(In questo capitolo ci sarà interamente il punto di vista di Shouta Aizawa. Detto questo... Buona lettura!!!)
Non capiva, la sua mente era completamente in subbuglio, non capiva cosa provava in quel momento e perché aveva avuto quella reazione quando ti aveva visto baciare Hizashi, insomma, vi conoscete da tutta la vita tu e il biondo, una relazione sarebbe anche normale, ma no, lui non riusciva a definirla 'normale', non gli andava giù quella cosa e non ne capiva il motivo, stava cercando ogni soluzione plausibile senza mai toccare quell'argomento, insomma, eravate amici, non vi conoscete neanche così tanto bene, eppure, la sua mente, come il suo cuore, lo voleva far portare sempre a quel vicolo cieco che è l'amore, se vi entri sarà difficile uscirne e, strano a dirsi, lui non vi voleva entrare, non perché poi non sarebbe riuscito ad uscirne, aveva subito episodi più complicati di questo, semplicemente perché non vi vedeva motivo, come poteva, lui, farsi piacere una ragazza in così poco tempo? Ma erano veramente sicuri che gli piaccia? O era tutto frutto della sua mente che lo voleva mettere alle strette?
-"Aizawa-san, stai bene?", sentì dire al suo fianco, si girò velocemente, incontrando gli occhi celestini del biondo forzuto, fece per guardare di nuovo il piatto davanti a sé e, facendo così, vide il tuo sguardo preoccupato su di lui.
-"Sto bene, sono solo stanco.", disse con voce monotona, quella che usava all'inizio dell'anno, quando tutti loro non erano ancora amici così stretti, rialzò lo sguardo, accorgendosi che lo stavi ancora guardando con quello sguardo, non dovevu, dopotutto stavi insieme a Hizashi, non dovevi preoccuparti per lui, quando vide la sua mano, quella del biondo dalla voce acuta, intrecciarsi con la tua, ebbe uno strano colpo al cuore, un dolore che non sapeva associare a nulla e poi, quando si sorrisero, o almeno tu hai accennato un sorriso, quel dolore era aumentato ancor di più.
-"Sicuro di star bene? Sei pallido."
-"No, non stò bene. Scusate, vado in camera.", disse alzandosi e uscendo dalla sala per poi dirigersi verso le scale, sentì uno strusciare della sedia, ma nessuno gli corse dietro, forse qualcuno lo aveva trattenuto, salì lentamente le scale, sembravano infinite in quel momento e quel fastidioso dolore al petto non faceva che aumentare, forse adesso non aveva dubbi, a Aizawa Shouta gli piaceva (T/N)
(T/C) e gli dava tremendamente fastidio che lei fosse in quei rapporti con il biondo, anche se sono amici d'infanzia.Stava per aprire la porta della sua camera, quando sentì dei passi veloci alle sue spalle, non ebbe modo di girarsi che glielo fece fare qualcun'altro, eri lì, davanti a lui, con un'espressione preoccupata e con il fiato corto per via della corsa, non lo riusciva a sostenere, non riusciva a sostenere quel pesante sguardo su di lui, era come un mare in alta marea, agitato, e lui era un naufrago che cercava in tutti modi di non vi entrarvi, perciò, la cosa più semplice che fece fù distogliere il suo sguardo dal tuo, che adesso aveva una nota interrogativa in esso, e fece lasciare la tua presa spostando, velocemente, il suo polso dalla tua mano, ti vide, stavi per aprire bocca, ma lui fù più veloce entrò nella sua stanza, sbattendoti la porta in faccia e lasciando che un aura depressiva si diffondesse su entrambi.
(...)
La mattina successiva, nel gruppo più 'popolare' della classe, non sorgeva aria buona, soprattutto fra te e il corvino, che si stava maledicendo in tutti i modi per il comportamento di ieri sera, ma gli sembrava la cosa giusta da fare, non voleva più vedere quello sguardo, non ne aveva il diritto, tu non dovevi preoccuparti per lui, per nessuna ragione, non ti guardò neanche negli occhi quando entri in classe con Hizashi e non ti rivolse nemmeno la parole, facendo aumentare quell'aura che ieri era molto lieve fra voi due, il biondo, per tutta la durata delle lezioni, spostava il suo sguardo dal corvino a te, non capendo il perché di questo strano comportamento tra voi due, però in fondo, molto in fondo, era felice di questo improvviso allontanamento fra voi due, questo sentimento di gioia lo stava provando pure l'altro biondo, talmente felice da credere che non aveva più nessun rivale sul campo.
-"Hai litigato con (T/C)-san?", gli chiese il biondo forzuto mentre si stavano incamminando verso la mensa, lo guardò per poco.
-"Chi lo sà.", disse solamente, facendo nascere un punto interrogativo nella mente del ragazzo, dei passi veloci li superarono, facendo scorgerti mentre ridevi e ti facevi trascinare da Hizashi, che sorrideva divertito, quando il tuo sguardo incrociò il suo, quell'aura di felicità si dissolse per pochi secondi, non facendolo notare a nessuno se non a lui, o almeno credeva, che nel mentre sentì di nuovo quel dolore e quella rabbia contro sé stesso, strinse le mani in pugno quando vi vide allontanarvi, ancora ridendo, dirigendovi verso la mesa, come stavano facendo lui è il biondo.-"Uuhh, quello sguardo non indica nulla di buono.", sussurrò un 'Taci' per poi aumentare il passo, lasciando l'altro biondo dietro, non andò in mensa, non aveva voglia di vedere di nuovo quei due, sinceramente, non riusciva proprio a comprendere cose gli stesse succendendo, camminò per un pò, ritrovandosi davanti all'aula del club di 'Informatica e costruzione', aula dove la ragazza costruì la parte restante del suo costume, vi entrò senza pensarci due volte, ritrovandoci il professore Starck che rinnovava una nuova macchina, era insolita come nuovo progetto, si avvicinò, non dopo aver chiuso la porta e notò che la scrittura sopra al progetto non era dell'uomo.
-"Ha un'innata fantasia quella ragazza, devo ammetterlo. Cosa ti porta qui, giovane Aizawa?"
-"Stà parlando di (T/N)?"
-"Non hai risposto alla mia domanda.", il corvino si mise a sedere davanti all'uomo.
-"Se è per questo neanche lei.", l'uomo accennò un sorriso, posò gli attrezzi di lavoro, si pulí le mani dall'olio per poi guardarlo.
-"Si, è un'idea di (T/C), adesso tocca a te rispondere.", il corvino abbassò lo sguardo, indirizzandolo al progetto che era poco distante da lui
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I'm not the Peace (Shota Aizawa x Reader)
أدب الهواة(Ambientato ai tempi del liceo dei Pro Hero) '-"E tu e Shouta?", chiese il ragazzo biondo, hai alzato, di nuovo, un sopracciglio mentre continuavi a mangiare il tuo pranzo, quando hai ingoiato tutto potevi finalmente rispondere al biondo di fronte...