò prima di staccare la chiamata, posi il pacco di biscotti e vai verso la tua stanza, i tuoi genitori sono stati felicissimi a sapere che hai superato i test con ottimi voti e che ora fai parte nel primo corso per eroi, sali le scale, anzi, ti posizioni e loro fanno in modo che sali al piano superiore, hai dovuto iniziare anche a disegnare il tuo costume, non volevi niente di complicato al dir la verità.

Apri la porta della tua stanza, te la ritrovi completamente in disordine, fogli sparsi da per tutto, viti, bulloni, pezzi di metallo scheggiati e non, strumenti da lavoro manuale e prototipi che girano liberamente per la stanza, ti eri dimenticata come fosse difficile trattenere la tua Unicità dal creare o sperimentare cose nuove, sospiri per poi chiuderti la porta, cammini fra quel casino e ti stendi sul letto, unico oggetto/superficie che non era in disordine, o almeno per ora, provavi abbastanza pena per le robot-cameriere, sapevi che quanto fosse dura sistemare la tua stanza, non sembrava neanche tale, chiudi gli occhi, 'Mancano solo sei giorni...', pensi prima di sentire un miagolio robotico ai piedi del tuo letto, apri gli occhi per poi metterti seduta, guardi sorridendo il piccolo micio che stà cercando di salire per farti compagnia, è il primo prototipo che hai mai creato, lo prendi e inizi ad accarezzarlo, a soli quattro anni hai manifestato grandi capacità con l'informatica e la tecnologia, non che siano due cose diverse, ma c'è un grande confronto fra di esse, hai subito iniziato a progettare un qualcosa che ti potesse tenere compagnia quando eri sola a casa e Hizashi non poteva venire da te.
-"Sono contenta che dopo tutti questi anni non sei cambiato per niente, Sebas-chan.", sussurri prima di cadere fra le braccia di Morfeo sotto gli occhi attenti del tuo amico gatto-robot.

(...)

Manca un giorno...

-"Non sei emozionata (T/N)? Domani saremo finalmente membri della U.A.!", disse entusiasta il tuo amico d'infanzia, eravate usciti per prendere una boccata d'aria, in realtà tu dovevi comprare alcune cose per aggiustare i movimenti di alcune robot-cameriere, con gli anni sono diventate abbastanza rigide e lente, forse si stanno arrugginendo, e, sapendolo, il biondino decise di farti compagnia, vederti uscire fuori da quelle quattro mura, se non per andare a scuola, era una cosa piuttosto unica che rara, hai annuito mentre ricontrollavi se hai comprato tutto il necessario per la rinnovazione, fino a quando non sentite uno scoppio e delle urla provenire poco lontane da voi, vi siete diretti velocemente verso la causa, vi era una ragazza, forse aveva qualche anno in più a voi, e stava urlando contro dei ragazzi mentre dalle sue mani uscivano piccole esplosioni, dovevi trovare il modo per tenerla ferma e calmarla, ti guardi intorno, trovi della corda per terra, forse caduta a qualcuno mentre scappava, ti avvicini velocemente e la tocchi.
-"Ferma quella ragazza.", la corda subito si muove, simile a un serpente, verso la ragazza per poi legarla come un salame, ti avvicini lentamente, ti guardò male mentre cercava di liberarsi, ma la corda reggeva e anche piuttosto bene.

-"Ti prego di calmarti, non hai notato che hai causato la distruzione di un edificio e rischiato di ferire i tuoi compaesani?"
-"Liberami pezzo di merda! Io uccido quel brutto figlio di...", la corda si attorciglia attorno alle labbra, in modo di farla tacere, pian piano la ragazza si calma e guarda male il gruppo di ragazzi con cui stava litigando, egli scappano, terrorizzati, tu sospiri, tocchi di nuovo la corda ed ella perde vita, facendo liberare la ragazza, non sembrava esser molto calma alla vista dei fuggitivi, 'Proprio il giorno prima doveva capitarmi?', pensi.
-"(T/N)! Sei stata fantastica!", disse avvicinandosi il tuo amico d'infanzia inseguito da alcuni argenti di polizia, questi ultimi iniziano a fare alcune domande alla ragazza che prima avevi mobilizzato animando la corda, prendi quest'ultima mettendola nella busta che non hai mai lasciato tra le mani, 'Credo che in futuro sarà molto utile.', pensi prima di dare la tua testimonianza alla polizia, che ti ringrazia per aver fermato la ragazza in tempo.

Angolo ⓜⓔⓔ

Alcune avranno capito di chi si tratta, vi rivelo chi è la ragazza, per coloro che non hanno capito, è Mitsuki la madre di Katsuki Bakugo, anche se ho scoperto che la sua Unicità, o 'Stranezza', come dice Wikipedia, sia un'altra ma che si può, in un certo senso, associare a quella del figlio, spero che abbiate capito. Detto questo...

Bay bay!!!

I'm not the Peace (Shota Aizawa x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora