Cap.18

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(In questo capitolo ci sarà, interamente, il punto di vista di Aizawa-sensei. Detto questo... Buona lettura!) 

-"(T/N)!", urlò il corvino assieme agli altri due, prese subito il  tuo corpo prima che potesse solo toccare terra, ti scuote leggermente, chiamandoti varie volte, in poco tempo venne circondato dalla classe e il professore lo informa che sei solo svenuta, da qualche parte, nelle mura che circondano la zona, dovrebbe esserci un infermeria, dovevano tenerti a riposo lì fino a quando non sarebbero ritornati alla struttura scolastica, si offrì volontario per portarti lì, anche i due biondi vollero venire ma i professori li fece rimanere per discutere dalla prova pratica appena avvenuta, ricevuto il cenno dell'insegnante, ti prese a mò di sposa e si diresse verso l'infermeria, ci volle del tempo per trovarla, per circa metà circoscrizione dovette camminare, la porta della stanza era blu, diverse dalle altre che aveva trovato, che erano bianche e si confondevano con il muro se non fosse per la maniglia e una parte di porta con i vetri oscurati.

La aprì, ritrovandovi diversi letti in essa, ti poggiò su uno di essi e aspetto il tuo risveglio, però, prima, voleva controllare come era messa la ferita, deglutí con fatica e iniziò a sbottonare la camicia, fatta con un tessuto di quello che aveva impotizzato esser il tuo colore preferito, vide una grossa chiazza viola all'altezza dello stomaco, che si estendeva giusto sotto il petto, le sue guance divennero incandescenti, si allontanò subito da te, evitando di fare qualche pensiero poco consono e si diresse verso il mobile, dove dovevano avere delle bende e qualche crema che allieva il dolore, trovati si diresse verso di te, ti sei mossa di poco e sul tuo viso arieggiava un'espressione di dolore, si sentiva terribilmente in colpa per non esser intervenuto prima, ti tolse prima i tappi per le orecchie, avevi il capo inclinato su un lato e rischiavi di farli incastrare troppo in profondità, poi iniziò a spalmare, con delicatezza, la crema sul tuo torso, gli venne in mente quando era piccolo, certe ferite si vedevano tutti i giorni, strinse la mascella, mentre cercava di non pensarci.

Ti mise seduta, appoggiata alla tastiera del letto, e così poté fasciarti la chiazza viola, rimase la camicia aperta, avrebbe messo troppa pressione e il dolore non si sarebbe alleviato, per poi stenderti di nuovo, rimase tutto il tempo a contemplare il tuo viso, era veramente molto pallido, dai racconti di Hizashi, che ti conosceva meglio di qualunque altro, non sei mai uscita da casa se non per andare a scuola o comprare qualche strumento per le tue creazioni, l'ultima parte non avveniva molto spesso e quando erano alle medie evitavi sempre di mettersi vicino alla finestra, sembrava che fossi allergica al sole, instintamente appoggiò, delicatamente, una mano sulla tua guancia e si avvicinò al tuo viso, potevate sentire i vostri respiri fondersi e i nasi sfiorarsi, stava per appoggiare le labbra sulle tue quando sentì delle voce dietro alla porta, quindi si rimise composto sulla sedia.

-"Shouta!", quasi urla il biondo, spalancando con forza la porta, gli fece segno di abbassare la voce e indicarti con un cenno, annuisce mentre congiunge le mani in segno di scusa, dietro di lui vi era anche Yagi, che evitava in tutti i modi il suo sguardo, stringe la mascella e ritornò a guardarti, questa volta con, quasi, rabbia, senti i due avvicinarsi al letto dove eri stesa.
-"Certo che è messa male."
-"Chissà di chi è la colpa."
-"Sentite, mi dispiace, okay? Non immaginavo che potesse svenire con un pugno al 5%.", disse il biondo, alzando le mani quando, sia il corvino che l'altro biondo, lo guardarono male, Toshimura Yagi non aveva mai avuto paura di nulla, ma gli sguardi arrabbiati di Aizawa Shouta, che non sono molto rari, assieme a quelli di Yamada Hizashi, che sono una cosa più unica che rara, farebbero venire i brividi anche all'uomo più forte del Giappone, comunque, personalmente, All For One non si spaventerebbe per poco.

-"Io non ho ancora ben capito del perché di questo vostro improvviso astio.", disse il biondo, mentre si sedeva affianco al tuo corpo, steso, innerme, sul letto dalle lenzuola bianche dell'infermeria.
-"Mi ha dato fastidio questa improvvisa avvicinanza con (T/N) da parte di Aizawa-san."
-"Ti ho detto che stavo dormendo, non potevo mica sapere cosa stavo facendo!", disse il corvino, il canarino stonato, ancora più confuso, non faceva altro che passare lo sguardo da uno all'altro, come se fosse una palla di ping pong, 'Quanto può esser ortuso?', pensò il corvino, sbuffando.
-"Questo qui ha una cotta per la tua migliore amica..."
-"Questo lo sò.", disse non facendolo finire, gli rivolse un'occhiataccia che gli fecero venire i brividi, potevano esser considerate alle tue, erano sullo stesso piano.
-"Ed è geloso che io stia con lei."
-"Wait, wait, wait. Stop it NOW! Cosa hanno sentito le mie orecchie?"
-"Suvvia, Hizashi, era così palese."

-"La smettete di parlare di me, io sono qui!", disse irritato il biondo.
-"E io che speravo che se ne fosse andato via.", disse il corvino facendolo ancor di più arrabbiare, stava per avvicinarsi a lui, ma Hizashi si mise in mezzo.
-"Su, su, ragazzi, calmi. Siamo in un infermeria, con la nostra amica su un letto di essa, non volete mica problemi, vero?", chiese il biondo, facendo distogliere lo sguardo ad entrambi, capiva il motivo della rabbia di Yagi ma di Shouta, che fosse anche lui innamorato della sua migliore amica? Che stesse facendo concorrenza? Non sembrava tipo di ciò e sperava vivamente che la prima domanda non avesse una risposta affermativa, 'Cavolo, che casino.', pensò sospirando, il corvino ti guardò, sembravi così rillasata in quel mondo fatto di sogni, ma si dovette ricredere quando vide i tuoi occhi aprirsi pian piano e si guardò attorno, visibilmente stranita.
-"Ma dove...", cercò di dire ma venne abbracciata di getto dal biondo canarino, che gli diceva cose che all'orecchio del corvino e dell'altro biondo erano incomprensibili, ricambi, piano, il suo abbraccio e guardi i due con un sopracciglio alzato, ricevendo delle alzate di spalle.

I'm not the Peace (Shota Aizawa x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora