Cap.30

2.1K 176 43
                                    


-"Shouta Aizawa, giusto?", il corvino alzò velocemente lo sguardo, incrociando due occhi azzurri, proprio come il cielo che man mano si stava oscurando.

-"E tu dovresti essere Nemuri."
-"Perspicace il ragazzo, mi piace! Sei perfetto per (T/N)! Che ne dici se ci facciamo due passi prima che ritorni dalla tua amata?", chiese lei mentre sorrideva raggiante e, prima che si girasse completamente, le pose il telefono di sua proprietà.
-"Questo dev'essere tuo.", disse lui mentre vedeva lo sguardo della corvina illuminarsi alla vista dell'aggeggio elettronico, lo prese velocemente per poi sorridergli.
-"È stata (T/N) a chiedertelo?", il corvino annuì, lo sguardo della corvina si fece d'un tratto serio quando notò che il cielo si stava oscurando a causa delle nuvole completamente nere.
-"Di cosa mi devi parlare, Nemuri?", chiese il corvino, facendo distogliere l'attenzione dalle nuvole alla corvina, che sorrise nervosamente.
-"È meglio se ci riparliamo, fra poco potrebbe venir a piovere. Sono preoccupata per (T/N)...", l'ultima frase lo disse in un sussurro, il corvino pensava di averselo immaginato ma appena la corvina rispose alla sua domanda era ormai certo di non aver immaginato quella frase.
-"Dobbiamo parlare di (T/N), anche se credo che avremmo poco da dire...", il corvino alzò un sopracciglio per poi seguirla.

Guardi il cielo preoccupata, speravi vivamente che il corvino non si fosse dimenticato della discussione che dovevano intraprendere, ma non lo vedevi ancora arrivare dalla finestra quindi un po' eri rilassata, sospiri per poi spostare lo sguardo verso il gattino, che in quel momento sembrava così tanto rilassato, cosa che cambiò quando arrivò il primo tuono.
-"Le è successo qualcosa?", chiese il corvino mentre tu ti coprivi, interamente, con la coperta.
-"Ti spiego velocemente, dopo di che ti consiglio di correre velocemente da lei.", disse la corvina quando le prime gocce della pioggia iniziarono a scendere dal nuvoloso cielo, i tuoni si facevano sentire e a te sembrava che man mano che passava il tempo più sembrava che essi fossero più forti e che si potessero avvicinare a te.
-"La famiglia di (T/N), i suoi genitori, in realtà sono dei suoi parenti alla lontana.", vedi il gattino avvicinarsi a te, notando il tuo nervosismo, e sdraiarsi al tuo fianco mentre appoggia il capo sulla tua gamba, sorridi ma quel sorriso sparisce appena arriva il prossimo tuono.
-"Cosa è successo ai suoi genitori?"
-"Loro lavoravono per gli Avengers, i nostri professori, e, a causa di un Villain, morirono in un giorno di pioggia, davanti ai suoi occhi, quando aveva massimo 4-5 anni.", ammise la corvina mentre l'altro guardò agitato il cielo ricoperto da nuvole di pioggia, stringi le coperte attorno al tuo corpo e chiudi fortemente gli occhi, sperando che quella tempesta finisca prima di quanto pensi.

-"Sarà meglio che corri da lei adesso.", disse la corvina mentre l'altro accennava uno dei suoi solito sorrisi.
-"Non c'è bisogno che me lo dici.", disse per poi correre verso i dormitori, divenendo come un pulcino bagnato, anche il biondo stonato era preoccupato per te, sia lui che Nemuri sapevano di questa tua fobia per via di quello shock avvenuto vari anni addietro, e guardava la finestra della stanza del secondo biondo con preoccupazione dipinta sul volto, il corvino non degnó di uno sguardo ai suoi compagni di classe che gli chiedevano cosa stesse succedendo e corse direttamente verso la tua stanza, notando che era aperta dopo aver spalancato la porta, ti guardò accucciata in un angolo del letto, con il piomone attorno a te a coprirti persino il volto e solbazzare appena arrivava un tuono, il corvino chiuse piano la porta per poi avvicinarsi a te e stringerti forte, non sapevi chi era entrato in stanza in quel momento, poteva esser Hizashi come poteva esser Nemuri, ma quel familiare profumo di erba gatta ti fece intuire che non era nessuno dei due.
-"Shouta?", chiedi mentre stringi di più a te il corvino, egli annuisce sulla tua spalla mentre ricambia l'eccessiva stretta che a nessuno dei due dava fastidio, sentivi il tuo corpo rilassarsi, almeno un minimo, mentre la tua mente si faceva più nitida, ma mentre stavi per chiedere al corvino di come sapeva di questa tua paura, quasi sicuramente era colpa di Nemuri, senti le sue labbra poggiarsi sulle tue proprio prima che venisse un tuono.

-"Credo che dovremmo spostare la 'discussione' in un altro momento."
-"Sono curiosa, cosa mi volevi dire?", chiedi mentre il corvino si irrigidiva sotto le tue braccia, alzi un sopracciglio e grazie a un lampo riesci a notare una piccola sfumatura di rosa accenargli le guance perennemente bianche, alzi un sopracciglio mentre sorridi per incoraggiarlo.
-"(T/N), ormai ti è chiaro che a me piaci, no? Ma dimmi, tu ricambi questo mio sentimento?", senti il tuo cuore battere all'impazzata mentre le tue guance assumevano la stessa sfumatura che avevano quelle del corvino, amare significa dare tutto se stessi alla persona che si ama, anche se eri disposta a sacrificare persino la tua vita per il corvino non eri ancora sicura di volergli rivelare tutto, non avevi la paura che non ricambiasse, anzi, ti stava chiedendo stesso lui se tu accettavi e costudivi questi suoi sentimenti nei tuoi confronti, non riuscivi a capire, la tua mente era bianca, con qualche sfumatura di nero che riusciva a confonderti per bene, nella tua mente non vi erano altro che infinito 'se' che ti facevano ancor di più agitare, se un momento all'altro ti saresti ritrovata svenuta, stesa sul letto, e te lo avrebbero riferito non ci avresti giurato niente, già lo sapevi.
-"Tranquilla, hai tutta la libertà del mondo, soprattutto per oggi, non credo che sia il momento adatto per..."
-"Anche tu.", dici sussurrando, fermando il corvino che rimane stranito dalla tua improvvisa affermazione che lo ha fermato.
-"'Anche io' cosa?", chiese alzando un sopracciglio, a causa del buio non riuscivi a vederlo per bene in volto ma potevi giurare che stesse ghignando, 'Moledetto.', pensi divertita.
-"Anche tu mi... Piaci.", dici incerta, ancora non capivi se fosse stato un beno oppure no dirglielo, dopotutto non avevi molte esperienze su queste genere di cose, il corvino sorrise per poi assaggiare di nuovo le tue labbra.
-"Non ti abbandonerò, soprattutto in giornate come questa, é una promessa.", sorridi per poi abbracciarlo.

I'm not the Peace (Shota Aizawa x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora