Cap.26

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(Un po' mi dispiace per Joke, ma solo un po' eh!)

-"Tienilo fermo!", urli con le poche forze che ti può permettere quella fastidiosa febbre, scoperta poche ore fa, il biondo sembrava quasi indemoniato mentre l'altro cercava di tenerlo fermo tra le sue braccia.
-"Ci sto provando, (T/C)-san! Cosa c'è in quei dannati cioccolatini?!"
-"Che vuoi che ne sappia io?"
-"Li hanno dati a te, no, Aizawa?"
-"Certo, me li dati Emi ma non so cosa ci abbia messo dentro.", senza rendertene conto storci il naso a sentir nominare la ragazza dai capelli verdini, cosa che viene notata dal biondino che inizia a sbraitare contro di te, cosa che ti fece alzare un sopracciglio.
-"Fammi vedere questi cioccolatini, Shouta.", dici al corvino che subito ti passa la scatola rossa, prendi un cioccolatino, lo dividi, per poi annusare il contenuto, scoprendo, guarda caso, che era un normale cioccolatino ma con un accenno di profumo femminile al suo interno, 'Emi conoscerà qualcuno che ha il Quirk di far innamorare, se così si può dire, la persona che annusa, o in questo caso mangia, il profumo della persona che lo richiede. Solo che questo tentativo è stato un fallimento.', pensi divertita ma allo stesso tempo disgustata dall'azione che aveva fatto la verdina nei confronti del corvino al tuo fianco.
-"Allora? Cosa hai scoperto?"
-"Risposta semplice a quanto sensata, è colpa di un Quirk.", ammetti guardando prima il biondo poi il corvino, che sembrava avere un accenno di sollievo nel suo sguardo.

-"Almeno li ha mangiati prima lui."
-"E adesso cosa facciamo con Hizashi?", chiedi guardando il ragazzo con preoccupazione.
-"Lo lasciamo stare, no?", chiese con voce annoiata il corvino, lo guardi con un sopracciglio alzato, stranita, sembrava quasi infastidito da quella tua improvvisa domanda.
-"Non credo che sia la cosa giusta. E se chiediamo a Recovery Girl di aiutarci?", aveva un comportamento strano, il corvino, Shouta Aizawa, era quasi come se fosse... 'Geloso...', la gelosia, è un sentimento che molte persone provano verso coloro che amano o che vogliono molto bene, nella paura che esse possono andarsene con altri migliori di loro o semplicemente poteva indicare un sentimento di possessione verso una persona, la gelosia poteva manifestarsi anche verso gli oggetti, ma quello era un'altro discorso, tu non eri un oggetto, la gelosia era un comune sentimento umano, da molti incompresa e disprezzata, essa poteva portare anche alla pazzia, perciò essa poteva anche portare paura nei suoi confronti.
-"Io credo che sia la cosa migliore, ma...", stavi per finire la frase quando i due capirono il tuo stato di salute in quel momento, il biondo annuì per poi iniziar ad uscire.
-"Mi raccomando Aizawa-san, affido nelle tue mani (T/C)-chan."

Il corvino annuisce lievemente e il biondo uscì dalla stanza con l'altro fra le sue braccia, speravi vivamente che quella situazione si risolvesse al più presto, non capivi i tuoi sentimenti verso il corvino e il biondo stonato, con quest'ultimo ti convincevi sempre di più che fosse solo un sentimento d'amicizia e che era normale esser preoccupati, ma con il corvino? Guardi Shouta, egli stava ancora guardando la superficie legnosa della porta da cui erano usciti i due biondi, con lui ti sentivi diversa, quello non era un sentimento di amicizia ne eri sicura ma non volevi tirare subito a conclusione che fosse amore, 'È inutile che cerci di mentire, lo so che ti piace Shouta Aizawa.', guardi altrove quando lo sguardo del corvino incrocia il tuo, 'Questa situazione non ci voleva.', pensi semplicemente, senti un peso al tuo fianco, sul letto, continui a guardare il pavimento della stanza, c'era una strana tensione fra voi due che non riuscivi a spiegarti, ti venne in mente quel giorno in cui lo hai baciato per la prima volta, 'E se avessi illuso i miei sentimenti?'.

-"(T/N).", ti giri, di scatto, verso il corvino, potevi sentire il calore sulle tue guance aumentare ancor di più a causa della vicinanza fra i due volti, alzi un sopracciglio, cercando di nascondere tutte quelle emozioni sovrastante che stavi iniziando a provare, 'Questo non è un semplice sentimento di amicizia.', pensi con agitazione, il corvino semplicemente si allontana, lasciandoti con l'amaro in bocca, 'Perché?'.
-"No, niente.", disse semplicemente, iniziando a guardare anche lui altrove, potevi giurare di iniziar a sentire il tuo cuore iniziar a battere come non aveva mai fatto prima, 'Sono una stupida ad non averlo notato prima.', infatti questo tuo sentimento era iniziato a nascere da quando avete trascorso quelle settimane incatenati, quando hai conosciuto Emi, quel tuo strano sentimento di odio verso i suoi confronti, lo strano calore che provavi quando gli eri vicino e quella strana agitazione, che hai mascherato per bene, nel non riuscir a raggiungerlo, il tuo tutto scoperto solo ora, mentre avevi i gradi corporei a 38.5, 'Non lo avrei mai detto ma febbre fa miracoli.', però, uno strano sentimento di paura ti impossessa, non era gelosia, non avevi paura di perderlo, avevi paura che lui non potesse più provare gli stessi sentimenti che ti aveva confessato qualche settimana fa, i giorni passavano veramente velocemente e fra poco ci sarebbero state le vacanze di Natale, avevi poco, pochissimo, tempo, 'Però... Io ho paura...', egli ricambia di nuovo il tuo sguardo, notando dei diamanti liquidi fuori uscire dai tuoi occhi.

-"(T/N), che succede? Ti fa male qualcosa? Ti porto da Recovery Girl?", ti asciughi quelle poche lacrime per poi scuotere il capo, non era un dolore fisico ma emotivo, dovevi sfogarti con qualcuno o saresti scoppiata, non riuscivi a trattenere quel forte sentimento dentro di te, assieme alla paura di esser rifiutata, ti costringeva a non rilevare niente al corvino.
-"No, niente, sto bene.", dici in un sussurro mentre lo vedi avvicinarsi per controllarti la temperatura.
-"Meglio che ti metti sotto le coperte, sembra che la febbre stia aumentando.", annuisci lievemente, vedi il corvino alzarsi dal letto e tu fai ciò che ti ha consigliato, ti sistema le coperte e lo vedi dirigersi verso la porta ma tu lo fermi prima che possa raggiungerla.
-"Rimani un'altro po', ti prego.", dici mentre guardi le coperte, senti il corvino sospirare e potevi giurare che avvesse annuito perché si riavvicina al letto dove eri seduta.
-"Allora fammi spazio.", dice quasi in un sussurro, come se avesse paura di un tuo improvviso cambio di idea, fai come ti dice, di nuovo, e insieme vi stendete affianco all'altro, l'ultima cosa che vedi sono le pupille nere come il carbone del corvino.

I'm not the Peace (Shota Aizawa x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora