ℭ𝔞𝔭𝔦𝔱𝔬𝔩𝔬 8

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Sentii Charlotte sussurrare qualcosa, aprii gli occhi e la mia camera era immersa dai raggi del sole.
"Tesoro dai su, i tuoi genitori ti stanno aspettando giù, vi devono parlare" rimase finché mi alzai dopodiché andò via.
Scesi in pigiama e mi sedetti sul divano, ad aspettarmi c'erano i miei genitori, Zayn e mia nonna che aveva dei fogli in mano.
"Selena, Zayn... oggi pomeriggio partiremo, andremo in Italia per una questione importante che poi vi verrà spiegata. Si tratta di un viaggio che ci terrà impegnati per un po' di mesi ma guardate il lato positivo, a voi piace l'Italia e il tempo passerà velocemente. Alle 16:15 partiremo" spiegò mia nonna.
La prima cosa che pensai fu Justin. Tutti andarono via, rimase Zayn a fissare il vuoto.

Corsi a cercare Steven, lo trovai mentre parlava con Madison
"Steven" urlai correndo verso di lui "partirò oggi, andrò in Italia" continuai mentre Madison si allontanò.
"Sai che mi mancherai tanto, vero?" si avvicinò cercando di baciarmi ma lo respinsi.
"Steven io e te non possiamo stare insieme, siamo due caratteri completamente diversi e la nostra relazione finisce qui" dissi per poi andar via correndo.

Cercai Justin in camera sua, bussai per poi entrare.
"Partirò per l'Italia" dissi cercando il suo sguardo "in più ho lasciato Steven" continuai.
"Figo" disse mettendosi la camicia, vide il mio sguardo confuso "buon per te ma io cosa devo farci?" fece spallucce.
Presi il suo volto girandolo verso di me "Justin. L'ho lasciato per te, dopo il bacio di ieri ho realizzato che mi piaci"
"Ti ho baciata perché sapevo che lo volevi" disse abbassando lo sguardo.

Indietreggiai per poi uscire dalla stanza e correre in camera mia. Iniziai a preparare la valigia piangendo, ancora una volta ci ero cascata, lui e quei stupidi occhi color caramello. Avevo lasciato Steven per lui, non potevo tornare indietro. Bussarono alla porta numerose volte.
"Cos'è successo tra te e Steven?" chiese Madison entrando.
Io e Madison parlavamo spesso, era la più piccola e si apriva facilmente con me.
"L'ho lasciato" dissi continuando a mettere i vestiti nella valigia.
"Non so se può interessarti ma si è licenziato, sta andando via" si avvicinò alla finestra "guarda" disse indicando, mi avvicinai "non farai nulla?" chiese guardandomi.
Scossi la testa per poi continuare a preparare la valigia.
"A me piace Steven" disse tutto d'un fiato.
Mi fermai guardandola stranita "C-cosa? Perché non me ne hai mai parlato?"
"Eravate fidanzato e lui era innamorato di te" fece spallucce.
Mi avvicinai alla finestra "corri Madison"
Mi ringrazio sorridendo per poi andar via.

Dopo un po' Madison venne da me, mi tenne aggiornata su Steven. Alla fine andò via ma mia nonna gli diede il permesso di venire quando voleva.
Il nostro autista era il ragazzo nuovo, David, lo incrociai in giardino.
"David potresti accompagnarmi in un posto?" chiesi mentre vidi Justin che fumava una sigaretta.
Annuì per poi prendere le chiavi dalla tasca sinistra.
"Ehi bro, devi accompagnarmi da una parte" disse Zayn sbucando dal nulla.
"Dove devi andare? Deve accompagnare prima me" gesticolai.
"Ti prego, ho promesso ad Ariana un appuntamento ma stasera non ci saremo quindi volevo farle una sorpresa" disse toccandosi il ciuffo.
"Accompagnerò entrambi, ma muovetevi che devo provare la mia nuova divisa. Su salite" disse aprendomi la portiera. Zayn si mise avanti e iniziò una conversazione con David mentre il mio sguardo era perso nel nulla. Zayn scese mentre io mi feci accompagnare in un parco che amavo tanto, da piccola era il mio paradiso.
"A dopo" dissi per poi andar via.
Non mettevo piede lì da molto, mi sedetti su una panchina vuota ma il posto accanto a me venne occupato subito dopo.
"Che ci fai qui?" chiesi guardando David.
"Sembravi triste e non volevo lasciarti da sola" disse sedendosi accanto a me.
Appoggiai la mia testa sulla sua spalla senza dire nulla.

Mangiammo un panino al mc dopodiché tornammo a casa, finii di preparare le ultime cose per poi farmi un bagno caldo cercando di scacciare via i pensieri ma non fu così, mi addormentai ma al risveglio realizzai di aver sognato Justin

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Mangiammo un panino al mc dopodiché tornammo a casa, finii di preparare le ultime cose per poi farmi un bagno caldo cercando di scacciare via i pensieri ma non fu così, mi addormentai ma al risveglio realizzai di aver sognato Justin. È stata tutta colpa mia, la brillante idea di far lavorare Justin a casa nostra fu stata mia.
"Dobbiamo andare Selena" disse la nonna bussando due-tre volte alla porta.
Presi la valigia e scesi al piano di sotto, c'era tutto il personale in fila, Charlotte, Madison, Justin...
"Quindi avete capito? Siete liberi ma non dimenticate questa casa" ordinò la nonna.
Justin mi guardò per poi abbassare lo sguardo, feci un saluto generale e uscii da casa.
David ci accompagnò da Alfred, il comandante del nostro jet privato. Salimmo, misi le cuffie nelle orecchie e cercai di pensare ad altro.
L'Italia ci stava aspettando.

Due pianeti diversi - JELENADove le storie prendono vita. Scoprilo ora