ℭ𝔞𝔭𝔦𝔱𝔬𝔩𝔬 85

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Al mio risveglio Justin non era accanto a me e nemmeno i bambini. Scesi al piano di sotto e andai in cucina.
"Buongiorno principessa" disse Justin dandomi un bacio sulla fronte.
Vidi i bambini nel seggioloni della pappa, giocavano con dei giocattoli a sonagli mentre Justin era impegnato a fare qualcosa.
"Justin, che succede? Dov'è il personale, perché i bambini stanno qui e soprattutto perché sei sporco di cioccolato?" chiesi sedendomi sullo sgabello.
Justin indicò il forno dietro di me. Aveva preparato una torta, la cosa che mi sorprese di più era che stava ripulendo tutto il casino che aveva combinato.
"Ho portato i bambini qui per farti dormire tranquillamente, senza pianti o altro" disse.
"Grazie" risposi baciandolo "devo cambiarli, arrivo subito" dissi.
"Se ti riferisci ai pannolini già fatto e tranquilla, li ho messi nel verso giusto" rispose.
"T-ti senti bene?" chiesi.
"Certo, mi preparo" rispose sorridendo.
"A cosa scusa?" chiesi incuriosita.
Sistemò tutto al proprio posto per poi guardarmi.
"Vieni, andiamo, dobbiamo prima lasciare i bambini da Zayn" disse.

Entrammo in macchina e Justin era concentrato sulla strada, si fermò avanti ad un cancello talmente alto che non si riusciva a vedere l'interno però si notava una vasta terrazza.
Prese dalla tasca un telecomando e me lo diede.
"Dove sta scritto cancello, premi il tasto con il numero 1" disse sorridendo.
Feci come disse, il cancello si aprì, una volta entrati dentro cliccai sul numero due e il cancello si chiuse.
Era una casa bellissima, circondata da un giardinetto, c'era anche un piccolo laghetto.
"Chi ci abita qui?" chiesi scendendo dalla macchina.
"Selena...io non ti chiederei mai di allontanarti dalla tua famiglia, anche perché pure la mia famiglia si trova lì. In questi giorni ero un po' assente perché ho comprato questa casa per noi e i bambini, considerala una casa dove passare le vacanze, dove possiamo stare in pace  e lontano dai paparazzi, ecco perché il cancello è alto, nessuno potrà fotografarci, possono farlo solo se saliamo sul terrazzo ma per il resto nessuno ci darà fastidio" disse prendendomi per mano "essendo il cancello alto e liscio, nessuno potrà scavalcare. Ho pensare a tutto, se noti sul telecomando c'è tutto ciò che riguarda la casa, come ad esempio "porta" e sotto c'è il numero uno e due. Come puoi vedere sulla porta non c'è la maniglia.." aggiunse per poi premere il sul numero uno per aprire la porta e poi premere sul due una volta entrati.
L'interno era già arredato, c'era l'ascensore in un angolo per spostarci meglio oppure per portare le piante o altre cose pesanti sul terrazzo. Al primo piano c'era la stanza matrimoniale, una stanza per i bambini e una stanza dei giochi piena di giocattoli per i gemelli. Il secondo piano era tutto dedicato agli ospiti con un paio di stanze matrimoniali.
Al terzo piano c'era una porta nera, non esitai ad aprirla e c'era un ampio spazio relax che comprendeva una vetrata con all'interno una sauna mentre fuori una vasca idromassaggio, c'erano molte candele profumate per creare un'atmosfera rilassante.
La casa comprendeva anche una cantina con dei vini di vecchia data, notai una porta rossa e all'interno uno studio di registrazione per cantare i nostri pezzi.

La casa era stupenda e l'idea di "allontanarmi" dalla casa reale mi passò già per la mente, non per cattiveria o altro ma semplicemente per essere "normale", cucinare, pulire casa ma soprattutto far crescere i bambini in quell'ambiente, senza far dimenticare le loro origini ma crescendo senza personale in giro, solo Maya.
Quando tornammo a casa mangiammo finalmente quella buonissima torta al cioccolato, Justin preparò il pranzo anche per i bambini.
Feci fare la nanna a Chloe e Ryan in camera da letto e scesi al piano di sotto, avevamo le telecamere per controllarli perciò eravamo tranquilli.
Guardammo un film ed eravamo talmente concentrati che non ci parlammo finché non finì. A Justin arrivarono numerosi messaggi, non facevo in tempo nemmeno a leggerne uno.
"Sono i ragazzi" disse notando il mio sguardo "si stanno occupando della storia di Thiago, abbiamo trovato un medico che ha falsificato i suoi esami poiché non si è curato del tutto" aggiunse continuando a digitare sulla tastiera.
Tolsi il cellulare tra le sue mani e mi sedetti sulle sue gambe.
"Quanto sei bella" sussurrò guardandomi le labbra.

Due pianeti diversi - JELENADove le storie prendono vita. Scoprilo ora