-"Shouta, che ne dici di fare cambio stanza?", chiese, quando stavate per andare in camera a dormire, la corvina al ragazzo, che la guardò stranito.
-"Beh, tu dormirai con (T/N) mentre io dormo con Yagi, Hizashi farà compagnia a Sebas-chan.", il biondo iniziò a commiserarsi in un angolo della stanza mentre tu e l'altro biondo iniziavate a ridacchiare, il corvino ti guardò prima, come per chiedere il permesso, avevate dormito insieme varie volte, ma mai come fidanzati, se tua madre vi vedrebbe penserà sicuramente che avevate passato una notte focosa e tuo padre, solitamente un tipo calmo e solitario, sarebbe diventato peggio di Satana, abbastanza protettivo l'uomo.
-"Per me non ci sono problemi, Shouta.", dici sorridendo, così facendo la corvina battè le mani e abbracciò il braccio del secondo biondo.
-"Perfetto, e, mi raccomando, i bambini dopo il matrimonio, buona notte!", scuoti il capo, visibilmente divertita dal discorso della corvina.-"Sicura che non ti dia fastidio?", ti chiese il corvino quando ormai siete entrati nella camera che dovevi condividere con la corvina, guarda caso i letti erano stati uniti formando e uno, alzi gli occhi al cielo, adesso capivi come mai Nemuri ci avesse messo così tanto tempo per tornare dal bagno.
-"Sicura, dopotutto non è la prima volta.", dici sorridendo, facendogli ricordare la vostra forzata convivenza e ancora prima, quando avete compiuto la vostra prima uscita di gruppo.
-"Giusto.", disse solamente, entrambi vi dirigete verso il letto, tu ti sei stesa mentre il corvino rimase seduto.
-"Cosa c'è che ti preoccupa?", chiedi al corvino, che aveva il capo basso e lo sguardo rivolto alle sue mani, che stava muovendo agitatamente.
-"È normale avere paura di tuo padre?", ti chiese, facendoti ridacchiare, cosa che fece girare il corvino, adesso avente un'espressione stranita sul suo volto, ti metti a sedere e lo abbracci, facendo poggiare il capo sulla tua spalla e iniziando a giocare con i suoi lunghi e sottili capelli.-"Non devi averne paura, stava solo valutando se eri un tipo affidabile."
-"Ci ha messo tutta la serata per capirlo a quanto pare.", disse lui, facendoti ridacchiare, sentivi che anche lui stava sorridendo per la questione 'Paura di tuo padre'.
-"Mio padre forse è quello che mi conosce di più, secondo mia madre io sono la sua fotocopia se non fosse per l'aspetto, preso da lei, non ho mai avuto esperienza nel campo delle amicizie e vedere te e Yagi alla cena della vigilia l'ha un pochino... Scosso."
-"Capisco, che rapporto hai con i tuoi genitori?", ti chiese ancora lui.
-"Beh, posso dire che sia nella norma, non ho quel rapporto confidenziale come lo hanno molti ma non posso neanche dire che non ci calcoliamo, tu invece?", chiedi, facendo tendere i muscoli del corvino, che stavi continuando ad abbracciare.
-"Io non...", il corvino prese un grosso respiro e cercò di calmarsi dall'eventuale tremolio che si stava eccenuando pian piano.
-"Shouta?", chiami il corvino, che scosse velocemente il capo e facendoti capire che quello è un argomento delicato da prendere con il corvino.-"Sto bene, solo... Non ho potuto dire loro che sono stato promosso alla U.A., che il loro figlio potrà diventare un eroe, si sono fermati troppo tardi...", rispose il corvino, senti la tua spalla bagnarsi da delicate lacrime versate da lui e la stretta sul tuo corpo divenire più forte rispetto a prima, ricambi la stretta e rimanete zitti per un po', per quanto riconoscevi che prima o poi tutti debbano morire, non riuscivi ad accettare un destino tanto terribile per il corvino, sapevi che c'erano casi di perdita che iniziavano pure dalla nascita di un individuo ma la perdita di una persona a te cara, quando ormai la conosci troppo bene per non far caso ad un piccolo gesto, è ben peggiore della seconda opzione, ovvero che la perdita risale prima della nascita, una volta avevi letto che la morte era una terribile verità, a cui tutti non fanno caso fino a quando essa non arriva fredda e decisa, mentre la vita era una bellissima bugia, la vita ci riserva tante cose, facendoci dimenticare che prima o poi essa finirà e forse è per via della morte che la vita cerca in tutti i modi di distrarci dalla terribile verità che costituisce ogni essere vivente.
-"Quando?", chiedi dopo un po', quando capisci che il corvino si era un po' tranquillizzato dai brutti ricordi.
-"Al secondo anno delle medie."
-"E adesso con chi vivi?", chiedi, facendo accennare un sorriso al corvino, felice della tua preoccupazione nei suoi confronti.
-"Con mio zio, fratello di mio padre, diciamo che andiamo d'accordo e alcune volte non vi è casa a causa del suo lavoro.", annuisci mentre vedi il corvino alzare il capo e far incrociare i suoi occhi neri con i tuoi, amavi quei occhi, erano tanto rari quanto quasi inesistenti, il colore nero negli occhi altrui non vi è mai, caso mai è solo un castano scuro che va ad assomigliare al nero ma lui, lui ce li avevi proprio neri e questa cosa ti piaceva, faceva la differenza come il suo Quirk.
-"Cos'è quello sguardo?", ti chiese divertito il corvino, facendoti alzare un sopracciglio, evidentemente stranita dalla domanda posta.
-"Sto sul serio bene, (T/N).", dice, facendoti notare solo ora che lo stavi guardando con una nota di tristezza, accenni un sorriso e appoggi la fronte sulla sua, avvicinando i vostri visi.-"Scusa, non volevo guardarti in quel modo.", lui alzò le spalle e poi unì, quasi finalmente, le sue labbra alle tue, ti sembrerà quasi da stolker ma il tutto era stato visto da tua madre, che aveva, d'accordo con il piano di Nemuri, posizionato Sebas-chan in quella stanza, fuori dall'occhio di entrambi, ella stava sorridendo, fra poco sembrava che le sue guance potessero lacerarsi e non solo lei stava osservando la scena, pure tuo padre, evidentemente obbligato a farlo, ti stava osservando e non poté non nascondere una nota di felicità sul suo volto, era felice che la sua, non più ormai, bambina era riuscita a trovare, anche lei, la felicità che poteva cambiarle la vita, però, riconosce che, la vita di eroe era pericolosa, se avessi perso Shouta non saresti più stata tu, scosse il capo, non ci voleva pensare.
-"Non assomigliano a noi, (Nome/Padre)?", chiese la donna al suo fianco mentre lo vedeva stendersi e darle le spalle, facendola sorridere.
-"Se lo dici tu.", rispose semplicemente lui mentre vedeva la stanza oscurarsi.
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I'm not the Peace (Shota Aizawa x Reader)
Fanfic(Ambientato ai tempi del liceo dei Pro Hero) '-"E tu e Shouta?", chiese il ragazzo biondo, hai alzato, di nuovo, un sopracciglio mentre continuavi a mangiare il tuo pranzo, quando hai ingoiato tutto potevi finalmente rispondere al biondo di fronte...