Cap.29

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-"Sho-Shouta?!", dici sorpresa e in panico, 'Cosa ci fa lui qui? Che abbia sentito tutto? E adesso, che faccio?!', la tua mente stava andando in paranoia, la stessa cosa stava accadendo al corvino, meno confuso di te, sicuramente, ma anche lui stava andando in ansia.
-"Cosa... Cosa ci fai qui?"
-"Volevo vedere come stavi, ma vedendo la ragazza che è uscita dalla stanza credo che tu stia meglio.", 'Fisicamente parlando, si.', pensi mentre annuisci.
-"Dove stavi andando?", ti chiede poi il corvino, stavi per parlare quando vedi che ti prende il telefono di Nemuri da mano e volta il capo dall'altro lato, forse per non far vedere la sfumatura rosa che stava crescendo sulle sue guance.
-"Glielo porto io, non puoi muoverti con la febbre, ti ricordo."
-"Grazie.", dici sorridendo, cosa che fece aumentare il rossore del corvino che nascose mettendo i capelli davanti al viso, cerchi di non sorridere interita da questo comportamento da parte sua.

-"Nemuri 'abita' al dormitorio della 2-A della classe eroi, non conosco il numero e il piano della sua stanza, mi spiace...", il corvino scuote il capo come per dirti che non c'è problema, egli si diresse verso le scale ma prima che potesse scendere un solo scalino si girò per poi verso la direzione dove eri tu.
-"Non dimenticare, dopo dobbiamo parlare.", detto questo aumento il passo e la sua figura scomparì dietro l'angolo, dove vi erano le scale, sbatti varie volte le palpebre per poi andare in panico, chiudi velocemente la porta della tua stanza e ti appoggi su di essa, scivolando lentamente e sedendoti ai suoi piedi, pensare che se avessi scoperto tutto questo scombuglio di emozioni ti saresti solo messa a ridere, non ti riconosci più e non sai se è un bene o un male, dopotutto cambiare drasticamente in quattro, quasi cinque, mesi non è da tutti i giorni, anzi, assumi quell'espressione che tanto non ti mancava per poi nascondere la testa fra le tue braccia, appoggiate sulle gambe alzate fino al petto, la materna, le elementari e le medie, non ricordi un solo giorno in cui non hai provato un'emozione che non sia la freddezza, ma non perché hai avuto un passato da dimenticare, semplicemente perché non hai avuto modo di sperimentare, certo, ci sono Hizashi e Nemuri, ma con loro quei momenti erano attimi e non riuscivi distinguere la felicità dalla noiosa monotonia.

-"Sono veramente patetica.", sussurri mentre sorridi, deridendo te stessa, un bussare alla porta ti fa irrigidire sul posto, ti alzi lentamente per poi aprirla, dietro di essa vi era il biondo stonato, che si guardava intorno con aria sospetta, appena nota che hai aperto entra velocemente con te e chiude a chiave la porta, lo guardi stranita, non capendo il motivo di quel agitamento che lo stava perseguitano.
-"Hizashi?", chiedi, il biondo ti fa segno di rimanere in silenzio e si appoggia delicatamente alla porta, ma un forte bussare lo fa nascondere dietro di te, 'Ma che diavolo?'.
-"Non dire che sono qui, per favore!", un'altro bussare lo fa mettere sull'attenti, ti fa segno di andare ad aprire mentre lui si nascondeva nel tuo armadio, per via di quel trambusto noti il gattino svegliarsi e miagolare, con un sopracciglio alzato apri la porta, rivelando la figura di Yagi.
-"Hai per caso visto Yamada-Kun, (T/C)-San?", ti chiede mentre il tuo gattino inizia a miagolare verso la direzione dell'armadio, alzi le spalle mentre quella piccola parla di pelo inizia a miagolare più forte di prima, il biondo alza un sopracciglio e con delicatezza ti sposta ed entra nella tua stanza, apre l'armadio e prende il biondo prima che lui possa scappare.
-"Lasciami!", urlò il biondo con il suo Quirk, ricevendo un pugno sul capo da parte tua mentre ti strofini le orecchie, il gattino si rimette nella sua cuccia, dopo aver 'ringhiato' contro Hizashi, e Yagi cerca di riprendersi.

-"Si può sapere cosa state combinando voi due?", chiedi mentre vedi il biondo dinemarsi a, quella che sembra, una bella stretta da parte di Yagi.
-"Recovery Girl mi ha chiesto di occuparmi di Yamada-San e appena mi sono distratto è scappato dalla mia stanza.", spiegò in parole povere il biondo mentre si dirigeva verso la porta, si gira un attimo verso di te, sorridendo come al suo solito.
-"Non ti preoccupare, e sai perché? Perché me ne occuperò io!", disse per poi uscire dalla stanza, alzi un sopracciglio mentre, allo stesso tempo, sorridi abbastanza stranita, cosa è preso a quel ragazzo non lo saprai mai, nel mentre di tutto ciò il corvino si stava dirigendo verso il dormitorio della classe 2-A del corso eroi, l'aria era fredda, talmente fredda che al contatto con il suo respiro riusciva a vedere la condensazione del caldo e del freddo, si rigirava quel telefono tra le mani, aveva una strana paura instaurarsi nel suo petto, come se il giudizio di quella ragazza dai capelli corvini sia molto importante per il suo futuro, 'futuro', che parola strana.

Se dobbiamo parlare di concetto di futuro penso che sia solo una cosa astratta, senza inizio e senza fine, come una retta, molti dicono che il futuro ce lo creiamo noi, ma basandoci su che cosa? Sulle nostre scelte, quest'ultime sono molto importanti, certo, e poi? Sui nostri sogni, ma cosa sono i sogni? Come il futuro è solo un elemento astratto, dei desideri che cambiano costantemente, un giorno possiamo desiderare di voler diventare un poliziotto e un'altro giorno l'eroe, i sogni sono anche dei paragoni, mettere in paragone qualcosa con un'altra e l'ultima scelta che facciamo riteniamo che sia quella giusta, e se non fosse così? Come ho detto prima il futuro è solo un concetto strano che non possiamo definire, può dipendere da noi come può dipendere dalle altre persone, il futuro, in parole semplici, è solo quella luce che tanto ci sembra lontana e che mai riusciremo a raggiungere, quando, finalmente, sarà a noi vicina capiremo che con quel tunnel di oscurità, che ci ha accompagnati dall'inizio della nostra esistenza, finirà e con esso anche la nostra vita a noi tanto preziosa.
-"Shouta Aizawa, giusto?", il corvino alzò velocemente il capo, incrociando due occhi azzurri, proprio come il cielo che man mano si stava oscurando.

I'm not the Peace (Shota Aizawa x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora